I relatori della tavola rotonda intitolata "Mercati e competitività del trasporto marittimo: un'analisi comparata", che si è svolta oggi a bordo della nave Fantastic del gruppo Grimaldi ed è stata promossa dal Gruppo Giovani Armatori della Confitarma, hanno tracciato una approfondita analisi dei mercati dello shipping, del trasporto e dell'industria marittima, con particolare riferimento alla situazione della flotta italiana. Al meeting, introdotto da Antonio d'Amico e moderato da Bruno Dardani, hanno partecipato Lorenzo Banchero (Banchero & Costa), Cesare d'Amico (d'Amico/Italia), Maurizio Maugeri (AGIP Petroli), Franco Pellicari (Costa Crociere), Gian Cristoforo Savasta (Premuda) e Alessandro Sisto (Cogema).
Banchero ha sottolineato il felice momento dell'armamento italiano, soprattutto in relazione al rinnovamento della flotta che negli ultimi dodici mesi ha beneficiato dell'ingresso di numerose nuove costruzioni. La quota più consistente di navi proviene dal Far East, i cui cantieri stanno vivendo un momento di eccezionale crescita. Secondo Banchero gli stabilimenti navali giapponesi godono in particolare della presenza di un armamento interno che negli scorsi mesi ha ordinato ai cantieri nazionali molte unità. Se i cantieri sudcoreani hanno ottenuto «una montagna di nuove costruzioni», la Cina si è invece affacciata da due anni al mercato cantieristico ma ha già acquisito importanti ordini. Da segnalare però - ha osservato Banchero - che «un cantiere cinese che costruisce 12 navi l'anno utilizza 11.000 persone, mentre un cantiere sudcoreano per la stessa produzione impiega 700 addetti».
L'analisi di Cesare d'Amico sul trasporto di linea si è incentrata su due concetti che ne hanno influenzato lo sviluppo: la globalizzazione dei mercati e le concentrazioni armatoriali. D'Amico ha ricordato gli svariati tentativi da parte di importanti armatori di ottenere a qualsiasi costo nuove quote di mercato, con operazioni condotte nella convinzione che in seguito «ci sarebbe stata una selezione, che invece non è poi avvenuta». Riferendosi alle concentrazioni, d'Amico ha affermato che questo fenomeno senz'altro proseguirà, ma non porterà alla costituzione di una sola decina di mega-carrier, come in passato era stato prospettato.
Maurizio Maugeri ha invece sottolineato il legame che unisce il mercato cisterniero con quello del greggio, e in particolare la relazione diretta tra livello dei noli e prezzo del greggio. Parlando del naufragio della petroliera Erika, verificatosi lo scorso 12 dicembre al largo delle coste francesi, Maugeri ha spiegato che tale incidente può fornire l'occasione per fare finalmente chiarezza nel settore. Ma il tema resta delicato e complesso: a fronte della possibilità di introdurre normative a livello europeo e internazionale utili a migliorare la sicurezza, si potranno anche creare fenomeni negativi come «l'individuazione di 'porti di convenienza'». Anche per Alessandro Sisto le conseguenze del naufragio dell'Erika sulla normativa e sul mercato marittimo possono essere valutate positivamente, giungendo ad una situazione in cui «finalmente la qualità è pagata».
Valutando l'andamento del settore delle bulk carrier Gian Cristoforo Savasta ha affermato che «le previsioni non sono molto ottimistiche, senza essere catastrofiche». Questa flotta conta oggi circa 1.000 navi, ma nei prossimi tre anni saranno introdotte altre 150 unità. Oltre a scontare l'aumento abnorme di naviglio, il comparto dovrà fare i conti anche con una domanda che - secondo Savasta - «ha ormai raggiunto il top».
Nel comparto crocieristico - ha detto invece Franco Pellicari - spesso «l'offerta crea la domanda». «Negli ultimi anni l'aumento del 7% annuo dell'offerta è stato coperto. Nei prossimi anni le previsioni indicano un incremento del 9,5%». Il settore ha però bisogno di contare su infrastrutture portuali adeguate: Pellicari ha infatti richiamato i porti italiani, e in particolare Genova, ad una maggiore sensibilità verso l'attività crocieristica. «A Genova - ha ricordato - abbiamo bisogno di strutture per movimentare 4.000-6.000 passeggeri la settimana», ma anche di un aeroporto legato alle esigenze del business crocieristico, come avviene a Miami.
Pellicari, direttore di Costa Crociere, ha inoltre confermato l'iscrizione nel registro internazionale italiano della Costa Atlantica, la nuova nave crociera che sarà presentata all'inizio della prossima estate. La bandiera italiana - ha aggiunto - sarà poi posta su tutte le navi della compagnia.
Nel corso del convegno è stato presentato il libro "The Italian shipping industry: the challenge ahead. From bareboat charter registration to the international Register" di Angela Stefania Bergantino, Ernesto Gregorio Valenti, Giuseppe Loffreda e Luca Sisto.
Bruno Bellio
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