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Nel corso di una cerimonia che si è svolta nei giorni scorsi ad Alessandria d'Egitto il presidente dell'Association du Souvenir de Ferdinand de Lesseps et du Canal de Suez ha donato alla nuova Biblioteca di Alessandria d'Egitto l'inventario dei documenti storici, politici e finanziari relativi alla costruzione del canale di Suez, che venne iniziata nel 1859 nonostante l'opposizione di interessi britannici. In seguito l'associazione invierà le riproduzioni di piani e studi che riguardano i particolari delle attività svolte nei dieci anni di lavoro impiegati per realizzare, sotto la direzione del vice console Ferdinand de Lesseps, il canale che collega il Mediterraneo al Mar Rosso.
Nei decenni seguenti francesi e britannici furono di fatto i padroni del canale, finché nel 1956 il presidente egiziano Gamal Abdel Nasser nazionalizzò la società che gestisce l'attività del canale.
Attualmente, dopo anni di grande attività, i transiti nel canale stanno calando a causa della crisi economica nel sud-est asiatico, della diminuzione dei prezzi del petrolio, della tendenza alla costruzione di navi cisterna giganti, che potranno transitare nel canale solo senza carico, e della concorrenza portata dagli oleodotti che fanno affluire il petrolio dal Medio Oriente al Mediterraneo.
Dovendo fronteggiare questa situazione la direzione del canale cerca innanzitutto di non perdere clienti ed ha adottato come prima misura il congelamento delle tariffe di pedaggio, ormai invariate dal 1994, anche per il 1999. La direzione tenta anche di richiamare traffico mantenendo in vigore il ribasso del 35 per cento sia per GNL che per GPL e per petroliere e portacontainer in servizio tra Europa, Australia e Nuova Zelanda e tra le Americhe e il Golfo Arabico. Tuttavia continua a calare il transito delle cisterne, mentre aumenta quello delle portacontainer, che ora costituiscono sia in numero che in termini di tonnellaggio di stazza netta un terzo dei transiti nel canale.
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