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A S S O N A V E

Relazione all'Assemblea degli Associati e degli Aderenti

Presidente Corrado Antonini

Roma, 22 Giugno 2005

 

Signori Associati, Signori Aderenti,

con il commercio mondiale sospinto dalla corsa delle economie asiatiche, Cina in testa, è proseguito nel 2004 e in questa prima parte del 2005 il "momento magico" del trasporto via mare, in fatto di noli, profitti e investimenti.

Si susseguono i record storici negli ordinativi per lo sviluppo delle flotte, che in talune tipologie (petroliere, traghetti ecc.) vanno anche ammodernate per normative poste a difesa di ambiente, passeggeri e lavoro. Ma il termometro dei prezzi, per quanto in salita dopo un quindicennio, non qualifica certo il navale come un "mercato del venditore", troppo cresciuta essendo la capacità produttiva ed accesa la concorrenza tra i colossi asiatici: Corea, Giappone e Cina. L'indebolimento del Dollaro e l'aumento del costo dei materiali hanno fatto il resto quanto alla redditività delle imprese cantieristiche.

L'industria navale dell'Unione europea, pur con forti diversità al suo interno, sta recuperando quote di mercato, specie nel comparto delle navi ad elevata tecnologia.

Passiamo ora, come di consueto, a darVi conto delle vicende che hanno caratterizzato quest'anno i comparti in cui operano le Aziende associate.

 

L'evoluzione del mercato

Il mercato della costruzione navale mercantile sta vivendo un periodo di vero e proprio boom, sia nei volumi di produzione che negli ordini.

Nello scorso anno sono state consegnate nel mondo oltre 1.600 unità per 24,7 milioni di tonnellate di stazza lorda compensata (in appresso tslc), di cui il 77% ad opera, insieme, dei cantieri coreani (34%), giapponesi (32%) e cinesi (11%).

(*) CESA = UE allargata
più Norvegia, Croazia e Romania
Con il 16%, circa, i costruttori dei paesi europei membri del CESA ' Community of European Shipyards' Association (*) sono stati in grado di aumentare la quota di partecipazione al mercato mondiale, in termini di tonnellaggio consegnato, e di mantenere la prima posizione quanto al valore della produzione (10.3 miliardi di Euro a fronte dei 9.7 della Corea), chiara espressione di una superiorità nelle unità più complesse.

La domanda di navi mercantili è salita a 48 milioni di tslc (+7% rispetto al pur eccellente livello del 2003). Il nuovo record è stato possibile grazie alla ancora elevata richiesta di navi a tecnologia standard e alla forte progressione (+61%) di quella di unità high-tech.

E l'ondata di ordini sta continuando, sebbene su livelli più contenuti (11.3 milioni di tslc nei primi quattro mesi del 2005).

Di tutta evidenza è la ripresa degli ordinativi ai cantieri europei, alla quale ha indubbiamente concorso anche la saturazione per almeno un triennio della capacità produttiva del Far East, grazie ad un portafoglio ordini pari, a fine 2004, a quasi l'80% del totale mondiale (90 milioni di tslc). La Corea è giunta a detenerne oltre un terzo, a riprova di quanto poco sia valso il ricorso della Ue al WTO, l'Organizzazione Mondiale per il Commercio, contro le pratiche sleali dei costruttori di quel paese. L'esito di questo ricorso è stato ancora una volta la dimostrazione di quanto la "prova provata" di sottovalutazioni sconfinanti nel dumping sia impresa pressoché impossibile. Di illegittimo è stato accertato solo l'aiuto all'export, che dovrebbe quindi essere abolito a breve.

Anche nel 2004 il grosso della domanda (42%) è stato generato dall'armamento europeo, per il quale lavorano 6 cantieri su 10 sia in Corea che in Cina. Ai costruttori Europei è stato riservato un modesto 15%, che ne fa pur sempre il cliente di riferimento.

I prezzi in dollari sono cresciuti in maniera significativa per la prima volta da un quindicennio, ma questa crescita è stata in parte controbilanciata dall'aumento del costo dei principali materiali e dal deprezzamento della valuta USA, in particolare nei confronti dell'Euro, ma anche di Won e Yen, benché in misura inferiore. Sulle cantieristiche orientali detti aumenti pesano soprattutto sulle commesse acquisite nel 2002-2003 a prezzi notevolmente più bassi, con negative ripercussioni sui bilanci. Di qui il tentativo di alcuni cantieri coreani e cinesi, peraltro coronato da scarso successo, di introdurre nei contratti per consegne oltre il 2007 clausole volte a traslare sulla clientela eventuali nuove escalation valutarie e dei prezzi dell'acciaio.

