- La Spezia Port Service, rappresentanza degli agenti marittimi, spedizionieri e spedizionieri doganali della Spezia, ha bollato come «inopportuna, avventata, sbagliata nel merito e nella forma, contraria alle indicazioni del Ministero competente e fuori tempo massimo» la decisione assunta martedì la Comitato Portuale spezzino di estendere fino al 2019 la concessione per i servizi ai crocieristi nel porto ligure alla APLS Investimenti, società in house della stessa Autorità Portuale della Spezia che ne controlla il 100% del capitale ( del 25 ottobre 2016).
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- La Spezia Port Service ha sottolineato che «questa decisione, sostenuta dal voto favorevole del Comune e della Provincia, è destinata, oltre che ad innescare una serie di ricorsi sulla sua legittimità, a creare una frattura insanabile nel tessuto economico portuale, configurando anche una inattesa alleanza fra enti locali, alla probabile vigilia della nomina del nuovo presidente dell'Autorità di Sistema Portuale (La Spezia e Marina di Carrara) che si troverebbe automaticamente privato di gran parte del potere su un settore strategico come è quello delle crociere».
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- Ricordando come «l'Autorità Portuale controlli a maggioranza anche la società Discover, incaricata dell'attività di incoming e accoglienza dei passeggeri», la Spezia Port Service ha denunciato anche «gli intrecci di cariche, in primis - ha specificato l'associazione - quella del presidente dell'Autorità Portuale, Lorenzo Forcieri, contemporaneamente presidente della società APLS Investimenti alla quale è stata rinnovata la concessione, che vedono protagonisti componenti del Comitato Portuale e consiglieri di amministrazione di APLS».
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- La Spezia Port Service ha concluso annunciando che sta valutando «se presentare una segnalazione al Ministero dei Trasporti e Infrastrutture che - ha ricordato la rappresentanza della community portuale spezzina - solo pochi giorni addietro aveva invitato i presidenti uscenti delle vecchie Autorità Portuali a svolgere solo funzioni di ordinaria amministrazione».
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