Logistica: la tecnica di trasferire un carico dal produttore al consumatore al costo più basso, nel minor tempo possibile e nelle migliori condizioni di sicurezza. Una tecnica che presuppone quindi l'impiego di tutti i mezzi di trasporto, la loro modularità e la conoscenza delle relative convenienze. Il suo valore sta essenzialmente nell'organizzazione e nell'interconnessione, anche telematica, di sistemi parziali. Alla sua applicazione presiedono dunque gruppi di lavoro specializzati, che oltre a possedere la capacità di assicurare il miglior impiego delle più appropriate risorse nel campo dei trasporti, devono essere continuamente aggiornati su un mercato in continua evoluzione. La logistica è destinata a diventare un'attività chiave per le nazioni industrializzate, nelle quali la capacità produttiva sarà tanto maggiore quanto più incisivamente sarà assistita dalla tecnica logistica. E il fenomeno diventerà sempre più pervasivo con la progressiva globalizzazione dei mercati.
Sulla situazione delle infrastrutture per la logistica rispetto alle necessità di mercato si è svolto oggi a Genova, a Palazzo San Giorgio sede dell'Autorità Portuale, il terzo convegno dell'Associazione Italiana di Logistica (Ailog). Tema del convegno è stato "Logistica e sistema paese: check-up delle infrastrutture per la competizione globale". Si sono succeduti alla ribalta numerosi relatori ed esperti del settore. Fra gli interventi segnaliamo quello di E. Borloni, amministratore delegato del Gruppo Merzario, che ha parlato della sua esperienza all'interno del grande gruppo spedizionieristico, specialmente nelle società filiali estere. L'Europa è in forte ritardo nel settore della logistica, e per non soccombere nella competizione mondiale dovrà metter mano ad una vera e propria rivoluzione invece che ad una evoluzione. Le imprese italiane sono in linea con quelle leader europee per quanto riguarda velocità e strategie di ristrutturazione e sviluppo per far fronte ai cambiamenti in atto, ma tra i vincoli di queste iniziative emergono soprattutto i costi addizionali a cui devono far fronte per compensare tasse e tassi d'interesse più alti e inefficienze di strutture e di servizi ancora soggetti a monopolio. Cominciano ad essere tante le società italiane che aggiustano i loro bilanci con i profitti delle società estere, ha detto Borloni, e questo è un pessimo segnale. I costi della logistica sono in Italia superiori del 16% a quelli che gravano sulle imprese americane e del 21% a quelli sopportati dai giapponesi. I rimedi? Innanzitutto, secondo l'oratore, un potere decisorio accentrato nel ministero dei Trasporti e un nuovo piano generale dei trasporti.
Giulio Aguiari, vicepresidente dell'Ailog e moderatore del convegno, ha sottolineato le situazioni di inaccettabile arretratezza che sono presenti nel sistema Italia: le ferrovie, tuttora strategicamente "in mezzo al guado", i venti anni che sono stati necessari per definire la "grande Malpensa" e l'interporto di Milano, l'irrisolta politica del cabotaggio, l'arretratezza di un'infrastruttura logistica quale l'Ente Poste, per ritardi tecnologici, organizzativi e procedurali, e l'indisponibilità di reti di telecomunicazione efficaci ed economiche.
Giorgio Mario Albera, presidente dell'Azienda Regionale per i Porti di Cremona e Mantova, ha segnalato l'avvenuto affidamento, proprio in questi giorni, da parte della sua Azienda, della gestione della movimentazione delle merci nel porto di Cremona, a tariffe controllate, a un'azienda privata, il Consorzio ISO Logistica di Milano. Le tariffe sono costruite affinché i servizi erogabili alle imprese sul porto di Cremona, terminale di partenza dell'idrovia, risultino integrabili con tariffe e servizi disponibili nel terminal Val da Rio a Chioggia. Quindi qualsiasi operatore può contare per la direttrice Cremona-Po-Chioggia una proposta integrata e globale di servizi con la quale potrà offrire 'pacchetti' di trasporto door-to-door da provenienza italiana a tutto il bacino del Mediterraneo e ai mari interni ex sovietici.
Dopo un panorama dei servizi marittimi e ferroviari italiani riconducibili a un'integrazione logistica, tracciato da Fabio Capocaccia, segretario generale dell'Autorità Portuale di Genova, che ha anche sottolineato le ottime opportunità dei porti e dei servizi italiani di trasporto di inserirsi proficuamente nella grande corrente di traffico marittimo orizzontale che collega Asia, Europa e America, Walter Lugli amministratore delegato della Contship Italia ha messo l'accento sul carattere spontaneo che ha accompagnato la nascita in Italia di servizi per la logistica. Una spontaneità che è andata a detrimento delle reali necessità del settore e che necessita di un riordinamento che non può venire che dal governo, un governo stabile che dopo tanti ministri dei Trasporti inefficienti, assenti o disattenti capisca ora l'immenso valore dei trasporti e della logistica per lo sviluppo economico del Paese.
Sebastiano Gattorno, presidente del Gruppo Serra, ha parlato delle esperienze e soprattutto dei programmi del suo Gruppo spedizionieristico, che mira a diventare un punto di riferimento quando si parla di logistica europea. Il Gruppo di cui Gattorno è presidente, e che tra breve farà capo alla nuova holding Serra Gattorno Finanziaria (SGF), chiederà entro l'estate la quotazione alle Borse di Milano e di Londra. |
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