Non a caso il tema della redditività è stato il motivo conduttore del meeting annuale della cantieristica mondiale, che va sotto il nome di JECKU e che si è tenuto l'Ottobre scorso a Maastricht. In questa riunione, i responsabili delle maggiori aziende e associazioni cantieristiche di Giappone, Europa, Cina, Corea e USA hanno lamentato la ricaduta economica del tutto inadeguata di commesse passate ai cantieri in una fase quanto mai positiva per gli armatori.

Nelle previsioni circa la domanda futura gli interrogativi vertono proprio sul ciclo dei noli, i boom non potendo durare indefinitamente, anche se il fenomeno della globalizzazione sta aprendo all'economia marittima ulteriori opportunità, grazie allo sviluppo di nuovi mercati (oltre alla Cina, l'est europeo, l'India, ecc.).

Secondo taluni esperti, dal 2008 la competizione sul mercato globale verterà più che mai sui prezzi; e dubbi si nutrono, ma l'Europa continuerà a battersi, sulla introduzione di un meccanismo internazionale contro l'injurious-pricing, stante l'opposizione di Corea e Cina in sede OCSE.

Quanto all'offerta, sul medio-lungo termine gravano in particolare gli investimenti della cantieristica cinese (programmati per farne il primo produttore al mondo in un decennio), cui dovrebbero contrapporsi in una qualche misura sia una rivalutazione dello Yuan (fortissime stanno divenendo al riguardo le pressioni degli USA e dell'Europa), sia la progressiva attenuazione di quei dumping ' quali il sociale e l'ambientale ' che oggi non possono essere oggetto di aperto contenzioso, ma solo di aspettative per una loro progressiva attenuazione.

Recentemente, ad esempio, Pechino ha accolto alcune convenzioni internazionali sulle condizioni di lavoro. Proprio su queste tematiche verterà il dibattito in sede JECKU nella prossima riunione che si terrà in Cina ad ottobre.

 

La politica dell'Unione Europea

Specie nel confronto con i colossi asiatici, e a livello sia di settore che di impresa, l'industria cantieristica europea si presenta ancora decisamente frammentata: conseguenza di tanti processi nazionali di ristrutturazione, spesso sollecitati da Bruxelles con il prioritario intento di eliminare le capacità produttive non competitive. Ciò nonostante, la cantieristica europea ha saputo mantenere la sua indiscussa supremazia tecnologica, in virtù anche di un indotto senza confronti per qualificazione e valore delle forniture. La navalmeccanica italiana può essere portata ad emblema di questa evoluzione.

Mancava comunque all'Europa una visione d'insieme del settore; una politica industriale nuova e fortemente propositiva che esaltasse le specializzazioni ma anche ne sfruttasse le sinergie, per non soccombere ' anche per il venir meno nel 2000 del tradizionale e generalizzato sostegno alla produzione - ad una concorrenza, quella asiatica, in lotta al suo interno per il consolidamento di posizioni dominanti a livello mondiale.

Rivendichiamo all'industria il merito di aver invocato con forza ed elaborato con unità di intenti un piano strategico in questo senso ' significativamente denominato LeaderSHIP 2015 ' dando nel contempo atto alla Commissione della Ue, cosciente dell'importanza del settore per l'economia e la difesa del continente, di averlo recepito e definito, poi, in tempi brevi e in stretta collaborazione con l'industria.

Tra le azioni del workplan subito avviate sono da ricordare:

  • l'introduzione del TDM, il Meccanismo Temporaneo di Difesa (contributo del 6%, sia pure solo per navi chimichiere, portacontainers, product e metaniere) esteso ai due anni in cui è stato pendente al WTO il ricorso contro la Corea (meccanismo scaduto quindi al 30 marzo scorso);
  • l'aumento dal 10 al 20%, dal gennaio 2004, dell'aiuto all'innovazione e miglioramento degli aspetti applicativi dell'incentivo; anche la recente presentazione della Waterborne Technology Platform consentirà di fornire una significativa partecipazione del settore marittimo al Settimo Programma Quadro per la ricerca;
  • la presentazione prossima di uno schema comune di finanziamento e garanzia, molto atteso da cantieri e armatori per agevolare l'investimento in navi in ambito comunitario.

In stato avanzato di elaborazione sono le azioni riguardanti i temi: "Navi più sicure ed ecologiche", "Approccio europeo ai fabbisogni della difesa", "Protezione della Proprietà intellettuale", "Accesso ad una forza lavoro qualificata", "Razionalizzazione della struttura industriale".

