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La corsa alle alleanze e alle fusioni che sta interessando l'intero mondo del trasporto prosegue con l'accordo tra American Airlines e US Airways, raggiunto dopo settimane di trattative tra le due grandi compagnie aeree americane.
"Questa alleanza è un buon accordo per i clienti di American e US Airways, perché le due reti di linee aeree sono complementari" ha detto Bob Crandall, presidente e amministratore dell'American Airlines, sottolineando che US Airways ha una forte presenza in tutti gli Stati orientali degli Stati Uniti, linee che si integrano perfettamente con il network aereo dell'American disteso sia in terra statunitense, che nei Caraibi, in America Latina, in Europa e in Giappone. Le due compagnie, che offriranno congiuntamente ai clienti programmi frequent flier e altre agevolazioni, hanno però in progetto un'unione più stretta dell'alleanza, basata sul code-sharing. American e US Airways si sono dichiarate convinte che quest'ultimo tipo di collaborazione possa portare vantaggi agli utenti, agli stessi dipendenti e agli azionisti. Ma questa fase sarà avviata successivamente "perché certi tipi di code-sharing sono soggetti a condizioni nei contratti di lavoro di entrambe le compagnie, e la questione sarà discussa in seguito tra ogni compagnia e i propri piloti". American e US Airways hanno comunque dichiarato che il code-sharing sarà introdotto a breve su determinati segmenti di mercato coperti dai vettori regionali delle due compagnie, American Eagle e US Airways Express.
La successione di alleanze nell'industria aerea statunitense, avviate dall'accordo di code-sharing sottoscritto a gennaio dalla Northwest Airlines e dalla Continental Airlines e proseguite l'altro ieri con l'ufficializzazione dell'intesa American Airlines e US Airways, sembra però dover registrare il fallimento in un'analoga iniziativa: proprio ieri la United Airlines e la Delta Air Lines hanno dichiarato che le loro trattative sono giunte a un vicolo cieco. Questa alleanza - che non sarebbe sfociata in una fusione - avrebbe riguardato sia l'attività di code-sharing che altre iniziative commerciali, ma le compagnie hanno confermato di aver sospeso i colloqui e di non saper dire se potranno essere ripresi in futuro.

B.B.
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