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PORTI
Nel terzo trimestre il traffico dei container nei terminal portuali del network Eurokai è diminuito del -4,2%
Nei primi nove mesi del 2023 il calo è stato del -8,8%
Amburgo
15 novembre 2023
Il recente trend di decrescita del traffico dei container
movimentato dai terminal portuali di proprietà della Eurokai
o partecipati dall'azienda tedesca potrebbe indurre diversi
osservatori a convincersi dell'ipotesi, plausibile ma opinabile, che
la fase di riduzione o stagnazione del traffico marittimo
containerizzato attualmente in atto nei principali mercati marittimi
mondiali penalizzi maggiormente le società terminaliste
indipendenti piuttosto che quelle partecipate o controllate da
compagnie di navigazione containerizzate, che stanno sempre più
estendendo il loro raggio d'azione alle attività che si
svolgono sulle banchine portuali e nelle supply chain terrestri e
aeree.
La conseguente tesi di questa presupposizione, che sembrerebbe
suffragata dall'andamento del traffico nei diversi terminal che
fanno parte del network di Eurokai, è che i terminal
dell'azienda tedesca in Germania e in Italia soffrono maggiormente
degli effetti della fase di relativa sofferenza dello shipping
containerizzato non beneficiando del sostegno diretto di compagnie
di navigazione interessate a portare volumi di carichi in questi
terminal portuali in quanto azioniste delle società che li
gestiscono. Cosa che invece accade nei terminal del network di
Eurokai che sono operati da società compartecipate da
compagnie di navigazione. È il caso dei terminal nel porto
marocchino di Tanger Med, attraverso cui passa gran parte della
quota restante di traffico che Eurokai movimenta fuori dalla
Germania e dall'Italia. L'azienda tedesca è presente nello
scalo marocchino attraverso la Eurogate Tanger e la Tanger Alliance.
La prima gestisce il container terminal 2 dell'area portuale I di
Tanger Med ed è partecipata al 50% dalla TangerMedGate - a
sua volta partecipata al 40% dalla Eurogate (50% Eurokai e 50% BLG),
al 40% dalla Contship Italia (66,6% Eurokai e 33,4% Eurogate) e al
20% dalla Terminal Link (51% CMA CGM e 49% China Merchants Port
Holdings) -, al 30% dalla Terminal Link che è controllata
appunto dalla compagnia di navigazione francese CMA CGM e al 20%
dalla compagnia di navigazione elvetica Mediterranean Shipping
Company (MSC). La Tanger Alliance opera il container terminal 3
dell'area portuale I di Tanger Med ed è partecipata al 50%
più una azione dal gruppo portuale marocchino Marsa Maroc, al
20% da Eurogate, al 20% da Contship Italia e al 10% dalla compagnia
di navigazione tedesca Hapag-Lloyd. Gli stessi osservatori
rileverebbero che il sostegno assicurato dalle compagnie di
navigazione containerizzate ai terminal portuali di cui sono
azioniste sarà garantito anche alla Damietta Alliance
Container Terminal, la società che gestirà un nuovo
container terminal nel porto egiziano di Damietta e che è
partecipata al 39% dalla compagnia di navigazione Hapag-Lloyd che
affianca i partner Eurogate (29,5%), Contship Italia (29,5%), Middle
East Logistics & Consultant (1%) e Ship & C.R.E.W. (1%).
Secondo questi osservatori un'ulteriore prova del ruolo chiave
delle compagnie di navigazione per il successo o meno dell'attività
operativa delle società terminaliste si è evidenziata
nel terzo trimestre di quest'anno quando i terminal del network di
Eurokai che sono partecipati da società di navigazione hanno
registrato un aumento del volume di traffico movimentato, cosa che
non è avvenuta nella quasi totalità degli altri
terminal gestiti indipendentemente dall'azienda principalmente
attraverso la joint venture 50:50 con la connazionale BLG Logistics
e attraverso Contship Italia. Nel periodo i terminal nel porto di
Tanger Med hanno movimentato un traffico record pari a 717mila teu,
con un incremento del +11,6% sul terzo trimestre del 2022.
Nel terzo trimestre del 2023 è proseguito invece il trend
negativo del traffico nei terminal tedeschi di Eurokai che hanno
movimentato complessivamente 1,65 milioni di teu (-9,5%), di cui
1,07 milioni nel porto di Bremerhaven (-5,9%), 455mila nel porto di
Amburgo (-10,9%) e 119mila teu nel porto di Wilhelmshaven (-29,8%).
Stessa tendenza in Italia, dove i terminal del gruppo hanno
movimentato 368mila teu (-6,4%), di cui 249mila movimentati nel
porto di La Spezia (-8,5%), 42mila in quello di Ravenna (-11,7%) e
77mila teu nel porto di Salerno (+4,7%). Gli altri terminal del
gruppo, inclusi quelli a Tanger Med, hanno movimentato 815mila teu
(+10,3%), inclusi 98mila teu movimentati nel porto cipriota di
Limassol (+7,9%).
Nel terzo trimestre di quest'anno il volume complessivo di
traffico nei terminal di Eurokai è ammontato a 2,83 milioni
di teu, con un decremento del -4,2% sullo stesso periodo del 2022 a
cui ha marginalmente contribuito anche la cessazione delle attività
nel porto russo di Ust-Luga dove nel terzo trimestre del 2022 erano
stati movimentati 5mila teu.
Nei primi nove mesi del 2023 il traffico totale è stato
di 8,26 milioni di teu, con un calo del -8,8% sul periodo
gennaio-settembre dello scorso anno che includeva 14mila teu
movimentati a Ust Luga. Il più pesante arretramento (-17,5%)
è quello registrato dal porto di La Spezia dove,
evidentemente, non portano frutti le iniziative promozionali
dell'Autorità di Sistema Portuale del Mar Ligure Orientale
basate su attività convegnistiche pagate dall'ente e su
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