L'intenzione è di evitare di stendere progetti velleitari, irrealizzabili. Presentando oggi nella sede della Camera di Commercio di Genova l'attività e gli obiettivi del Comitato di indirizzo marittimo, che fa parte del Comitato promotore del corridoio plurimodale/sistema integrato di trasporto est-ovest del Sud dell'Europa, il presidente della Camera di Commercio di Genova, Paolo Odone, ha infatti sottolineato che si tratta di azioni concrete e non fumose. L'organismo, formato dalle principali camere di commercio delle città marittime mediterranee, si occupa della creazione di un sistema mediterraneo per il cabotaggio. Un progetto impegnativo.
Il comitato si è riunito a Genova - ha spiegato il presidente della Hellenic Chambers T.A., Michalis Adamantiadis - a conclusione di un percorso iniziato oltre due anni fa con la compartecipazione di soggetti pubblici e imprese private.
Le iniziative per la promozione del cabotaggio si moltiplicano in tutta Europa. La via del mare viene considerata l'unica alternativa alla crescita dell'autotrasporto. Lo scenario futuro è d'altronde quello ormai noto della saturazione e della paralisi delle arterie stradali. «Nel 2010 - ha ricordato il dirigente del ministero dei Trasporti e della Navigazione, Enrico Pujia - ci sarà il raddoppio del traffico nell'area del Mediterraneo».
«In realtà - ha ricordato però Odone nel suo discorso introduttivo - il cabotaggio non riesce ad essere un sistema sufficientemente attrattivo e competitivo. Per divenire tale dovrebbe avere le stesse caratteristiche di flessibilità, di adattabilità e di affidabilità del trasporto via camion».
Numerosi tentativi per aprire e sostenere rotte di short sea shipping sono già stati attuati da operatori pubblici e privati, italiani ed esteri. L'esito delle iniziative è quasi sempre stato poco favorevole, spesso fallimentare.
Se la realizzazione di una rotta cabotiera tra due soli scali marittimi è risultata sovente un'impresa velleitaria (se di iniziativa pubblica) o temeraria (se portata avanti da privati), la costituzione e la messa in atto di un sistema multimodale sovranazionale basato sul trasporto marittimo è un progetto arduo e difficile. Le ricette per realizzarlo, da quando sono state riportate alla ribalta le cosiddette "autostrade del mare", si moltiplicano. C'è chi afferma che senza supporto pubblico questi progetti non hanno la possibilità di decollare, chi invece propone di disincentivare il trasporto stradale.
Dall'appuntamento genovese, pur promosso con fini di concretezza, non si attendono soluzioni miracolose. Forse la visita della città proposta ai delegati stranieri servirà a promuovere l'immagine di Genova all'estero. Questo sarebbe almeno un fatto positivo per Genova, non per il cabotaggio.

Bruno Bellio
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