- Sembra ormai esauritosi l'effetto positivo sui risultati economici della compagnia di navigazione Hapag-Lloyd di Amburgo dell'acquisizione dei servizi di trasporto containerizzato della cilena Compañía Sud Americana de Vapores (CSAV), attività che sono entrate nel perimetro di consolidamento della compagnia tedesca il 2 dicembre 2014. Se dopo quella data, infatti, Hapag-Lloyd ha archiviato i tre successivi trimestri con una accentuata crescita del risultato economico netto, sempre di segno positivo, e un rialzo del volume d'affari determinato dall'acquisizione del ramo di business dell'azienda cilena, che ora è la principale azionista della Hapag-Lloyd di cui detiene il 31,4% del capitale, sono poi seguiti tre trimestri chiusi con un risultato economico netto di segno negativo e con una progressiva riduzione del giro d'affari.
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- L'ultimo di questi periodi trimestrali, terminato lo scorso 30 giugno, ha registrato ricavi pari a 1,86 miliardi di euro, con una contrazione del -21,4% rispetto a 2,37 miliardi di euro nel periodo aprile-giugno del 2015. La riduzione dei ricavi è stata determinata dall'accentuata diminuzione dei noli, con un nolo medio che nel secondo trimestre del 2016 si è attestato a soli 1.019 dollari per container teu, valore inferiore del -19,4% rispetto a quello di 1.264 UDS/teu del secondo trimestre del 2015. Inoltre, dopo 13 trimestri consecutivi chiusi in crescita, nel secondo trimestre del 2016 è diminuito anche il totale complessivo dei volumi di carichi containerizzati trasportati dalle navi della flotta della compagnia tedesca che è stato pari a quasi 1,9 milioni di teu, con una diminuzione del -2,7% sul secondo trimestre dello scorso anno.
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- Nel secondo trimestre del 2016 i costi operativi hanno segnato un calo del -17,6% attestandosi a 1,61 miliardi di euro. L'EBITDA è stato pari a 73,3 milioni di euro (-65,0%) e l'EBIT è stato di segno negativo e pari a -44,5 milioni di dollari rispetto ad un risultato di segno positivo per 93,4 milioni di dollari nel periodo aprile-giugno del 2015. Hapag-Lloyd ha concluso il secondo trimestre di quest'anno con una perdita netta di -99,3 milioni di dollari rispetto ad un utile netto di 29,0 milioni di dollari nel corrispondente periodo del 2015.
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- I risultati operativi ed economici resi noti oggi da Hapag-Lloyd mostrano che la flessione dei volumi trasportati dalla flotta di portacontainer nel secondo trimestre di quest'anno è stata frutto di diminuzioni registrate dai servizi realizzati lungo le rotte transatlantiche, dai quali sono stati trasportati 398mila teu (-2,5%), sulle rotte con l'America Latina, che hanno totalizzato 551mila teu (-9,1%) e sulle rotte con l'Estremo Oriente, con complessivi 302mila teu (-6,5%). Sulle rotte transpacifiche il totale è stato di 365mila teu, invariato rispetto al secondo trimestre del 2015, su quelle con l'Europa, il Mediterraneo, l'Africa e l'Oceania è stato pari a 106mila teu (+14,0%) e sulle rotte intra-asiatiche a 106mila teu (+13,3%).
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- Il nolo medio è risultato in calo in tutti i mercati: relativamente ai servizi transatlantici è stato pari a 1.319 USD/teu (-12,1%), ai servizi con l'America Latina a 965 USD/teu (-18,6%), ai servizi con il Far East a 723 USD/teu (-25,2%), ai servizi transpacifici a 1.223 USD/teu (-25,9%), ai servizi intra-asiatici a 548 USD/teu (-19,2%) e ai servizi con l'Europa, il Mediterraneo, l'Africa e l'Oceania a 1.064 USD/teu (-12,7%).
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- Nel primo semestre del 2016 Hapag-Lloyd ha registrato ricavi pari ad oltre 3,78 miliardi di euro, con una flessione del -18,9% rispetto a 4,67 miliardi di euro nella prima metà del 2015. EBITDA ed EBIT sono stati entrambi di segno negativo e pari a -51,9 milioni e -39,7 milioni di euro rispetto a risultati di segno positivo per 257,8 milioni e 267,7 milioni di euro nei primi sei mesi dello scorso anno. Di segno negativo anche il risultato economico netto che è stato pari a -142,1 milioni di euro rispetto ad un utile netto di 157,2 milioni di euro nel primo semestre del 2015.
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- Nei primi sei mesi del 2016 le navi di Hapag-Lloyd hanno trasportato 3,7 milioni di teu (-0,5%) e il nolo medio per container teu è risultato pari a 1.042 dollari (-19,6%).
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- L'amministratore delegato della compagnia tedesca ha manifestato delusione per i risultati conseguiti nella prima metà di quest'anno: «le nostre misure di contenimento dei costi e i programmi tesi all'efficientamento sono in corso e le sinergie derivanti dalla fusione con CSAV si stanno realizzando secondo i piani - ha rilevato Rolf Habben Jansen - tuttavia - ha aggiunto - ciò non è sufficiente a compensare completamente il notevole calo del nolo medio. Anche se le rate di nolo si sono finalmente rialzate in alcuni segmenti di traffico andando verso l'alta stagione - ha rilevato Habben Jansen - questo recupero si sta verificando più tardi del previsto ed è necessario che sia più consistente in futuro».
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- «Il nostro principale obiettivo nella seconda metà dell'anno - ha proseguito Habben Jansen - sarà quello di migliorare ulteriormente la nostra base di costi e di fare tutto ciò che è possibile per far sì che i noli tornito ad un livello più sostenibile». L'amministratore delegato della Hapag-Lloyd ha fatto riferimento anche alle procedure attualmente in corso per la fusione con la compagnia mediorientale United Arab Shipping Company (UASC): «in questo difficile contesto competitivo - ha spiegato - è molto importante che la transazione con UASC sia portata a termine nel più breve tempo possibile e che l'avvio dell'integrazione della UASC sia attuato immediatamente dopo il completamento di tutte le condizioni preliminari».
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- A conferma che Habben Jansen, come molti altri top manager delle principali compagnie del trasporto marittimo di linea, ritiene che lo scopo di queste concentrazioni armatoriali sia anche quello di ridurre i costi, il CEO di Hapag-Lloyd ha sottolineato che «questa integrazione ci apporterà sinergie per un valore annuo netto pari ad almeno 400 milioni di dollari, parte del quale dovrebbe già avere effetto il prossimo anno». È auspicabile che tali sinergie abbiano un'efficacia più duratura rispetto a quelle attuate grazie alla fusione con la CSAV.
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