Domani alle ore 17.30 al Museo Correr di Venezia sarà inaugurata la mostra "Navigare e descrivere", che presenterà un'affascinante e in parte inedita selezione di Isolari e Portolani compresi tra il XV e il XVIII secolo, tutti appartenenti alle collezioni del Museo Correr. Tra i numerosi documenti che testimoniano la ricca tradizione di libri e carte utili alla navigazione, queste opere manoscritte e a stampa - prodotte in gran parte a Venezia - sono un genere poco noto, che ben si inserisce nell'approfondimento del rapporto di Venezia con il mare, con la sua vocazione a far entrare in contatto diverse culture tra paesi d'Europa, del Mediterraneo e del Levante.
In mostra, tra i manoscritti, un esemplare del Insulae Archipelagi cum pictura di Cristoforo Buondelmonti, Il Regno di Candia di Angelo degli Oddi e quello di Francesco Basilicata, Il Nautico ricercato dal mare di Gaspare Tentivo.
Tra le opere a stampa, si inizia dalle cronache dei viaggi per mare verso la Terrasanta quali la Peregrinatio in Terram Sanctam di Bernard von Breydenbach e il Viaggio da Venetia al Santo Sepolcro, dove realtà e immaginario si fondono assieme, nei consigli ai pellegrini sui luoghi da visitare durante il percorso e nelle notizie e curiosità sugli abitanti.
Si passa quindi alla sezione degli Isolari, genere prediletto dai cartografi. Vi sono esposti gli Isolari di Bartolomeo da li Sonetti e di Benedetto Bordone e le opere di Giovanni Francesco Camocio (Isole famose porti, fortezze e terre marittime), Marco Boschini (L'Arcipelago e Il Regno Tutto di Candia) e Vincenzo Coronelli (Isolario).
Chiudono la rassegna gli atlanti nautici di produzione nord-europea quali quelli di Jacob Aertsz Colom (Colom de la mer Mediterrannée), Claes Janszoon Vooght (Della grande e illuminante face del mare) e Pietro Silvestro Valck (Vera dichiaratione del mare), strumenti di navigazione sempre più precisi e dettagliati. In tutto una cinquantina di opere, che rappresentano una ricca campionatura della cultura nautica e della pratica della navigazione.
Una sezione multimediale, curata dal C.I.R.C.E. dello IUAV di Venezia permette la comparazione virtuale di diversi, successivi prodotti cartografici, che insistono sui medesimi luoghi, sovrapponendoli uno all'altro e di sfogliare per intero alcune delle opere più significative.
La mostra, aperta fino al prossimo 1° aprile con orario 9/17 (biglietteria 9/15.30), è curata da Camillo Tonini e allestita da Daniela Ferretti ed è organizzata dal Comune di Venezia, Musei Civici Veneziani con la direzione Relazioni internazionali e politiche comunitarie e realizzata nell'ambito del progetto Cultucadses, cofinanziato dall'Unione Europea fondo FESR quale parte del programma operativo Interreg II Italia-Slovenia, in collaborazione con MarcoPolo System G.E.I.E.
PERCORSO DELLA MOSTRA
I
VIAGGIO E SCRITTURA
Le due esperienze sono strettamente collegate: dal viaggio nascono le forme primarie della scrittura come la lettera, il memoriale o diario di bordo. Ma è la stessa scrittura che nasce come viaggio al di là della distanza di spazio e tempo.
Fin dagli esordi delle repubbliche marinare, la navigazione e il commercio entro le coste del Mediterraneo avevano favorito la nascita di una ricca letteratura tecnica come libri d'abbaco, tariffe, glossari plurilingui, portolani, e di una vasta produzione di mappe nautiche su pergamena e su carta. La diffusione della stampa a caratteri mobili alla fine del Quattrocento, di cui Venezia divenne presto uno dei principali centri di produzione in Europa, fu subito affiancata e sostenuta dal grande sviluppo delle tecniche di riproduzione dell'immagine.
Pur rientrando nella tradizione medievale del pellegrinaggio, l'incunabolo di Bernard von Breydenbach (Peregrinatio in Terram Sanctam, 1486, n.14) presenta elementi di modernità nella ricerca e rappresentazione dei luoghi e dei monumenti che sono all'origine della fede. Si tratta di un viaggio realmente compiuto dall'autore che volle al suo seguito Erhard Reuwich, pittore di Utrecht, per eseguire i disegni da cui furono poi tratte le xilografie.
