Quotidiano indipendente di economia e politica dei trasporti
20:41 GMT+2
ACCORDO MAERSK - PSA CORPORATION PER IL DALIAN CONTAINER TERMINAL
La compagnia armatrice danese, grazie all'intesa raggiunta ieri, entra nel business cinese dei terminal contenitori
5 novembre 1997
La compagnia di navigazione danese Maersk e la Port of Singapore Authority Corporation (PSA) hanno raggiunto ieri un accordo per gestire congiuntamente il Dalian Container Terminal (DCT). L'intenzione delle due società è di farne uno dei più importanti scali hub della Cina.
L'ingresso nell'azionariato del DCT è stato motivato dal direttore esecutivo della Maersk per l'area asiatica, Knud Stubkjaer, con le forti prospettive di sviluppo dello scalo cinese. "Siamo certi delle potenzialità del DCT - ha detto - e crediamo che i partner coinvolti nel progetto possano facilitare la crescita del terminal e contribuiscano ad accrescerne l'importanza. L'obiettivo è infatti di farne il maggior porto hub della regione".
Riferendosi poi all'accordo di ieri, Stubkjaer ha sottolineato lo stretto rapporto collaborativo che si è stabilito tra i due partner. "Ci avvarremo del know-how raggiunto dalla Port Authority di Singapore sia nella gestione del proprio porto che nella realizzazione di container terminal in altre parti del mondo - ha infatti proseguito - e sono sicuro che Maersk e PSA avranno modo di consolidare ulteriormente la collaborazione e che il DCT sia solo il primo passo in questa direzione".
In base all'accordo la PSA cederà una quota della sua partecipazione nella società che gestisce il terminal alla Maersk. Ma non sono ancora stati precisati precisati i termini esatti dell'intesa.
Il Dalian Container Terminal è attualmente partecipato per il 49 per cento dalla Singapore Dalian Port Investment (SDPI) e per il 51 per cento dalla Port Of Dalian Authority (PDA).
SDPI è a sua volta una joint venture tra la PSA, che ne controllava prima dell'accordo di ieri il 70,6 per cento, e le società AIG Infrastructure Fund, JTC International Private Limited e Sembawang Maritime and Logistics, ciascuna con il 9,8 per cento.
L'intesa Cina - Singapore per questo porto ha comunque radici profonde.
Già nell'ottobre del 1994 il ministro singaporegno Lee Kuan Yew, nel corso di una sua visita a Dalian, aveva constatato la volontà degli amministratori dello scalo di allargare la gestione delle attività portuali ad investitori stranieri ed aveva verificato la disponibilità dei due governi in questa direzione.
Nell'agosto del 1995 era stata quindi raggiunta un'intesa di massima per l'ingresso dell'authority di Singapore nella gestione di attività terminalistiche nel porto. Intesa che era stata ufficializzata a Pechino il 28 marzo dell'anno seguente con un accordo per la realizzazione del progetto e per la costituzione della società terminalistica. Il via definitivo era stato dato il 2 luglio successivo.
Ora, con l'ingresso della Maersk, si consolidano le ambizioni del porto.
Lo scalo cinese ha grande valenza strategica. Costituisce infatti la porta d'accesso alle province interne della Cina nord occidentale, che includono Liaoning, Jilin, Heilongjiang e la Mongolia. Senza contare che il solo hinterland della città comprende una popolazione che oltrepassa i cento milioni di persone e che la Dalian's Economic and Technological Development Zone (ETDZ), costituita nel 1984, raggruppa 1.000 aziende estere e 6.000 cinesi.
Il porto di Dalian è ora al quarto posto nella classifica cinese degli scali container e nel 1996 il DCT ha movimentato 420.000 teu. I dati di traffico attuali attestano inoltre una crescita annua compresa tra il 20 e il 30 per cento.
Il Dalian Container Terminal ha iniziato ad operare a luglio del 1996 con tre banchine, 5 gru e 530 addetti. Sono successivamente iniziati i lavori per completare il progetto che prevede la realizzazione di due nuove banchine, con fondali di 14 metri, e l'installazione di altre dieci gru. Opere che permetteranno di ospitare contemporaneamente due navi madre e quattro unità feeder.
Il costo complessivo per la realizzazione del container terminal è stato preventivato in 4 miliardi di renminbi (circa 840 miliardi di lire), mentre l' investimento iniziale è stato di 1,35 miliardi di renminbi (oltre 280 miliardi di lire).
- Via Raffaele Paolucci 17r/19r - 16129 Genova - ITALIA
tel.: 010.2462122, fax: 010.2516768, e-mail
Partita iva: 03532950106
Registrazione Stampa 33/96 Tribunale di Genova
Direttore responsabile Bruno Bellio Vietata la riproduzione, anche parziale, senza l'esplicito consenso dell'editore