Va recuperata in misura maggiore, anzitutto, la clientela europea, anch'essa in fase di profonde trasformazioni tecnico-organizzative che, per altro verso, stanno ponendo nuove sfide al sistema della portualità europea.

L'allargamento dell'Unione viene a porre peraltro nuovi problemi di armonizzazione, per l'ingresso già avvenuto o prossimo di paesi cantieristici decisamente concorrenziali, grazie al basso costo del fattore lavoro ma anche a politiche di sostegno pubblico. Basti citare la Polonia e la Croazia, con il loro ragguardevole orderbook (rispettivamente 2,3 e 1,6 milioni di tslc) specie nel comparto delle navi da trasporto standard.

Per contro, l'entità dei vuoti di lavoro testimonia le difficoltà in cui si dibattono le cantieristiche di Spagna e Francia, ancora nelle prime posizioni pochi anni or sono. Ecco allora che il balzo degli ordinativi nel 2004 va visto, non tanto come indice di un recupero generalizzato, ma come risposta al mercato di chi ha potuto offrire, ad armatori alla ricerca di slot per navi standard, i vantaggi di un costo relativamente basso del fattore lavoro, oppure di chi è riuscito a specializzarsi in segmenti di domanda (ad esempio la Germania nelle portacontainers medie e piccole) o in nicchie particolarmente qualificate (come l'Italia nelle navi passeggeri), smarcandosi, per così dire, dai produttori del Far East.

Crediamo che per i cantieri dell'Europa occidentale la scelta della specializzazione, che punta anzitutto all'innovazione di processo e di prodotto, sia una via che, al volgere della congiuntura, non avrà alternative. D'altra parte, il tema della "Razionalizzazione della struttura industriale" viene inteso da Bruxelles non solo nell'ottica di una maggiore efficienza ma anche come predisposizione di strumenti volti ad agevolare la chiusura delle strutture non più competitive.

La cooperazione tra cantieri e tra cantieri e fornitori è certamente un elemento decisivo del processo di efficientamento del settore; al riguardo calza l'esempio del progetto InterSHIP. Supportato dalla Ue e sviluppato da Euroyards (consorzio di 7 grandi aziende, tra cui Fincantieri), il progetto punta a migliorare e a integrare strumenti e metodologie di progettazione e costruzione di navi complesse. Buona parte del lavoro viene svolto da imprese con caratteristiche di piccola-media dimensione "fornitrici di tecnologia".

 

La cantieristica italiana

Costruzioni mercantili

Non è senza una punta di orgoglio che, nel variegato e difficile quadro della cantieristica europea e purtroppo in quello della declinante industria manifatturiera italiana, ci troviamo a descriverVi l'andamento della nostra navalmeccanica nel 2004 e in questi primi mesi del 2005. Un periodo in cui la parte cosiddetta maggiore ' identificabile sostanzialmente nella Fincantieri - ha consolidato la sua posizione competitiva sul mercato mondiale mentre la sezione "medio-minore", grazie alle commesse di recente acquisizione, ha visto alcune sue aziende cominciare a uscire dalle secche dei vuoti di attività, condizione necessaria per muoversi verso posizioni strategiche più rispondenti all'evoluzione del mercato.

Nel 2004 sono state completate 27 navi per complessive 635.000 tslc e per un valore di 2,2 miliardi di Euro. I nuovi ordini hanno riguardato 32 unità per ben 1.285.000 t. (il doppio quindi del consegnato) per un valore di quasi 4 miliardi di Euro. Del tonnellaggio acquisito, 133.000 t. sono andate ai cantieri dell'Associata ANCANAP: un dato incoraggiante rispetto al quadro negativo del 2003 anche in considerazione del passaggio di alcuni centri alla nautica da diporto.

Il portafoglio ordini aggiornato a fine marzo scorso ha superato i 2 milioni di t., per un valore di oltre 6,1 miliardi, di cui 4,6 per l'estero. Sono dati che in valuta pongono la cantieristica italiana a poca distanza dalla ben più vasta industria tedesca.

Navi da crociera e traghetti continuano a rappresentare oltre il 90% dell'orderbook. Ci sia consentito di parlare qui del mercato delle navi passeggeri dal momento che, al mondo, delle 21 grandi navi da crociera attualmente in portafoglio ben 10 sono appannaggio della cantieristica italiana, così come lo sono 17 dei 26 ferry di lunghezza superiore ai 150 metri.