Su questa scia si colloca il Viaggio da Venetia al Santo Sepolcro & al Monte Sinai (1610, n.15) che conobbe uno straordinario e duraturo successo attraverso i secoli: libro di lettura per chi non viaggia, sorta di fiction religiosa rivolta al pubblico più vasto.
All'opera del Breydenbach va, inoltre, collegato quel filone geografico che vede nell'isolario di tipo cronachistico (G. F. Camocio, Isole famose porti, fortezze, e terre maritime, 1575, n.21) un esempio di aggiornamento ed attualità per un pubblico non specializzato. Nel corpo principale delle mappe insulari sono interposte vedute di fortezze e battaglie armate; le isole divengono anelli di congiunzione nella catena dei vari teatri di guerra che si succedono nel Levante Veneto. L'opera di Giuseppe Rosaccio (Viaggio da Venezia a Costantinopoli e alla Terra Santa, 1606, n.24) combina l'antica arte dei libri di isole con la tradizione del pellegrinaggio seguendo l'impronta degli isolari informativi, di pubblicazione popolare, da cui attinge ispirazione e materiale cartografico.
Destinati ad un largo consumo si possono ritenere anche i libri di Jan Peeters (Description des principales Villes, 1686, n.31), isolari di produzione fiamminga di piccolo formato, rivolti ad un pubblico non specializzato.
II
NAVIGANDO PER L'ARCIPELAGO
Angelo degli Oddi, autore de Le città le Fortezze e i Redotti del Regno di Candia (n.5) intendeva fornire il massimo delle informazioni sull'isola a coloro che, da Venezia, ne avevano la responsabilità della difesa. Avviò così un nuovo stile descrittivo che ispirerà anche il capolavoro manoscritto di Francesco Basilicata (Regno di Candia, 1618, n.6), e, in ambito tipografico, i lavori di Marco Boschini Il Regno tutto di Candia (1651, n. 27), e l'Arcipelago (1658, n.28) che confermano la concezione dell'isolario come ideale del sapere cartografico. Le isole, senza "terre incognite", circoscritte in uno spazio definito, danno, infatti, la possibilità di essere riprodotte con completezza come area geografica autonoma e conclusa.
Dalla fine del XVI secolo l'interesse del pubblico occidentale si rivolge all' espansione degli Ottomani verso Occidente. Una grande quantità di materiale informa sull'evolversi degli avvenimenti bellici conferendo agli isolari un aspetto di tipo cronachistico.
Agli apparati cartografici si interpongono vedute di fortezze, città e raffigurazioni di scontri armati (V.M. Coronelli, Memorie istoriografiche de' Regni della Morea, Negroponte e littorali, 1686, n. 32; F. Piacenza, L'Egeo redivivo, 1688, n.33; G. B. Pittoni, Il regno della Morea sotto i veneti, 1688, n.34). Le isole sono trasformate in microscopici paesaggi che prediligono lo spettacolare impatto visivo. Una grande svolta da questo punto di vista è costituita dall'opera di Tommaso Porcacchi (L'isole più famose del mondo, 1576, n.22) che, usando per primo la tecnica della calcografia con le tavole di Girolamo Porro, conferisce alle immagini una straordinaria nitidezza e precisione mentre i testi rimangono ancora inframmezzati da curiosità e notizie storico-geografiche spesso fantastiche.
Le esigenze di conoscenza del mare, legate al commercio nel Levante nutrono altri filoni d'ispirazione per gli isolari e i portolani pubblicati prevalentemente dalle tipografie fiamminghe e veneziane nel XVI e XVII secolo, il cui obiettivo principale è offrire informazioni dettagliate e funzionali, strettamente legate alla praticità del navigare. Questa tradizione inizia da Cristoforo Buondelmonti (Insulae archipelagi cum pictura, 1420 ca., n.1), che sottopone la conoscenza alla prova dell'esperienza personale del viaggio, e continua con Bartolomeo da li Sonetti (Isolario, 1485, n.17), che, con lo straordinario uso del mezzo poetico rende il suo testo memorizzabile. Si aggiungono il Portolano da naviganti di Alvise da Mosto (1490, n.16) riedito più volte fino al XVIII secolo, l'Isolario di Benedetto Bordone (1534, n.18), dove il profilo delle coste nei disegni viene accentuato per risultare di più immediata identificazione e il manoscritto dell'ammiraglio greco al servizio della Serenissima Antonio Millo (Isolario et Portolano de tuto el Mare Mediterraneo, 1537 ca., n.3) il quale, alle notizie di uso pratico, non affianca alcun tipo di riferimento storico-letterario.
