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Thomas Baumgartner è il nuovo presidente dell'ANITA
L'obiettivo del suo mandato è di «mettere il settore del trasporto merci e della logistica al centro delle scelte di politica economica, in Italia e in Europa»
19 giugno 2014
Oggi l'assemblea generale dell'ANITA, Associazione nazionale delle imprese di autotrasporto merci e logistica, ha eletto Thomas Baumgartner nuovo presidente e come vicepresidenti Sergio Bertani, Mario Beschi, Natale Mariella e Vincenzo Motta, approvandone anche gli indirizzi programmatici per il prossimo triennio.
Nel suo discorso di insediamento, durante la parte pubblica dell'assemblea aperta a personalità del mondo politico ed economico, Baumgartner ha spiegato che l'obiettivo della nuova presidenza è di «mettere il settore del trasporto merci e della logistica al centro delle scelte di politica economica, in Italia e in Europa». «ANITA - ha precisato - intende espandere le ambizioni delle imprese che rappresenta, per questo dobbiamo impegnarci sempre di più per far sì che l'Italia diventi piattaforma logistica per l'Europa, ed è solo attraverso una completa revisione dei fattori che frenano lo sviluppo e la crescita del sistema dei trasporti italiano che ciò sarà possibile». «Vanno sostenute - ha proseguito Baumgartner - politiche che favoriscano la crescita professionale e dimensionale delle imprese.
Baumgartner ha auspicato anche una futura alleanza tra le associazioni dell'autotrasporto che condividono gli stessi obiettivi, per mettere il settore del trasporto e della logistica nelle condizioni di esprimere tutto il proprio potenziale. Inoltre ha esortato ad aprire un nuovo capitolo nei rapporti commerciali tra gli operatori, superando il sistema dei costi minimi poiché «nessun imprenditore che possa definirsi tale, può accettare che sia un terzo a fissare i costi e, di conseguenza, i prezzi dei servizi, ma garantendo forme di tutela anche per i padroncini che rappresentano una preziosa risorsa per tutto il settore».
Tra le priorità del nuovo presidente di ANITA, anche quella di combattere l'illegalità e assicurare la regolarità del mercato attraverso l'Albo degli autotrasportatori, l'iscrizione al quale deve diventare sinonimo di azienda professionalmente valida e finanziariamente solida.
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