Una leadership incontestabile dunque, frutto di una felice combinazione cantiere-fornitore; di investimenti in ricerca e innovazione; di soluzioni tecnologiche "duali" consentite dallo scambio di esperienze con il comparto delle costruzioni militari; di attenzione al cliente, con il quale trovare una sempre più stretta concordanza di interessi.

Il potenziale di crescita del cruising - in realtà molto più vicino al mercato delle vacanze piuttosto che a quello del trasporto marittimo - viene considerato dagli analisti decisamente positivo (dai 13,4 milioni di croceristi del 2004 si dovrebbe salire a 16,6 nel 2010), rafforzando così la propensione dei maggiori operatori ad arricchire le loro flotte.

Al momento, con il Nord America che resta di gran lunga il mercato delle crociere più ampio, l'area europea, specie la mediterranea, è quella più promettente, seguita dal Far East.

Anche il comparto dei ferry di grandi dimensioni sta registrando una notevole vivacità. Gli ordinativi provengono in prevalenza da armatori europei, anche in conseguenza di norme più severe nei riguardi di una flotta dall'elevata età media.

Cresce e si rinnova, in particolare, la flotta italiana per il cabotaggio - entrato ormai concretamente con le "Autostrade del Mare" nei piani del Governo e della Ue - con benefici importanti per l'attività dei nostri cantieri, specie di quelli centro-meridionali.

Alla committenza, del settore pubblico come di quello privato, rivolgiamo pertanto il più vivo ringraziamento.

Vorremmo poter fare altrettanto con Governo e Parlamento. Ma con amarezza abbiamo dovuto prendere atto, e per il terzo anno consecutivo, che anche l'ultima Legge Finanziaria non ha provveduto al rifinanziamento delle leggi nn. 522/1999 e 88/2001 che, in attuazione di Direttive comunitarie, prevedevano contributi alla produzione (per navi acquisite entro il 2000) e agli investimenti impiantistici. Al riguardo i cantieri hanno maturato consistenti diritti, la cui entità va pienamente salvaguardata, pena la messa in forse della sopravvivenza stessa di un certo numero di cantieri medio-piccoli. Ciò vale anche per le imprese armatoriali che, contando sui benefici della legge 88, hanno ordinato navi moderne e affidabili: la volontà di continuare a far costruire in Italia - è la loro denuncia - potrebbe uscirne frustrata.

Abbiamo inoltre reclamato, fin qui inutilmente:

  • l'attuazione della "Disciplina degli aiuti di Stato alla costruzione navale", emanata dall'Ue nel dicembre 2003, in particolare per ciò che concerne gli aiuti all'innovazione e allo sviluppo (Germania, Francia e Spagna hanno visto già da tempo approvati dalla Ue i loro schemi applicativi);
  • il finanziamento dei programmi di ricerca in corso di esecuzione da parte del CETENA e dell'INSEAN.

Dal Ministro Lunardi, che ringraziamo per la sua presenza tra noi, vorremmo finalmente avere l'assicurazione di un prossimo intervento legislativo (andate deluse le nostre aspettative nel recente decreto sulla competitività) per la sistemazione del "pregresso". Per il futuro, caduta ogni ipotesi di aiuto alla produzione e in considerazione della tendenza della legislazione italiana verso il superamento del sostegno a fondo perduto, continueremo a batterci, di comune accordo con Confitarma, per soluzioni alternative, in primis l'adozione di misure di natura fiscale, già sperimentate in Europa, che assicurino agli armatori la convenienza all'investimento in navi.

Al Ministro, al Capo del Dipartimento Marittimo, Dr. Di Virgilio, al Dr. Provinciali, che ha ereditato le funzioni del Dr. Caliendo - cui dobbiamo gratitudine per l'ottimo lavoro svolto in tanti anni - rinnoviamo l'assicurazione che nell'ASSONAVE troveranno sempre franca collaborazione e ragioni di positivi impegni.

In chiusa di questo paragrafo, riserviamo un cenno ad una delle attività di ASSONAVE che va sempre più prendendo corpo. Ci riferiamo alla convinta partecipazione alle iniziative della Federazione del Mare, tra cui spiccano i Rapporti affidati al Censis sull'economia del mare e per ultimo al Rina sulla valutazione dell'impatto ambientale delle attività marittime. Una Federmare che sta rapidamente assumendo i connotati di "cluster" di queste attività, considerate quindi in una logica unitaria di "gruppo", e non solo sotto l'aspetto economico. La necessità di un approccio integrato ai problemi del mare si sta facendo strada, d'altra parte, anche a Bruxelles, dove è in preparazione un Libro Verde che riguarderà tutto il "Maritime Cluster" dell'Unione.