Veri e propri manuali di cultura nautica sono quelli di Michelangelo Biondo (De ventis et navigatione libellus, 1546, n.19) e di Bartolomeo Crescenzio (Nautica Mediterranea, 1602, 23) che offrono notizie sul modo di costruire le navi e sul modo di governarle, sui venti e sulle tecniche di navigazione.
III
I LIBRI DEL GRANDE MARE
L' Isolario dell'Atlante veneto (1696, n.36) di Vincenzo Coronelli, monumentale raccolta di 310 carte e vedute di isole, è l'ultimo degli isolari. Volume di imponenti dimensioni, mirava, con una magnifica celebrazione dei luoghi della Serenissima nei suoi ultimi bagliori, a risollevare il morale del suo pubblico più che a completarne le conoscenze.
Tra la fine del XVII e il XVIII secolo gli isolari scompaiono perché sono mutate le esigenze cui queste opere rispondevano. Sulla spinta dello stesso Coronelli, l'informazione veniva trasmessa al vasto pubblico attraverso opere a stampa - gli Atlanti - rappresentazioni in sintesi del mondo e del sapere universale, oggetti preziosi che ampliavano la conoscenza dello spazio conosciuto e che non potevano mancare dalle biblioteche delle grandi famiglie. Ciò vale sia per l'informazione strettamente geografica che per quella autocelebrativa delle maggiori potenze marittime europee .
In questo stesso periodo, sulla scia delle nuove conquiste coloniali e nell'ambito della vasta produzione cartografica promossa dalla Compagnia delle Indie Occidentali, si realizzano progetti di opere strettamente destinate alla navigazione. Compaiono sul mercato editoriale atlanti nautici di edizione fiamminga (J.A. Colom, Colom de la Mer Mediterrannée, 1650, n.26, P.S. Valck, Vera dichiaratione del mare del Arcipelago, 1676, n.29, C.J. Vooght, Della nuova, e grande illuminante face del mare, 1695, n.35), inglese (G. Alagna, A Compleat Set of New Charts
, 1764, n.37) , francese (J.N. Bellin, Hydrographie françoise, dopo il 1772, n.38) ed anche italiana (R. Dudley, Dell'arcano del mare, 1647, n.25, F.M. Levanto, Lo specchio del mare, 1679, n.30).
Le carte nautiche diventano tematiche e funzionali: l'acquisizione degli elementi per produrle è quantitativamente più ricca e precisa e comporta l'impiego affiancato e coordinato di numerose e differenti specializzazioni (il comandante di nave, il pilota di porto, l'astronomo, il matematico, il geografo, il topografo, lo storico, il disegnatore, l'illustratore, il decoratore, l'incisore, l'autore dei testi, l'editore e così via).
Tutto ciò determina, accanto ad una maggiore precisione e "scientificità" delle carte e alla normalizzazione dei simboli grafici di riferimento topografico, un loro progressivo impoverimento nella spettacolarità descrittiva e nella interpretazione degli spazi.
La funzionalità della carta nautica non sta più nel bel disegno ma nella completezza degli elementi che servono a condurre una sicura navigazione.
IV
AL SERVIZIO DELLA REPUBBLICA SERENISSIMA
Accanto alla grande produzione a stampa di portolani e atlanti nautici, convive per tutto il Settecento e parte dell'Ottocento la consuetudine di affidare a testi e a disegni manoscritti la descrizione di coste e isole mediterranee.
Si tratta, per lo più, di documenti che per l'oggetto geografico specifico e per il modo dettagliato e preciso con il quale insistono nella restituzione cartografica di aree marittime particolarmente frequentate o contese, richiedono un vincolo di segretezza o, quanto meno, consigliano una diffusione controllata che non vada a favorire progetti espansionistici di possibili antagonisti e concorrenti.
