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Approvate dal Comitato Portuale di Napoli la relazione sul piano regolatore portuale, la realizzazione di un accordo di programma per l'ampliamento della Nuova Darsena e lo spostamento della sede dell'authority portuale
Si tratta di scelte che - ha detto il presidente designato dell'ente portuale partenopeo, Francesco Nerli - incideranno per la vita dei prossimi 50 anni dello scalo
19 dicembre 2000
Nella riunione odierna il Comitato Portuale di Napoli ha assunto una serie di decisioni che - ha detto il presidente designato dell'ente portuale partenopeo, Francesco Nerli - «incideranno per la vita dei prossimi 50 anni dello scalo». Il Comitato ha infatti approvato la relazione del segretario generale dell'authority portuale sul nuovo piano regolatore del porto, ha dato mandato al presidente Nerli per definire in un accordo di programma l'ampliamento della Nuova Darsena di levante a monte con lo spostamento degli edifici Enel ed ex Cirio e per lo spostamento della sede di rappresentanza dell'Autorità Portuale nello storico edificio rosso dell'Immacolatella Vecchia.
Dopo l'intervento del segretario generale Wanda D'Alessio, il Comitato ha approvato all'unanimità la relazione sul nuovo piano regolatore portuale e la normativa di attuazione del progetto, decidendo di trasmettere gli atti al Comune per ottenere entro 60 giorni la necessaria intesa. Si tratta - ha ricordato Wanda D'Alessio - del primo piano regolatore dal 1958, il primo che in maniera unitaria prevede uno sviluppo territoriale, economico ed urbanistico dello scalo. «Non è un piano utopico - ha spiegato il segretario generale - ma concreto, e per questo nel corso del suo iter di approvazione potrebbe anche subire delle modificazioni, delle integrazioni. E' però un piano che si inserisce appieno nel piano regionale dei trasporti, in quello nazionale ed europeo dal momento che accoglie le indicazioni dell'Unione in merito alla necessità di sviluppare il cabotaggio e lo short sea shipping».
In particolare il nuovo piano prevede una zona di trasformazione monumentale e strategica per il settore crocieristico nell'area compresa tra il molo San Vincenzo e l'Immacolatella Vecchia, conferma la scelta di riorganizzare e ristrutturare il settore della cantieristica e ribadisce il potenziamento dell'area di levante con la realizzazione della Nuova Darsena, accogliendo lo strumento dell'accordo di programma come variante al piano regolatore per la costruzione in tempi più rapidi del nuovo terminal contenitori. Accordo di programma che - ha detto il presidente della Regione Campania, Antonio Bassolino - potrebbe essere concluso entro la fine di gennaio. Farà parte dell'accordo di programma anche la destinazione dello specchio acqueo di fronte all'ex Corradini ad area per il diportismo e per il rimessaggio delle barche, in modo però da non interferire con il traffico commerciale.
«L'esperienza di questi anni - ha commentato il presidente Nerli - ci dice che i tempi di approvazione dei piani sono lunghi e faticosi. La questione della Darsena di Levante, la sua trasformazione in un moderno terminal contenitori, è invece urgente per farlo diventare un punto di riferimento nel Mediterraneo. L'accordo di programma è lo strumento che consente di accelerare i tempi, ma per poter procedere su questa strada chiedo al Comitato di ricevere il mandato a lavorare per prevedere nella zona retrostante la Nuova Darsena lo spostamento dell'edificio Enel, la destinazione dell'ex edificio Cirio a distripark, il prolungamento del fronte banchina della Nuova Darsena a 630 metri. In questo modo il porto di Napoli potrà avere un terminal non di 150, ma di 250mila metri quadrati, ed un edificio di circa 20mila metri quadrati da utilizzare per la manipolazione delle merci».
Per la nautica da diporto il nuovo piano individua un'area per posti barca non stanziali tra il Molosiglio e la Darsena Acton, una per posti stanziali nella zona di San Giovanni, un'area per barche di dimensioni di non grandi dimensioni a Bagnoli e l'area di Mergellina per l'ormeggio stagionale e stanziale.
Per quanto riguarda l'ambiente e lo sviluppo sostenibile, il piano prevede il potenziamento di due impianti per lo smaltimento dei rifiuti delle navi collegando la rete già esistente al collettore cittadino e la costruzione di un terzo impianto ad alta tecnologia di scoibentazione dell'amianto per la frantumazione e la trasformazione in materiale edile. «Saremo il primo porto in Italia - ha detto Wanda D'Alessio - ad avere una dotazione di impianti per lo smaltimento dei rifiuti e per il trattamento dell'amianto completa e ad alto valore innovativo».
Circa lo spostamento degli uffici di rappresentanza dell'Autorità Portuale nell'edificio dell'Immacolatella Vecchia, Nerli ha spiegato che si tratta di «una scelta importante che darà il senso ed il segno del peso e dell'autorevolezza dell'ente non solo nei confronti della città, ma anche sul piano nazionale ed internazionale».
La prima riunione del Comitato Portuale sotto la guida di Francesco Nerli si è tenuta in due sedute: la prima si è svolta nel pomeriggio di lunedì scorso e la seconda stamattina. Nel primo incontro sono stati approvati il bilancio di previsione 2001, il piano annuale ed il piano triennale di opere richiesto dalla legge Merloni e il nuovo regolamento di funzionamento del Comitato Portuale.
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