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Si alleano i porti di Anversa, Gand, Terneuzen e Flessinga
L'obiettivo dell'intesa è di ottenere un maggiore potere contrattuale in campo politico
7 settembre 1999
L'unione fa la forza. Questo principio è alla base dell'alleanza tra due porti belgi e due olandesi, Anversa, Gand, Terneuzen e Flessinga (questi ultimi due gestiti dalla Zealand Seaports), che ritengono di difendere meglio i loro interessi concertando azioni comuni.
L'accordo, che non è diretto a fare concorrenza ad altri porti, non ha però come obiettivo l'integrazione di attività commerciali o specifiche sinergie portuali. I quattro porti infatti rimangono a tutti gli effetti concorrenti tra loro. Ma la loro alleanza è soprattutto diretta a partecipare in misura maggiore alle decisioni che vengono prese a livello politico. I quattro porti sulla Schelda si lamentano infatti che troppo sovente siano adottati provvedimenti importanti che li riguardano senza che i rappresentanti delle loro amministrazioni portuali vengano neppure consultati.
I quattro porti hanno quindi intenzione di intervenire nei confronti dei rispettivi governi per chiedere l'adozione dei provvedimenti che ritengono più urgenti, e cioè la linea ferroviaria "Rhin d'aciér", l'approfondimento della parte occidentale della Schelda e migliori collegamenti con le reti ferroviaria e autostradale. I porti sperano inoltre di poter gestire a lungo termine l'insieme di tutti i servizi fluviali sulla Schelda, e non soltanto quelli di pilotaggio e di sicurezza.
Inoltre l'accordo che lega i quattro scali prevede, nel settore dell'istruzione e della ricerca, un progetto di formazione multidisciplinare. Le istituzioni di formazione sono state invitate a realizzare studi sull'industria petrolchimica nella zona della Schelda e in genere sul mercato del lavoro nelle zone portuali.
L'accordo prevede, nel campo prettamente commerciale, che ogni porto cerchi di attrarre traffici secondo "le condizioni e le tariffe stabilite su principi macroeconomici che vigono normalmente nel mondo portuale". Che evitino, insomma, di fare del dumping.
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