Con il calo -13,5% registrato lo scorso giugno, il porto di
Brema/Bremerhaven ha chiuso il secondo trimestre del 2023 con una
flessione del -7,6% del traffico delle merci che è ammontato
a 14,55 milioni di tonnellate rispetto a 15,74 milioni nello stesso
periodo dello scorso anno. La diminuzione, pur marcata, potrebbe
sembrare non eccessivamente accentuata se comparata con quella
registrata nel periodo aprile-giugno di quest'anno da alcuni altri
porti europei e mondiali colpiti più direttamente dagli
effetti sulle economie determinati prima della pandemia di Covid-19
e poi dalla guerra tra Russia e Ucraina.
A prima vista potrebbe sembrare così anche per lo scalo
portuale tedesco, dato che il volume di traffico movimentato nel
secondo trimestre del 2023 risulta inferiore del -18,1% rispetto a
quello totalizzato nello stesso periodo del 2021 quando si avvertiva
ancora l'impatto della crisi sanitaria mondiale e risulta anche
inferiore del -7,5% rispetto al secondo trimestre del 2020 quando
gli effetti dell'emergenza sanitaria erano al loro apice. Però
le 14,55 milioni di tonnellate movimentate nel periodo aprile-giugno
di quest'anno sono inferiori del -21,2% anche rispetto alle 18,46
milioni di tonnellate movimentate nel secondo trimestre del 2019
quando la crisi sanitaria era ancora al di là da venire e
ancor più distante era la guerra iniziata il 24 febbraio 2022
con l'invasione del territorio ucraino da parte delle truppe di
Mosca. Ma la crisi del porto tedesco è assai più
prolungata nel tempo tanto che bisogna risalire a prima della crisi
finanziaria mondiale del 2008-2009, e per la precisione all'ormai
remoto secondo trimestre del 2005, per trovare un volume di
traffico, allora di 13,89 milioni di tonnellate, inferiore a quello
del periodo aprile-giugno del 2023.
La lunghissima fase di crisi che sta vivendo il porto di
Brema/Bremerhaven è imputabile principalmente al duraturo
trend negativo dei volumi di merci varie, e in particolare dei
carichi containerizzati che costituiscono il core business dello
scalo tedesco. Nel secondo trimestre di quest'anno il totale delle
merci varie è stato di 12,16 milioni di tonnellate, con una
diminuzione del -8,9% sullo stesso periodo del 2022, con cali
rispettivamente del -19,6% e del -11,9% sui corrispondenti periodi
del 2021 e del 2020 quando gli effetti della crisi sanitaria erano
più intensi e con una flessione del -23,3% sul secondo
trimestre dell'anno pre-pandemia del 2019. I soli carichi
containerizzati si sono attestati a 10,39 milioni di tonnellate
(rispettivamente -8,7%, -18,6%, -17,7% e -23,6%) e sono stati
realizzati con una movimentazione di contenitori pari a 1.005.546
teu (-9,4%, -19,8%, -11,5% e -19,2%). Nel settore delle merci
convenzionali il traffico è stato di 1,76 milioni di
tonnellate (-10,3%, -25,0%, +51,0% e -21,0%), di cui 858mila
tonnellate di rotabili (-6,9%, -9,1%, +53,2% e -25,5%), 468mila
tonnellate di prodotti siderurgici (+3,5%, -14,4%, +108,0% e
-35,6%), 109mila tonnellate di prodotti forestali (-46,8%, -50,7%,
-6,0% e -23,8%) e 330mila tonnellate di altre merci (-15,2%, -48,5%,
+15,4% e +54,9%).
Nel settore delle auto nuove di fabbrica, il porto tedesco ne ha
movimentato 381mila, con diminuzioni del -5,8% e -20,3% sui secondi
trimestri del 2022 e 2021, un aumento del +58,8% sul secondo
trimestre del 2020 e un calo del -30,75 sul periodo aprile-giugno
del 2019.
Nel secondo trimestre del 2023 il traffico delle rinfuse solide
è stato complessivamente di 1,91 milioni di tonnellate
(-5,9%, -18,5%, +41,2% e -6,6%), incluse 1,04 milioni di tonnellate
di minerali (-2,2%, -7,9%, +50,7% e -19,1%), 187mila tonnellate di
cereali e prodotti alimentari (+5,6%, +12,0%, +37,5% e +39,6%),
6mila tonnellate di carbone e coke (-94,3%, -98,0%, -81,3% e -95,4%)
e 1,16 milioni di tonnellate di altre rinfuse secche (+10,2%,
+11,1%, +23.160,0% e +8,7%). In crescita, invece, le rinfuse liquide
che hanno totalizzato 479mila tonnellate (+31,2%, +62,9%, -17,8% e
-15,4%).
La riduzione complessiva del -7,6% del traffico movimentato nel
secondo trimestre di quest'anno rispetto allo stesso periodo del
2022 è stata generata principalmente dalla contrazione del
-11,0% dei carichi all'imbarco che sono risultati pari a 6,96
milioni di tonnellate, ma anche dalla riduzione del -4,2% di quelli
allo sbarco attestatisi a 7,59 milioni di tonnellate.
Nell'intero primo semestre del 2023 lo scalo portuale tedesco ha
movimentato 28,14 milioni di tonnellate di merci, con un calo del
-15,4% sulla prima metà dello scorso anno, di cui 14,49
milioni di tonnellate di carichi allo sbarco (-14,7%) e 13,65
milioni di tonnellate all'imbarco (-16,2%).
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