 Dopo oltre cinquant'anni d'interruzione dei collegamenti diretti seguita alla guerra civile che nel 1949 aveva condotto alla separazione di Taiwan dalla Cina continentale, l'imbarcazione Taima, con a bordo oltre 500 passeggeri, ha inaugurato questa mattina la riapertura dei servizi diretti tra i due Stati. La Taima è partita dall'isola taiwanese di Matsu diretta verso la città cinese di Fuzhou. Una seconda unità, la Taiwu, con 190 passeggeri a bordo, è partita dall'isola Kinmen alla volta di Xiamen.
La Cina è il secondo partner commerciale di Taiwan, ma sinora gli scambi sono avvenuti solo tramite servizi marittimi indiretti, che passano per Macau o per altri porti.
I collegamenti diretti sono stati avviati unilateralmente da Taiwan, che ha lanciato il programma dei "mini collegamenti" con la Cina, con la tacita approvazione di Pechino. Attualmente però solo Matsu e Kinmen, due piccole isole poste di fronte alla costa cinese, sono le sole zone di Taiwan da cui è consentito effettuare collegamenti marittimi diretti con la costa cinese.
Ieri era stato tentata una prima traversata, ma il maltempo ha costretto un'imbarcazione con 55 passeggeri a bordo, la Hai An, a rinunciare al viaggio verso Xiamen.
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