Non bisogna tornare al remoto 2005, come nel caso del porto di
Brema/Bremerhaven
(
del 22
agosto 2023), per risalire ad un volume di traffico inferiore a
quello movimentato nel secondo trimestre del 2023. Tuttavia anche
per l'altro principale porto tedesco, quello di Amburgo, il trend di
decrescita del volume di carichi è in atto ormai da molti
anni ed è proseguito anche nel periodo aprile-giugno di
quest'anno quando, con circa 30,1 milioni di tonnellate, è
stato registrato un calo del -2% rispetto ad oltre 30,6 milioni di
tonnellate movimentate nello stesso trimestre del 2022.
Inoltre, se il dato del secondo trimestre del 2023 risulta
inferiore del -4% rispetto al corrispondente periodo del 2021 quando
lo scalo risentiva degli effetti sull'economia e sulla mobilità
della pandemia globale di Covid-19 e risulta superiore del +3%
rispetto al secondo trimestre del 2020 quando l'impatto della crisi
sanitaria era assai più accentuato, risulta però
inferiore a quello movimentato nei secondi trimestri di una lunga
serie di anni precedenti tanto che per trovare un volume di traffico
inferiore bisogna riandare al 2010 quando sulle banchine di Amburgo
furono movimentate 28,6 milioni di tonnellate.
Questo prolungato trend negativo ha riguardato tutti i flussi
delle principali merceologie trattate dallo scalo portuale anseatico
con qualche eccezione per alcune tipologie di rinfuse. In
particolare, il solo segmento dei container, che totalizza i due
terzi del traffico complessivo, ha archiviato il secondo trimestre
di quest'anno con 20,1 milioni di tonnellate, con una diminuzione
del -5% sul secondo trimestre del 2022, un calo del -6% sul secondo
trimestre del 2021, un incremento del +2% sul secondo trimestre del
2020 e una riduzione del -17% sul secondo trimestre dell'anno
pre-pandemia del 2019. In termini di contenitori da venti piedi, il
traffico del secondo trimestre del 2023 risulta pari a 1,9 milioni
di teu (-12%, -10%, -1% e -20%). Pressoché analoga
l'evoluzione del flusso delle altre merci varie che hanno
totalizzato circa 300mila tonnellate (rispettivamente -25%, -12%,
+15% e -17%).
Nel comparto delle rinfuse liquide sono state movimentate 2,7
milioni di tonnellate, volume che rappresenta un'accentuata crescita
del +24% sul secondo trimestre del 2022 e cali del -9%, -9% e -15%
sugli stessi periodi dei tre anni precedenti. In aumento anche le
rinfuse secche che, con 7,0 milioni di tonnellate, hanno registrato
rialzi del +3%, +7% e +13% sui secondi trimestri del 2022, 2021 e
2020 e una flessione del -3% sul secondo trimestre del 2019.
Prendendo in considerazione l'intero primo semestre del 2023,
per trovare un volume di traffico inferiore bisogna risalire al
lontano 2009. Nei primi sei mesi di quest'anno, infatti, sono state
movimentate 58,2 milioni di tonnellate di merci, con diminuzioni
rispettivamente del -5,8%, -8,4%, -4,9% e -16,4% sui primi semestri
del 2022, 2021, 2020 e 2019.
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