- La Commissione Europea ha intimato alla Francia di recuperare parte degli aiuti economici concessi alla Société Nationale Corse Méditerranée (SNCM) in quanto - secondo Bruxelles - tali contributi pubblici hanno fornito un vantaggio ingiustificato alla compagnia di navigazione.
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- SNCM e la compagnia Compagnie Maritime de Navigation (CMN) operano servizi marittimi di linea tra la Corsica e Marsiglia nell'ambito di un accordo di delega di servizio pubblico per il periodo 2007-2013 stipulato con la Collettività territoriale della Corsica e con l'Ufficio dei trasporti della Corsica. In quest'ambito le compagnie ricevono compensazioni di servizio pubblico: oltre ad un “servizio di base”, effettuato per assicurare il trasporto di merci e passeggeri durante tutto l'anno, la delega di servizio pubblico include anche un “servizio aggiuntivo” gestito dalla sola SNCM e destinato a coprire i picchi di traffico passeggeri.
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- A conclusione di un'indagine attivata lo scorso giugno a seguito della denuncia di una compagnia concorrente, la Commissione Europea ha stabilito che le compensazioni di servizio pubblico ricevute dal 1° luglio 2007 da SNCM nonché dalla CMN per l'effettuazione dei “servizi di base” tra la Corsica e Marsiglia, per garantire la continuità territoriale, sono conformi alle norme dell'UE in materia di aiuti di Stato applicabili ai servizi pubblici, mentre invece gli aiuti ricevuti dalla SNCM per i “servizi aggiuntivi” realizzati per coprire i periodi di punta durante la stagione turistica non erano destinati a rispondere ad una reale necessità di servizi pubblici.
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- «I cittadini - ha dichiarato il vicepresidente della Commissione Europea responsabile della Concorrenza, Joaquín Almunia - hanno bisogno di servizi pubblici efficaci che rispondano ad esigenze reali. È legittimo utilizzare sovvenzioni per compensare il costo del servizio marittimo pubblico per la Corsica, che consente di attenuare le limitazioni dell'insularità. Tuttavia quando il mercato è in grado di soddisfare le esigenze di chi viaggia nelle stesse condizioni, allora - ha sottolineato Almunia - è irregolare usare i soldi dei contribuenti per favorire un determinato operatore. Le norme UE non solo contribuiscono a preservare una sana concorrenza, ma anche ad assicurare la trasparenza dei finanziamenti autorizzati e il corretto utilizzo dei fondi pubblici».
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