E' il caso dei portolani manoscritti di Gaspare Tentivo impaginati con alternanza di testi scritti e di disegni con i piani dei porti (Il Nautico ricercato dal mare, nn. 7-12) che coprono le rotte di navigazione che da Venezia vanno al sud dell'Adriatico, agli arcipelaghi dello Jonio e dell'Egeo, a Candia fino a lambire il versante nordafricano. Attorno al 1681, Gaspare Tentivo era imbarcato come capitano su una nave veneziana, La Fama Volante, agli ordini dei comandanti di squadra Paolo Michiel e Lorenzo Venier (disegno a parete Ordinanza delle nave venete direte dall'Ecc.° S: Lorenzo Venier C:°Ex° delle navi). Poco prima che iniziasse la guerra contro la Porta ottomana che si concluse con la riconquista veneziana del Peloponneso, egli intraprese una vera e propria campagna di rilevamento idrografico, includendovi ogni osservazione che rendesse "facilitata la navigazione". I manoscritti esposti in questa sala documentano questa attività. Dedicati dal Tentivo ai suoi comandanti e forse da loro stessi commissionati, sono più che l'opera di un cartografo, gli appunti presi da un uomo di mare durante la sua lunga esperienza di navigazione. Per la loro evidente utilità pratica, vennero replicati in copie successive ed ebbero una certa diffusione (oggi se ne contano tredici esemplari di cui sei al Museo Correr). Sono più o meno simili nei testi mentre si differenziano per l'accuratezza dei disegni che, nella copia dedicata a Pompeo Rota (n.10), assumono una veste preziosa da "collezionista".
Gian Francesco Rossini, ingegnere della Repubblica Serenissima con il grado di Sergente Maggiore, era nel 1726 a Costantinopoli al servizio del bailo Francesco Gritti.
In questo periodo compilò la raccolta Primi Originali delle Carte Hydrografiche e Topografiche del Canale de Dardanelli (n.13), con un dettagliatissimo rilievo delle coste, dell'andamento delle correnti, della definizione delle distanze da punto a punto, con annotazioni scritte per la sicura navigazione. Si aggiungono i disegni in pianta e prospettici delle fortificazioni dello stretto, e alcune vedute di Costantinopoli realizzate con la camera oscura, che appaiono di particolare nitidezza e sono ricche di informazioni tecniche e militari; questa interessante raccolta venne presentata dal bailo Gritti al Senato veneziano assieme alla Relazione conclusiva della sua missione diplomatica: in sintesi, una accuratissima opera di spionaggio.
Al Rossini può essere attribuito anche il disegno con La veduta di Costantinopoli da Pera.
V
IL GOLFO DI VENEZIA
La cartografia è stata anche uno strumento per affermare la potenza e la grandezza dello Stato; così fu , ovviamente, anche per la Serenissima Repubblica di Venezia per la quale la conoscenza del mare era il segno stesso della vastità dei suoi interessi e un modo di autocelebrarsi.
Nell'ultimo periodo della sua storia la Repubblica rinuncia a difendersi con le armi e affida quasi esclusivamente alla diplomazia la propria sicurezza e le sorti della sua stessa sopravvivenza. Proprio in questa drammatica fase, non a caso, rinvigorisce la tradizione della produzione cartografica per riconfermare, tra l'altro, il proprio dominio incontrastato sul Golfo di Venezia, a quel tempo esteso geograficamente e politicamente a tutto l'Adriatico e alle isole ioniche.
In questo contesto, l'episodio artistico più significativo fu all'epoca il restauro, per opera di Francesco Griselini, delle tele a soggetto geografico che Giacomo Gastaldi e Giovanni Battista Ramusio avevano realizzato per la Sala dello Scudo in Palazzo Ducale. Affermazioni della potenza marittima veneziana sono da considerare anche le opere a stampa a carattere geografico della famiglia Zatta e, per lo spiccato dettaglio nautico e per l'impatto delle immagini, la Nuova Carta Marittima del
Golfo di Venezia incisa da A. Fornari per i tipi di L. Furlanetto (1796) e la monumentale serie di diciotto carte del Golfo di Venezia (n.41) disegnata da Vincenzo De Lucio e incisa da Francesco Ambrosi.
