I ministri francese e italiano dei Trasporti, riuniti oggi a Modane, hanno riaffermato la volontà dei due paesi di trarre dalla catastrofe del Monte Bianco tutte le conseguenze in termini di sicurezza e di trasferimento del traffico dalla strada alla rotaia.
Il problema ha assunto una dimensione comunitaria perché la Francia, con il sostegno del governo italiano, ha depositato alla Commissione Europea un memorandum relativo al miglioramento della sicurezza nei tunnel, allo sviluppo di una politica risolutamente orientata a favore del trasporto ferroviario e a nuove misure di regolamentazione del traffico dei mezzi pesanti che attraversano i passi alpini. Il memorandum verrà esaminato nel secondo semestre di quest'anno, quando la presidenza dell'UE toccherà alla Francia.
La riapertura del tunnel del Bianco nella primavera del 2001 avverrà in una chiara prospettiva di volontà di trasferimento dei trasporti dalla strada al treno: questa prospettiva verrà sottolineata nel corso del prossimo incontro franco-italiano.
Inoltre i due ministri opereranno per giungere al raddoppio del traffico tra Francia e Italia entro dieci anni, in modo da totalizzare 20 milioni di tonnellate dall'insieme delle linee che convergono verso l'attuale tunnel del Frejus. Una volta raggiunta questa capacità massima di trasporto, dovrà essere realizzato un nuovo collegamento interamente ferroviario tra i due paesi. Sarà la nuova linea ferroviaria tra Lione e Torino che permetterà di moltiplicare per quattro il traffico ferroviario delle merci . Le decisioni in merito dovranno essere prese nel corso del prossimo incontro franco-italiano.
Nell'incontro odierno i due ministri hanno preso atto del buon avanzamento del programma triennale di studi e progetti iniziato dopo il summit di Chambéry del 1997 sotto l'egida della Commissione Intergovernativa (CIG) responsabile del progetto Lione-Torino. Il programma triennale è ormai arrivato alla conclusione e i suoi risultati verranno presentati alla Commissione Intergovernativa del prossimo 18 luglio. Entro lo stesso mese di luglio la CIG presenterà le sue conclusioni ai due governi.
Comunque i due ministri hanno già constatato che:
- la commissione intergovernativa si pronuncia, quanto all'opera di superamento delle Alpi, in favore della variante A, che sembra essere la più interessante dai punti di vista tecnico, economico e ambientale;
- nel quadro di questa variante il costo del tunnel di base viene stimato in circa 6 miliardi di euro nel caso della completa realizzazione del progetto e in 3,8 miliardi di euro nel caso di realizzazione del primo tratto di tunnel.
Il ministro Jean Claude Gayssot ha fatto conoscere al ministro italiano Bersani gli studi complementari realizzati per la parte francese del progetto che permettono di precisare la scelta del tracciato per l'avvicinamento a Chambéry, al fine di definire la consistenza della prima fase del progetto e per meglio indirizzarlo verso le necessità del trasporto delle merci.
All'inizio del prossimo giugno verrà effettuata una nuova consultazione, a completamento di quella effettuata nel 1997, per presentare questi nuovi risultati emersi dagli studi complementari. Nel prossimo autunno verrà presa un decisione sul tracciato definitivo della linea e le opere da realizzare tra l'aeroporto di Lione-Satolas e la Savoia.
Quanto alla parte italiana il ministro ha fatto conoscere gli studi in corso sul tracciato della nuova linea tra Bussoleno e Torino. Bersani s'è impegnato a definire entro il prossimo settembre la soluzione più probabile sia per l'uscita del tunnel che per l'aggiramento di Torino.
Con lo scopo di realizzare una tappa decisiva nella realizzazione della nuova linea ferroviaria, i ministri francese e italiano hanno chiesto alla CIG di mettere a punto, entro il prossimo autunno, il programma di lavoro per il periodo 2001-2006. Questo programma punterà principalmente su:
- l'esecuzione delle ricognizioni geotecniche complementari nella valle di Susa;
- la costituzione di dossier di studi dopo la realizzazione delle gallerie d'esplorazione;
- l'approfondimento degli studi tecnici e socio economici, ambientali e di sicurezza per il tunnel di base e la precisa descrizione di tutte le possibili fasi;
- la definizione delle modalità di finanziamento e di gestione dell'opera.
Il programma 2001-2006 implica una mobilitazione di grandi mezzi finanziari, e l'inizio di onerosi lavori indispensabili per la definizione e la realizzazione del futuro tunnel. Perché si possa concretare è necessaria un'adatta organizzazione.
I due ministri hanno chiesto alla CIG di formulare, prima del prossimo incontro franco-italiano che avverrà nel prossimo autunno, delle proposte per l'organizzazione di questa nuova fase. Queste proposte dovranno basarsi sulle gallerie d'esplorazione. Inoltre i due ministri hanno chiesto alla CIG di proporre un progetto di nuovo accordo intergovernativo adatto al programma 2001-2006.
I due ministri hanno chiesto alla CIG di stabilire una precisa valutazione del programma 2001-2006. Questo programma sarà finanziato in parti uguali da Francia e Italia. Sarà sollecitata una partecipazione dell'Unione Europea per metà del costo del programma. Comunque i due ministri si sono impegnati a stabilire i primi crediti necessari alla realizzazione delle gallerie d'esplorazione, entro il 2001.
Senza attendere la realizzazione della nuova linea ferroviaria tra Lione e Torino, è stato stabilito un programma per migliorare entro il 2001 le condizioni d'instradamento delle merci ferroviarie sull'esistente linea Ambérieu-Torino. Sono inoltre già state applicate misure per permettere il miglioramento dell'offerta di trasporto combinato.
Il rapporto definitivo sull'insieme del programma di modernizzazione della linea che impegna gli operatori ferroviari RFF, SNCF e FS verrà consegnato prima della fine del prossimo giugno. Il rapporto terrà conto delle misure necessarie per realizzare un sistema di ferroutage. Tale rapporto dovrà basarsi sulle misure già decise per il periodo 2001-2006, ma anche sulle misure da attuare in vista della realizzazione completa del tunnel ferroviario verso il 2015.
Il tunnel internazionale della nuova linea ferroviaria Lione-Torino drenerà i traffici provenienti dal Nord via Ambéry o Lione, ma anche dal Sud e specialmente da Marsiglia verso Torino, passando da Grenoble e Montmélian. Si potranno approfondire anche le possibilità di utilizzare altre linee ferroviarie tra Francia e Italia, complementari al tunnel della linea Lione-Torino. Ad esempio per la parte francese, nelle Alpi settentrionali, la rivitalizzazione della linea tra Evian les Bains e Saint Gingolph permetterà di raggiungere l'Italia via Sempione.
Per completare le decisioni sulla nuova linea ferroviaria tra Francia e Italia, specialmente per quanto riguarda il programma previsto per il periodo 2001-2006, i due governi si incontreranno ancora nel prossimo novembre.
|
|