Il Seafarers' Rights International (SRI) Centre, forum indipendente il cui scopo è promuovere gli interessi dei marittimi che è stato inaugurato il 23 settembre 2010 presso l'International Maritime Organization (IMO) in occasione del World Maritime Day, ha pubblicato una propria ricerca sulle normative in materia marittima e in materia di lavoro marittimo incentrata specificamente sul cabotaggio. Nel documento vengono elencate per la prima volta le nazioni membri delle Nazioni Unite - 91 in in tutto - che hanno leggi sul cabotaggio che pongono limiti alle attività estere in questo settore del trasporto marittimo intra-nazionale. Si tratta - specifica lo studio - del 65% della totalità degli Stati che hanno attività marittime che possono essere definite di cabotaggio.-
- Il rapporto è stato commissionato dall'International Transport Workers' Federation (ITF), il sindacato internazionale dei lavoratori dei trasporti con sede a Londra presso cui è collocata anche la sede di Seafarers' Rights International. Il documento, intitolato “Cabotage Laws of the World”, descrive la storia del cabotaggio marittimo, elenca i primi principi giuridici in questo campo e illustra le molte differenti definizioni di cabotaggio che esistono attualmente a livello internazionale, nazionale e regionale, nonché esempi delle restrizioni e dei limiti imposti alle attività estere in questo settore ma anche delle deroghe a tali imposizioni.
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- «Per molte persone - ha evidenziato il direttore esecutivo di SRI, Deirdre Fitzpatrick - il cabotaggio marittimo, denominato anche costiero, o trasporto lungo la costa o ancora traffico di cabotaggio, come a volte viene indicato, è per lo più inteso sono vagamente. Ciò non è sorprendente dato che così poco è stato pubblicato sull'argomento. Si è trattato di un progetto complesso, con barriere linguistiche e culturali e difficoltà nell'interpretazione delle norme. Ma il soggetto è importante: ha un impatto su una vasta gamma di commerci, servizi e attività in tutto il mondo e con conseguenze sociali ed economiche significative. I decisori politici, soprattutto - ha sottolineato Fitzpatrick - hanno bisogno di saperne di più sull'argomento».

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