Questi diciotto fogli sciolti con i simboli topografici ormai normalizzati, quali le indicazioni di profondità, degli scogli e delle secche, sono anche corredati da avvertimenti che riportano informazioni sul regime dei venti, sulla forza e la direzione delle correnti, sulle rotte d'avvicinamento ai porti e ai ridossi, sulla loro capacità e capienza di ricevere naviglio, sulle risorse a terra, sulle peculiarità dei punti cospicui per l'avvistamento, sulle acque adatte alla pesca e quant' altro ancora potesse essere utile alla navigazione.
L'intera serie in alcuni fogli è arricchita dalll'allegoria di Venezia Dominante e presenta dediche ai patrizi veneziani Tommaso Condulmer cavaliere della stola d'oro, al senatore Angelo Diedo, a Francesco Pesaro procuratore di San Marco, al senatore Pietro Zaguri, alla Società Economica di Zara, dediche dalle quali si può stabilire che le carte, probabilmente edite in tempi differenti, sono state prodotte poco tempo prima della caduta della Serenissima.
ELENCO DELLE OPERE
I. VIAGGIO E SCRITTURA
BERNARD VON BREYDENBACH
Erhard Reuwich (INC.)
[Peregrinatio in Terram Sanctam]
Magonza, Erhard Reuwich, 1486
Museo Correr, Biblioteca, Inc. E 269 (cat.14)
GIROLAMO TAGLIENTE
Libro dabaco
thesauro universale
[ Venezia, 1520]
Museo Correr, Biblioteca, Inc. I 47
Viaggio da Venetia al Santo Sepolcro & al monte Sinai
Venezia, Alessandro Vecchi, 1610
Museo Correr, Biblioteca, 22 F 25, cat.15
Viaggio del rever. P. F. Noe Bianco vinitiano della congregation de' servi, Fatto in Terra Santa
Venezia, Giorgio Cavalli,1556
Museo Correr, Biblioteca, Op. Cic. 109.9, cat.15
Viaggio da Venezia al S. Sepolcro ed al monte Sinai
composto dal reverend. Padre fr. Noè
Bassano, Remondini,1791
Museo Correr, Biblioteca, H 7962, cat.15
Viaggio da Venezia al Santo Sepolcro ed al monte Sinai
Composto dal r. padre f. Noè
Treviso, Antonio Paluello, 1800
Museo Correr, Biblioteca, H 4309, cat.15
[WERNER ROLEWINCK]
Fasciculum temporum
[Venezia], Ehrard Ratdolt, 1481
PALAZZO DUCALE, BIBLIOTECA,INV. 769
GIOVANNI FRANCESCO CAMOCIO
Isole famose porti, fortezze, e terre maritime
Venezia, alla libraria del segno di S. Marco, [dopo il 1575]
Museo Correr, Biblioteca, Op. P.D. gr. 2761, cat.21
GIOVANNI FRANCESCO CAMOCIO
Isole famose porti, fortezze, e terre maritime
Venezia, alla libraria del segno di S. Marco, [dopo il 1574]
Museo Correr, Biblioteca, Op. P.D. gr. 3067, cat.21
GIOVANNI FRANCESCO CAMOCIO
[Isole famose porti, fortezze, e terre maritime]
[Venezia, dopo il 1574]
Museo Correr, Biblioteca, E 1447, cat.21
GIUSEPPE ROSACCIO
Viaggio da Venetia a Costantinopoli
Venezia, Giacomo Franco, 1606
Museo Correr, Biblioteca, I 6415, cat.24
JAN PEETERS
Description des principales Villes, Havres et Isles du Golfe de Venise
Anversa, Jacques Peeters, [dopo il 1686]
Museo Correr, Biblioteca, Op. P.D. gr. 3066, cat.31
PAOLO FORLANI
Golfo di Venezia
Venezia, 1568