Costruzioni militari

Il 2004 e' stato un anno particolarmente impegnativo per la cantieristica italiana del comparto militare. Alla presenza del Capo dello Stato è stata varata la portaerei "Cavour", destinata a diventare l'ammiraglia della flotta della Marina Italiana. E' arrivata ad una fase avanzata la costruzione sia delle due fregate della classe "Orizzonte", sia dei due sommergibili U212A, frutto, rispettivamente, di progetti multinazionali con le Marine - e le industrie - di Francia e Germania. A ottobre è stato siglato il Memorandum di intesa tra il Governo francese e quello italiano (che solo di recente ha potuto avviare a soluzione il problema di una prima tranche della copertura finanziaria) per la realizzazione di una nuova generazione di 27 fregate multi-missione, 10 delle quali per la nostra Marina, in sostituzione via via dal 2010 delle classi "Lupo" e "Maestrale".

Si tratta, per tutte le unità citate, di produzioni dall'elevata qualificazione tecnologica ed operativa, costituendo il nucleo centrale del programma di rinnovamento della flotta italiana, concepito, pur nelle ristrettezze del bilancio, in funzione dei compiti di sorveglianza delle coste ma anche di prolungate missioni in teatri operativi lontani.

Le collaborazioni internazionali stanno generando significative economie di scala nella progettazione e nelle forniture di componenti che, giova sottolineare, sono realizzati in massima parte dalle nostre Aziende aderenti, che vedono così crescere anche il loro standing internazionale. E' anche a loro nome che esprimiamo la più alta considerazione allo Stato Maggiore della Marina. Parimenti, ci è gradito rivolgere il benvenuto e l'augurio di buon lavoro all'Amm. Dassatti e un caloroso saluto di congedo all'Amm. Sicurezza, sotto il cui comando si è sviluppato l'impegnativo programma di potenziamento, in uomini e mezzi, della Guardia Costiera.

Il 2004 ha visto anche il riaffacciarsi della nostra industria sui mercati all'esportazione, con le commesse acquisite per Malta (un pattugliatore del tipo in dotazione alla Guardia Costiera), per la Marina Indiana (partecipazione alla costruzione di una portaerei) e per la US Navy (fornitura di componentistica e progettazione per un prototipo della Littoral Combat Ship nella versione monoscafo, realizzata dalla Lockheed-Martin); il tutto a riprova di quanto sia importante per l'export disporre di prodotti già realizzati o in costruzione. Anche la cessione di navi dismesse dalla Marina italiana sta assicurando all'industria nazionale ulteriori occasioni di lavoro per l'ammodernamento delle stesse.

Quanto al futuro del settore, ci sembra che l'evoluzione a livello politico e industriale sia, in una prospettiva breve, nel senso dello sviluppo in chiave cooperativa dei principali programmi, piuttosto che verso concentrazioni tra industrie di diversi paesi, almeno fintanto che non prenderà corpo l'Europa della difesa, con una politica comune del procurement, cioè dei fabbisogni in equipaggiamenti: un obbiettivo programmatico che è stato assegnato alla nuova Agenzia Europea per la Difesa e che anche LeaderSHIP 2015 ha incluso tra i temi più impegnativi da trattare.

La riparazione e trasformazione navale

La penuria di stiva, che è alla base dell'altissima congiuntura nelle rate di nolo, ha spinto gli armatori anche nel 2004 a ridurre al massimo la sosta delle navi nei cantieri di riparazione, o a differirla quando non impellente.

In questi mesi del 2005 gli ordini stanno però aumentando, anche nei nostri centri, con un impatto sui prezzi peraltro assai modesto a causa dell'accesa concorrenza portata in primo luogo dai paesi dell'Est europeo (Bulgaria, Romania, Turchia). Gli interventi di maggiore interesse hanno riguardato navi da crociera e traghetti, a conferma delle tante ricadute dello sviluppo del traffico passeggeri nei porti italiani.

Su questa attività, che ha caratteristiche più di servizio che di industria manifatturiera, si stanno appuntando le attenzioni della Ue e dell'IMO. La prima ha varato, nell'ambito del 6' Programma Quadro, un primo progetto, che finanzierà per il 50%, volto ad aumentare l'applicazione nei cantieri delle più avanzate pratiche e tecnologie al fine di accrescere la produttività e il rispetto per l'ambiente. All'International Maritime Organization, alla discussione sui nuovi standard costruttivi potrebbe presto aggiungersi quella sui nuovi standard nella manutenzione delle navi durante tutto il loro effettivo ciclo di vita; dobbiamo tuttavia confidare che al termine dei lavori non vengano addossati a cantieri e armatori fardelli eccessivi.

