Il gigantismo navale contagia anche la giapponese MOL

Magari non sarà, come taluni l'hanno interpretata, la dichiarazione dell'intenzione di dotare la flotta di portacontainer del gruppo di navi con una capacità di carico record, superiore a quella massima sinora presente sul mercato mondiale. Tuttavia l'odierna affermazione del presidente della Mitsui O.S.K. Lines (MOL), Koichi Muto, espressa nel messaggio per il nuovo anno rappresenta la conferma che il gruppo armatoriale giapponese, come molte altre primarie compagnie del settore di linea, ritiene che l'aumento dell'efficienza e della competitività della propria attività di trasporto marittimo dei container debba obbligatoriamente passare attraverso l'immissione nella flotta di portacontenitori di grande capacità.

Commentando i risultati generati dall'attività di trasporto marittimo containerizzato, Muto ha rilevato che la flotta di portacontainer del gruppo MOL è «un po' indietro» rispetto al mercato in termini di competitività e di performance economiche. «Per quanto attiene ai problemi strutturali affrontati dalla nostra divisione delle portacontainer - ha annunciato - abbiamo già assunto provvedimenti per ristrutturare l'attività, tra cui l'adeguamento della flotta con le portacontainer più grandi del mondo, da 20.000 teu, al fine di renderci più competitivi sotto il profilo dei costi».

Dopo la recente immissione nella flotta della China Shipping Container Lines (CSLC) della portacontainer CSCL Globe della capacità di 19.100 teu, che sarà presto affiancata dalla CSCL Pacific Ocean di analoga capacità, e l'ingresso nella flotta della Mediterranean Shipping Company (MSC) della MSC Oscar, nave da 19.224 teu che sarà seguita il prossimo aprile dalla gemella MSC Oliver, il gruppo giapponese parrebbe quindi propenso ad innalzare ulteriormente il livello di capacità delle più grandi portacontainer in attività.

«Con la crescita economica globale - ha osservato Koichi Muto - i traffici di carichi containerizzati continueranno sicuramente ad aumentare e pertanto la nostra attività nei container, inclusi i terminal portuali, costituisce un'opportunità di crescita. La vera forza della compagnia è determinata dalle modalità con cui possiamo offrire ulteriore valore apprezzato dai nostri clienti e trovare il modo di migliorare la competitività sul piano dei costi».