Incisione in rame su carta
Museo Correr, Cartografia, cartella 32/45
GIOVANNI FRANCESCO CAMOCIO
Viaggio da Venetia a Costantinopoli per Terra
Venezia, 1574
Incisione in rame su carta
Museo Correr, Cartografia, cartella 32/47
NICOLAS DE NICOLAY
Navigationi dil Mondo Novo
Venezia, 1560
Incisione in rame su carta
Museo Correr, Cartografia, cartella 32/71
PAOLO FORLANI
La vera et fidele descrittione di tutto il contado di Zara et Sebenico
Venezia, 1570
Incisione in rame su carta
Museo Correr, Cartografia, cartella 32/61
Sito particolare dil contado di Sebenico parte di Dalmazia in Sebenico
Venezia, 1570
Incisione in rame su carta
Museo Correr, Cartografia, cartella 32/62
ERHARD REUWICH
Civitas veneciarum
(da: B. von Breydenbach, [Peregrinatio in Terram Sanctam], 1486)
1486
Xilografia in quattro fogli
Museo Correr, Cartografia, inv. Cl. XLIV, n.1
MARTINO ROTA
[Circondario di Spalato]
Sec. XVI
Incisione in rame su carta
Museo Correr, Cartografia, cartella 32/63
GIORGIO SIDERI
La isola de Candia
1562
Manoscritto pergamenaceo
Museo Correr, Portolano 9
II. NAVIGANDO PER L'ARCIPELAGO
CRISTOFORO BUONDELMONTI
Insvlae Archipelagi cvm pictura
Manoscritto cartaceo, sec. XVI
Museo Correr, Biblioteca, Ms. Donà dalle Rose 15, cat.1
CRISTOFORO BUONDELMONTI
Descriptio Geographica
Manoscritto cartaceo, sec. XVIII
Museo Correr, Biblioteca, Ms. Correr 1335, cat.2
ANTONIO MILLO
Isolario et Portolano de tuto el Mare Mediterraneo
Manoscritto cartaceo, sec. XVI
Museo Correr, Portolano 46, cat.3
ALVISE DA MOSTO
[Portolano]
Manoscritto cartaceo, fine sec. XV
Museo Correr, Portolano 12, cat.4
ANGELO DEGLI ODDI
Le città e le fortezze porti e redoti del regno di Candia
Manoscritto cartaceo, sec. XVII
Museo Correr, Biblioteca, Ms. Correr 1446, cat.5
FRANCESCO BASILICATA
[Regno di Candia]
Manoscritto membranaceo, sec. XVII
Museo Correr, Portolano 4, cat 6
[ALVISE DA MOSTO]
[Portolano]
Venezia, Bernardino Rizzo, 1490
Museo Correr, Biblioteca, Inc. G 21, cat.16
BARTOLOMEO DA LI SONETTI
[Isolario]
[Venezia, Guglielmo Anima Mia, 1485]
Museo Correr, Biblioteca, Inc. F 26, cat.17
BARTOLOMEO DA LI SONETTI
[Isolario]
[Fine sec. XV]
Museo Correr, Biblioteca, Inc. F 68, cat.17
BENEDETTO BORDONE
Isolario
Venezia, Nicolò Zoppino, 1534
Museo Correr, Biblioteca, E 564, cat.18
BENEDETTO BORDONE
Isolario
Venezia, Federico Torresano, 1547
Museo Correr, Biblioteca, E 790, cat.18
MICHELANGELO BIONDO
De ventis et navigatione libellus
Venezia, Comin da Trino,1546
Museo Correr, Biblioteca, Op. P.D. 11597, cat.19
LEANDRO ALBERTI
Isole appartenenti alla Italia
Venezia, Ludovico Avanzi, 1567
Museo Correr, Biblioteca, G 1352/b, cat.20
LEANDRO ALBERTI
Isole appartenenti alla Italia
Venezia, Ludovico Avanzi, 1561
Museo Correr, Biblioteca, H 7981,cat.20
LEANDRO ALBERTI
Isole appartenenti alla Italia
Venezia, Ludovico Avanzi, 1561
Museo Correr, Biblioteca, G 1353,cat.20
TOMMASO PORCACCHI
L'isole più famose del mondo