Quello dell'assistenza che va ben oltre il convenzionale periodo post-vendita è comunque un argomento ' come si è detto parlando dell'importanza dell'attenzione al cliente ' che sta offrendo interessanti opportunità di crescita.

 

* * * * *

 

Signori Associati, Signori Aderenti,

Una parte del mondo, quella più popolata, è divenuta, grazie alla globalizzazione, protagonista di uno sviluppo senza precedenti.

L'interscambio generato dalla Cina, ma presto potrebbe seguire quello di altri paesi emergenti, ha messo sotto pressione tutta la filiera delle attività marittime - armamento, cantieristica, portualità - la cui importanza non era stata mai così in evidenza.

L'industria navalmeccanica europea si è attardata troppo in non pochi comparti nell'avviare quelle trasformazioni che proprio la globalizzazione dei mercati impone. Ma è l'Eurolandia tutta a segnare il passo, differendo di fatto l'ambizioso obbiettivo dell'Agenda di Lisbona del 2000: divenire per il 2010 l'economia più competitiva e dinamica, basata sugli investimenti nelle nuove tecnologie.

Con LeaderSHIP 2015 - che ha trovato il consenso anche della nuova Commissione - sono state poste le premesse per il rilancio del nostro settore, privilegiando i segmenti produttivi ad esso più congeniali. Tutti debbono comunque essere convinti - lo dicemmo già lo scorso anno nell'illustrarVi il progetto - che lo sforzo maggiore non potrà che essere delle imprese, unite in sistema con il loro indotto. Quando la competizione tornerà a concentrarsi sui prezzi, il costo dei prodotti sarà più che mai il vero fattore critico.

Nel nostro Paese dobbiamo poter contare anche su di un'altra condizione: la certezza che il Governo assolva agli impegni che gli derivano dalla nuova politica, oltre ad onorare quelli pregressi.

L'industria cantieristica italiana ha saputo in questi anni contribuire come poche altre alla diffusione del "made in Italy". La sua posizione competitiva in nicchie di mercato particolarmente qualificate va tuttavia tenacemente difesa da una concorrenza asiatica che anno dopo anno sale verso l'alto della gamma.

Crediamo sia interesse del Paese assicurare le condizioni perché questa industria - alla quale vogliamo qui accomunare quella per la nautica da diporto - possa continuare a sviluppare le sue potenzialità.

