La Commissione Europea vieta nuovamente il takeover di Ryanair su Aer Lingus

A cinque anni e mezzo dal divieto imposto dalla Commissione Europea all'acquisizione della compagnia di bandiera irlandese Aer Lingus da parte della connazionale Ryanair ( del 27 giugno 2007), oggi l'organo esecutivo dell'UE ha nuovamente bloccato il progetto di fusione rilanciato successivamente da Ryanair. Medesima a quella del 2007 la conclusione tratta oggi dalla Commissione sull'impatto che il takeover avrebbe sul mercato: secondo Bruxelles, infatti, la concentrazione danneggerebbe i consumatori creando un monopolio o una posizione dominante su 46 rotte aeree che ora sono oggetto di un'intensa concorrenza da parte delle due compagnie. La fusione - ha rilevato inoltre la Commissione - avrebbe l'effetto di ridurre le possibilità di scelta da parte dei consumatori e potrebbe determinare un aumento dei prezzi dei voli su queste rotte.

«La decisione della Commissione - ha spiegato il vicepresidente della Commissione UE, Joaquín Almunia, responsabile per la concorrenza - salvaguarda oltre 11 milioni di passeggeri irlandesi ed europei che viaggiano ogni anno da e per Dublino, Cork, Knock e Shannon. Per loro, l'acquisizione di Aer Lingus da parte di Ryanair avrebbe condotto ad un aumento delle tariffe. Nel corso della procedura d'indagine - ha aggiunto Almunia - Ryanair ha avuto molte opportunità di proporre rimedi e miglioramenti; tuttavia, semplicemente, queste proposte sono state inadeguate a risolvere i problemi di concorrenza molto gravi che questa acquisizione avrebbe creato su non meno di 46 rotte».

Il vettore aereo low-cost Ryanair ha accolto con disappunto la decisione di Bruxelles ed ha annunciato che presenterà appello alla Corte di Giustizia dell'UE. «Purtroppo - ha commentato il responsabile delle pubbliche relazioni della compagnia irlandese, Robin Kiely - la Commissione Europea ha smentito i suoi stessi precedenti allo scopo di vietare l'offerta di Ryanair per Aer Lingus. Il consistente pacchetto di rimedi della Ryanair - ha sottolineato - tiene conto in pieno di tutte le preoccupazioni sollevate dall'UE sia nel suo divieto del 2007 che nella comunicazione degli addebiti del novembre 2012. In un'epoca nella quale le compagnie aeree in Europa e altrove si fondono per formare campioni di competitività (lo testimoniano la fusione della scorsa settimana di American Airlines con US Airways e la recente joint venture strategica di Emirates con Qantas), ancora una volta la Commissione ha messo da una parte la concorrenza e la possibilità di scelta in Europa ritardando un consolidamento assolutamente necessario».

«Questa decisione - ha rilevato ancora il portavoce di Ryanair - lascia Aer Lingus al suo stato di compagnia aerea piccola e isolata e lascia le due compagnie aeree irlandesi in balia del monopolio dell'aeroporto di Dublino, che è di proprietà governativa e che continua ad aumentare le tariffe passeggeri, ad offrire servizi di terz'ordine e che assiste ad un calo del traffico. Negli ultimi cinque anni, nel corso dei quali Dublin Airport ha raddoppiato le proprie tariffe passeggeri, il suo traffico è diminuito da 24 milioni a 18 milioni all'anno, mentre Aer Lingus ha continuato a contrarre l'attività».

«Ryanair - ha accusato Kiely - si rammarica del fatto che la Commissione UE abbia ancora una volta fallito nell'applicare le proprie norme sulla concorrenza e i precedenti in maniera equa e imparziale. Ci spiace che questo divieto sia chiaramente motivato da precisi interessi politici piuttosto che da preoccupazioni per la concorrenza e riteniamo di avere validi motivi per presentare appello e ribaltare questo veto di natura politica. Pertanto - ha concluso - Ryanair ha incaricato i propri legali di preparare un appello contro questo divieto palesemente ingiusto».

Sottolineando come sia la prima volta che la Commissione Europea debba proibire il medesimo accordo per una seconda volta, da parte sua Aer Lingus ha accolto con soddisfazione il secondo “no” pronunciato da Bruxelles. Un veto atteso, quello della Commissione - secondo Aer Lingus - in quanto - ha spiegato la compagnia - «da quanto la prima offerta fu bloccata nel 2007 il numero di rotte da e per l'Irlanda sulle quali Aer Lingus e Ryanair sono in concorrenza è aumentato rapidamente». «Fin dall'inizio - ha dichiarato l'amministratore delegato della compagnia, Christoph Mueller - la posizione di Aer Lingus è stata che l'offerta di Ryanair non avrebbe dovuto essere presentata. La serie di rimedi inadeguati contenuti nell'offerta avanzata da Ryanair evidenzia solo il fatto che Ryanair ha fatto la propria offerta senza alcun ragionevole convincimento che potesse ottenere l'autorizzazione».

Aer Lingus ha precisato inoltre che continuerà a cooperare con la Commissione sulla Concorrenza del Regno Unito nell'ambito della sua indagine sulla partecipazione di Ryanair in Aer Lingus, che è pari al 29,82% del capitale azionario.