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Costituite le prime quattro società regionali di UIRNet
Sono relative alle aree Nord-Ovest, Nord-Est, Puglia e Toscana. Approvate altre società veicolo per l'Italia Centrale e Lazio, Calabria e Sicilia
1 marzo 2010
Con la costituzione delle prime quattro società di cui UIRNet Spa è socio unico è stato dato il via alla fase operativa del progetto UIRNet che prevede l'istituzione di società di area destinate ad agire come terminali regionali di erogazione dei servizi di UIRNet, la piattaforma per l'integrazione fra i vari soggetti del trasporto e della logistica (inforMARE del 14 novembre 2007). Tali società, nell'ambito dell'obiettivo di UIRNet di realizzare un controllo capillare via GPS e GPRS e successivamente via satellite sui flussi di traffico merci in Italia, dovranno concretamente realizzare sul territorio le alleanze con i diversi sistemi informatici e telematici operanti nel comparto trasporti e con i soggetti tecnico-operativi (aziende di autotrasporto, interporti, porti e ferrovie) interessati all'ottimizzazione dei flussi di trasporto, ad una razionalizzazione dei servizi e ad un controllo sul movimento delle merci.
Le prime quattro società sono U.N.O. - UIRNet Nord Ovest Srl, con Roberto Arghenini (amministratore delegato Interporto di Rivalta Scrivia Spa) presidente e Giancarlo Gabetto (amministratore delegato SLALA) consigliere, U.N.E. - UIRNet Nord Est Srl, con Tommaso Riccoboni (presidente Nethun) presidente, U.PU. - UIRNet Puglia Srl, con Emanuele Degennaro (presidente Interporto Regionale Puglia) presidente, U.TO. - UIRNet Toscana Srl, con Marco Susini (presidente Interporto Toscano A. Vespucci) presidente. Rodolfo De Dominicis e Raffaele Bonizzato partecipano temporaneamente ai consigli di amministrazione.
Inoltre sono state approvate altre società veicolo per l'Italia Centrale e Lazio, Calabria e Sicilia.
Attualmente le nuove società sono nella forma di Srl con capitale sociale di 10.000 euro, ma - ha precisato UIRNet - secondo il piano strategico redatto da Booz&CO., durante il 2010 saranno trasformate in società per azioni e dotate di mezzi propri provenienti sia da fondi governativi che da fondi regionali in modo da poter svolgere il ruolo di sviluppatori del mercato a supporto delle associazioni di categoria dell'autotrasporto.
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