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Accordo tra Adif e il gruppo Exolum
Luka Koper ha ordinato a Konecranes quattro nuove gru a portale su gomma
Koper
Saranno i primi mezzi alimentati esclusivamente con energia elettrica dello scalo sloveno
In arrivo al porto di Genova la nave per il bunkeraggio di GNL e bio-GNL
Genova
Potrà fornire servizi sia “ship-to-ship” che “ship-to-truck”
Lo scorso anno il traffico delle merci nei porti russi è diminuito del -2,3%
San Pietroburgo
Il maggior volume di carichi, quello in esportazione, è calato del -1,9%
Höegh Autoliners si assicura due contratti pluriennali per il trasporto di auto
Oslo
Accordi con due case automobilistiche con cui collabora da anni
Nel 2024 a Malta è stato registrato un traffico crocieristico record
Floriana
Approdi di 357 navi per un totale di oltre 940mila passeggeri
Cavotec fornirà sistemi e tecnologie di elettrificazione per i porti italiani
Lugano
Acquisiti tre ordini del valore complessivo di sette milioni di euro
Lo scorso anno gli attacchi dei pirati alle navi sono diminuiti del -3%
Londra
Nell'ultimo trimestre è stato registrato un aumento del +76%
COSCO Shipping Ports segna nuovi record di traffico annuale e trimestrale dei container
Hong Kong
Nell'intero 2024 sono stati movimentati 111,9 milioni di teu (+5,7%)
Alberto Maestrini (VARD) è stato eletto presidente della SEA Europe
Bruxelles
L'associazione rappresenta la cantieristica navale europea
Consegnate le aree del Molo Brin ad Olbia alla Quay Royal
In programma la realizzazione di una marina per mega yacht
Nel 2024 il porto di Singapore ha stabilito nuovi record dei container e delle rinfuse non petrolifere
Singapore
Lo scalo asiatico ha movimentato complessivamente 622,7 milioni di tonnellate di merci (+5,2%)
L'Italian Maritime Academy Technologies si è dotata di una nuova sede tecnica
Castel Volturno
Include un ponte di comando da 37 metri e 100 tonnellate di peso con ambienti operativi in scala 1:1
Sequestrato nel porto di Gioia Tauro un ingente carico di 110 chilogrammi di cocaina
Reggio Calabria
Immessa sul mercato, avrebbe potuto fruttare alle organizzazioni criminali 20 milioni di euro
Unifeeder ha triplicato la propria quota di mercato dei servizi containerizzati intra-mediterranei
Dubai
Fincantieri completa l'acquisizione del business subacqueo UAS di Leonardo
Trieste
Pagati oggi i 287 milioni di euro della componente fissa del prezzo di acquisto
Wallenius Wilhelmsen gestirà il terminal ro-ro del porto di Goteborg
Oslo/Goteborg
Contratto di concessione della durata di 12 anni
L'associazione degli armatori bulgari ha aderito alla European Community Shipowners' Associations
Bruxelles
BSA è il ventiduesimo membro dell'associazione armatoriale europea
Sospeso lo sciopero del personale dell'AdSP del Mar Tirreno Centrale
Napoli
Positivo l'esito dell'incontro fra i sindacati e il segretario generale dell'ente portuale
Mercitalia Rail inizia il trasporto ferroviario da Reggio Calabria di convogli per la Metro di Milano
Reggio Calabria
Hanno una lunghezza di circa 106 metri e un peso di oltre 180 tonnellate
PSA Venice - Vecon ottiene la certificazione di parità di genere
Genova
È il primo container terminal italiano ad ottenere l'attestazione
È deceduta Maria Teresa Di Matteo, capo del Dipartimento per i Trasporti e la Navigazione
Roma/Gioia Tauro
Mattioli: è stata un importante punto di riferimento per tutto il cluster marittimo italiano
Logistica green, l'AdSP del Tirreno Settentrionale proroga la scadenza del bando
Livorno
Attribuisce sovvenzioni a fondo perduto fino ad un importo massimo di 300.000 euro
Medcenter Container Terminal ha ordinato 20 nuove struddle carrier ibride alla Kalmar
Helsinki
Verranno prese in consegna entro il primo trimestre del 2026
Avviato il servizio intermodale che collega il terminal italiano di Melzo con quello olandese di Moerdijk
Melzo
Operate tre circolazioni settimanali che saliranno a quattro da aprile
COSCO prevede di chiudere il 2024 con una crescita del +95% dell'utile netto
Shanghai
Atteso un EBIT di 69,9 miliardi di yuan (+90,7%)
La catanese F.lli Di Martino ha acquisito 160 nuove unità di carico prodotte dalla piemontese SICOM
Cherasco
Quest'anno l'azienda di Cherasco celebra i 50 anni dalla fondazione
PROSSIME PARTENZE
Visual Sailing List
Porto di partenza
Porto di destinazione:
- per ordine alfabetico
- per nazione
- per zona geografica
Uiltrasporti Campania accusa i vertici dell'AdSP del Tirreno Centrale di aver assunto un atteggiamento provocatorio e di chiusura totale
Napoli
Tentativo - denuncia il sindacato - di sminuire le reali ragioni dello sciopero
Medlog sigla un accordo di partenariato per realizzare un porto secco e un'area logistica in Egitto
Il Cairo
L'area interessata è di circa 102 ettari
Nell'ultimo trimestre del 2024 i ricavi della OOCL sono cresciuti del +55,0%
Hong Kong
I container trasportati dalla flotta sono aumentati del +6,1%
