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La valutazione della maggiore o minore competitività dei porti e dei servizi offerti dagli operatori portuali si riduce spesso ad una comparazione dei costi che l'utente deve sopportare scegliendo uno scalo o un terminal piuttosto che un altro. Certo collegamenti, aree, qualità del servizio sono importanti, anzi fondamentali, ma quando queste caratteristiche sono analoghe in porti e terminal vicini - sostiene il gruppo Campostano - l'ago della bilancia diventa quello economico. E' con questa realtà che si scontra il gruppo, che gestisce a Savona il terminal Must per la movimentazione di acciai e rinfuse ferrose e il Savona Terminals per i traffici di prodotti forestali, merci varie e rinfuse solide non ferrose, mentre a Genova l'attività terminalistica è concentrata su i prodotti forestali al FO.RE.S.T Terminal di Ponte Somalia.
In questo autunno il porto di Savona affronta appuntamenti importanti: alcuni giorni fa il presidente dell'Autorità Portuale, Giuseppe Sciutto, ha presentato il Piano Operativo Triennale '98/2000 ed entro la fine dell'anno sarà completato il Piano Regolatore Portuale. Questi strumenti di programmazione dello sviluppo del porto sono oggetto di discussione tra istituzioni e imprese. Al di là della bontà delle scelte operate - sostiene Campostano - è però necessario valutare lo stato reale di competitività degli operatori del porto. I dati percentuali del traffico svolto nei propri terminal, -29,5 nel Savona Terminals e un valore ancora negativo, anche se più contenuto, nel Must, preoccupano il gruppo che ritiene di poter recuperare competitività soprattutto se sgravato da una parte dei costi portuali: in particolare i canoni portuali - afferma Campostano - sono il doppio di quelli praticati negli altri scali e i servizi della Compagnia portuale sono resi a prezzi più elevati del 30-40 per cento rispetto alle tariffe di mercato. Il gruppo Campostano ribadisce la bontà dell'azione dell'ente portuale in materia di programmazione economica, che ha portato a Savona finanziamenti e investimenti, ma ritiene che una riduzione dei costi possa garantire al porto un incremento del livello di competitività. |
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