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Il Parlamento europeo fissa limiti più severi per il tenore di zolfo nei combustibili per uso marittimo
La nuova normativa è passata con 606 voti favorevoli, 55 contrari e 13 astensioni
11 settembre 2012
Oggi il Parlamento europeo ha approvato a larghissima maggioranza gli emendamenti alla direttiva 1999/32 che fissano limiti più severi per il tenore di zolfo nei combustibili per uso marittimo al fine di un riallineamento della legislazione europea ai limiti stabiliti dall'International Maritime Organization (IMO).
La nuova normativa prevede che il tenore massimo di zolfo per i mari europei scenda dall'attuale 3,5% (fino alla fine del 2011 era del 4,5%) allo 0,5% entro il 2020. Inoltre il combustibile utilizzato nel Mar Baltico, nel Mare del Nord e nel canale della Manica, cioè nelle zone di controllo delle emissioni di zolfo in Europa (SECA, Sulphur Emission Control Areas), dovrà soddisfare il nuovo standard internazionale dello 0,1% entro il 2015 (contro l'attuale 1%). Infine, nell'ambito della revisione della legislazione sulla qualità dell'aria, la nuova normativa chiede alla Commissione Europea di prendere in considerazione limiti SECA più rigorosi per tutte le acque territoriali comunitarie, per esempio entro le 12 miglia nautiche dalla costa.
Il commissario europeo per l'ambiente, Janez Potocnik, ha accolto con favore il pronunciamento odierno del Parlamento UE: «I molteplici vantaggi - ha spiegato - sono evidenti: miglioramento della qualità dell'aria e mari più puliti, un settore dei trasporti marittimi più verde e la conformità con gli standard internazionali». «Attualmente - ha aggiunto - le emissioni del trasporto marittimo, a causa della combustione di carburanti per uso marittimo con un alto tenore di zolfo, contribuiscono all'inquinamento atmosferico sotto forma di anidride solforosa e di particolato, che danneggiano la salute umana e contribuiscono all'acidificazione. La modifica della direttiva mira a ridurre sensibilmente queste emissioni imponendo alle navi di utilizzare combustibile più pulito ed è un tentativo di affrontare persistenti problemi di qualità dell'aria in anticipo rispetto ad un riesame generale della politica sulle emissioni da parte della Commissione che avrà luogo prima del 2013».
L'eurodeputata finlandese Satu Hassi, membro della commissione per l'Ambiente, la sanità pubblica e la sicurezza alimentare e relatrice sulla proposta di direttiva che modifica la direttiva 1999/32, dopo il voto della sua relazione che è stata approvata con 606 pronunciamenti favorevoli, 55 contrari e 13 astensioni, ha sottolineato che «combustibili delle navi molto inquinanti hanno un grave impatto sull'ambiente, ma questa - ha precisato - è anche la riforma sanitaria più importante di questo mandato parlamentare. Con l'inquinamento atmosferico delle navi che si prevede supererà le emissioni terrestri entro il 2020, è necessario intervenire urgentemente con azioni correttive».
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