E' stato firmato oggi a Roma dal vicepresidente di Confindustria, Nicola Tognana, e dal ministero dell'Ambiente, Willer Bordon, l'accordo che ufficializza l'intesa raggiunta un mese fa sulla sicurezza marittima e ambientale in relazione al trasporto di sostanze pericolose (inforMARE del 4 maggio 2001).
«Quella dell'accordo volontario tra gli operatori del settore e i ministeri dell'Ambiente e dei Trasporti e della Navigazione - ha commentato Paolo Clerici, presidente della Confederazione Italiana Armatori (Confitarma) - è la strada che fin dall'inizio Confitarma ha indicato come la più efficace, rispetto all'adozione di provvedimenti autoritativi, per garantire la tutela dei nostri mari».
L'intesa - esempio unico nel panorama mondiale - anticipa e rafforza le normative internazionali e comunitarie in materia. L'accordo stabilisce infatti l'impegno a dismettere entro il 31 dicembre 2003, con quattro anni di anticipo, le navi pre-Marpol a scafo singolo adibite al trasporto di petrolio greggio. Inoltre l'accordo - ha ricordato l'associazione armatoriale italiana - considera tutti gli aspetti rilevanti per la sicurezza dei traffici, non limitandosi a quelli strutturali delle navi, ma tenendo anche conto della qualità degli equipaggi, dell'opportunità di maggiori controlli mirati alla lotta contro le navi sub-standard, ecc.
«Nei fatti - ha detto Clerici - tale strumento è il più concreto ed attuabile, perché frutto dell'intesa tra gli operatori e le amministrazioni, ed ha registrato anche il consenso delle associazioni ambientaliste e delle organizzazioni sindacali. Confitarma ha promosso il tavolo di lavoro da cui è scaturito un accordo la cui applicazione è compatibile sia con le esigenze ambientali sia con quelle del sistema industriale e con le attuali disponibilità di naviglio sui mercati nazionale ed internazionale».
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