Filt Cgil esorta a buttare nel cestino la proposta sul lavoro portuale dell'Autorità Antitrust
Roma
D'Alessio: l'AGCM non ha minimamente analizzato i reali pericoli per l'integrità del principio della concorrenza
Forte crescita del fatturato annuale delle compagnie Evergreen, Yang Ming e WHL
Taipei/Keelung
Accentuato anche l'aumento dei ricavi nel solo quarto trimestre del 2024
A breve l'avvio dei lavori di riconversione industriale del sito “ex Yard Belleli” nel porto di Taranto
Taranto
L'intervento ha un valore di 135,3 milioni di euro
Quella del Tirreno Settentrionale è la prima AdSP a dotarsi del Piano Strategico Antiviolenza
Livorno
L'obiettivo è di prevenire fenomeni discriminatori e violenti all'interno dell'ente
La greca Navarino ha acquisito l'olandese Castor Marine
Londra
Entrambe le aziende sviluppano soluzioni di information technology e di comunicazione per il settore marittimo
Il 21 gennaio a Roma si terrà l'assemblea annuale di Federlogistica
Roma
Il tema è: “Le logistiche intelligenti. Se l'intelligenza artificiale irrompe nel mondo della logistica”
Missione commerciale in Vietnam di Spediporto, AdSP e Comune di Genova
Genova
Incontri in programma a Ho Chi Minh City e Danang
Nel 2024 Interporto Padova ha registrato un traffico intermodale record di quasi 412mila teu (+6,5%)
Padova
Il comandante Emanuele Bergamini è il nuovo presidente di USCLAC
Genova
Gianni Badino è stato eletto presidente del sindacato unitario USCLAC-UNCDiM-SMACD
Gara per lo sviluppo di attività crocieristiche nei porti greci di Katakolon, Patrasso e Kavala
Atene
Previsto il rilascio di concessioni della durata minima di 30 anni
Al via l'intervento di elettrificazione di quattro ormeggi nei porti di Bari e Brindisi
Bari
Appalto del valore di oltre 28 milioni di euro
Circle si è aggiudicata il bando per i servizi di digitalizzazione dell'AdSP dell'Adriatico Orientale
Milano
Archiviata la posizione di Roberto Spinelli nell'inchiesta per corruzione in Liguria
Genova
Provvedimento del giudice per le indagini preliminari
Avviati nel porto di Pozzallo i lavori per la costruzione dei nuovi uffici dell'AdSP della Sicilia Orientale
Pozzallo
Porre il porto di Imperia Oneglia sotto la gestione dell'AdSP del Mar Ligure Occidentale
Imperia
Lo chiedono l'Impresa Portuale “L. Maresca” e la Compagnia Lavoratori Portuali Lodovico Maresca
Interporto Padova alla ricerca di un eventuale partner per partecipare all'attività terminalistica
Padova
L'indagine di mercato si concluderà il 31 gennaio
PORTI
Porti italiani:
Ancona Genova Ravenna
Augusta Gioia Tauro Salerno
Bari La Spezia Savona
Brindisi Livorno Taranto
Cagliari Napoli Trapani
Carrara Palermo Trieste
Civitavecchia Piombino Venezia
Interporti italiani: elenco Porti del mondo: mappa
BANCA DATI
ArmatoriRiparatori e costruttori navali
SpedizionieriProvveditori e appaltatori navali
Agenzie marittimeAutotrasportatori
MEETINGS
Il 21 gennaio a Roma si terrà l'assemblea annuale di Federlogistica
Roma
Il tema è: “Le logistiche intelligenti. Se l'intelligenza artificiale irrompe nel mondo della logistica”
Giovedì a Venezia un convegno sulle implicazioni per porti e trasporti marittimi delle crisi geopolitiche
Venezia
È organizzato dall'Università Ca' Foscari e dall'AdSP dell'Adriatico Settentrionale
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RASSEGNA STAMPA
Iran signs over $1.8b investment contracts with private sector for ports development
(Tehran Times)
North Korean tankers transport over one million barrels of oil from Russia
(NK News)
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FORUM dello Shipping
e della Logistica
Relazione del presidente Nicola Zaccheo
Roma, 18 settembre 2024
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Costituita a Verona la nuova società di logistica GTS Horizon
Bari
È stata fondata dal gruppo GTS e da Simone Gatto De Chirico (De Chirico Srl)
Nel terzo trimestre le merci trasportate sulle linee ferroviarie austriache sono aumentate del +1,8%
Vienna
Nei primi nove mesi del 2024 l'incremento è stato del +1,7%
Uiltrasporti, bene il reverse change dell'Iva nella legge di bilancio
Roma
Verzari: ci auguriamo che questa misura venga in futuro resa strutturale
Circle acquisisce le business unit Infomobilità e Telematica di Telepass Innova
Milano
Il valore dell'operazione è di 6,2 milioni di euro
Riavviata la gara per la costruzione del porto albanese di Porto Romano
Durazzo
La scadenza per la presentazione delle offerte è stata fissata per il 7 febbraio
Eukor si assicura il rinnovo di contratti per l'esportazione di auto da Corea e Cina
Lysaker
Il valore previsto degli accordi è di 4,2 miliardi di dollari
- Via Raffaele Paolucci 17r/19r - 16129 Genova - ITALIA
tel.: 010.2462122, fax: 010.2516768, e-mail
Partita iva: 03532950106
Registrazione Stampa 33/96 Tribunale di Genova
Direttore responsabile Bruno Bellio
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