Venezia, Simon Galignani, 1576
Museo Correr, Biblioteca, E 413, cat.22
TOMMASO PORCACCHI
L'isole più famose del mondo
Venezia, Simon Galignani, 1590
Museo Correr, Biblioteca, F 179, cat.22
TOMMASO PORCACCHI
L'isole più famose del mondo
Con noua Aggiunta
Venezia, Eredi di Simon Galignani, 1605
Museo Correr, Biblioteca, E 336, cat.22
BARTOLOMEO CRESCENZIO
Nautica Mediterranea
Roma, Bartolomeo Bonfadino, 1602
Museo Correr, Biblioteca, G 5909, cat.23
MARCO BOSCHINI
Il Regno tutto di Candia
[Venezia], 1651
Museo Correr, Biblioteca, E 2456, cat.27
MARCO BOSCHINI
Il Regno tutto di Candia
[Venezia, 1651]
Museo Correr, Biblioteca, E 1209, cat.27
MARCO BOSCHINI
Il Regno tutto di Candia
[Venezia, 1651]
Museo Correr, Biblioteca, E 1209 bis, cat.27
MARCO BOSCHINI
Il Regno tutto di Candia
[Venezia, 1651]
Museo Correr, Biblioteca, E 1446, cat.27
MARCO BOSCHINI
L'Arcipelago
Venezia, Francesco Nicolini, 1658
Museo Correr, Biblioteca, Op. P.D. 3925, cat.28
VINCENZO MARIA CORONELLI
Memorie istoriografiche de' Regni della Morea, Negroponte e littorali
[Venezia, 1686]
Museo Correr, Biblioteca, I 5327, cat.32
VINCENZO MARIA CORONELLI
Memorie istoriografiche de' Regni della Morea, Negroponte e littorali
[Venezia, 1686]
Museo Correr, Biblioteca, Fondo Ravà, cat.32
FRANCESCO PIACENZA
L'Egeo redivivo
Modena, Eredi Soliani, 1688
Museo Correr, Biblioteca, F 1164, cat.33
GIOVANNI BATTISTA PITTONI
Il Regno della Morea sotto i veneti
Venezia, Leonardo Pittoni, 1688
Museo Correr, Biblioteca, Op. P.D. 8017, cat.34
JOSEPH ROUX
[Recueil des principaux plans des ports et rades de la mer Mediterranée]
[Gènes, Yves Gravier, 1799]
Museo Correr, Biblioteca, Op. P.D. gr. 2765, cat.39
JEAN JOSEPH ALLEZARD
Recueil de 163 des principaux plans des ports et rades de la Mediterranée
Gènes, Yves Gravier, 1804
Museo Correr, Biblioteca, Op. P.D. 21369, cat.40
COMPASSO DI PROPORZIONE
Sec. XVIII
Ottone
Museo Correr, Cl. XXIX n. 78d
ASTROLABIO
1571, Adrien Descrolières, Venezia
Ottone
Museo Correr, Cl. XXIX n. 77
COMPASSO DI PROPORZIONE
Sec. XVII fine, Michael Butterfield, Parigi
Ottone
Museo Correr, Cl. XXIX s.n. 5
COMPASSO DI PROPORZIONE
Sec. XVIII
Ottone
Museo Correr, Cl. XXIX s.n. 3
SQUADRA MOBILE
Sec. XVII
Ottone
Museo Correr, Cl. XXIX n. 21
COMPASSO DI PROPORZIONE
Sec. XVIII, Menant, Parigi
Ottone
Museo Correr, Cl. XXIX s.n. 6
COMPASSO DI PROPORZIONE
Sec. XVIII, Deture, Parigi
Ottone
Museo Correr, Cl. XXIX s.n. 7
COMPASSO DI PROPORZIONE
Sec. XVIII
Ottone
Museo Correr, Cl. XXIX s.n. 8
COMPASSO DI PROPORZIONE
1699, Caesar Costa Mirandolanus
Ottone
Museo Correr, Cl. XXIX n. 17
ARCHIPENZOLO
Sec. XVII
Ottone
Museo Correr, Cl. XXIX s.n. 2
QUADRANTE ORARIO
1646, Girolamo Boscarello
Ottone
Museo Correr, Cl. XXIX n. 75
SFERA ARMILLARE
Sec. XVII
Ottone
Museo Correr, Cl. XXIX n. 107
COMPASSO DA CARTEGGIO NAUTICO
Sec. XVII
Ottone
Museo Correr, Cl. XXIX s.n. 1
ANELLO ASTRONOMICO
Sec. XVIII, Inghilterra
Ottone
Museo Correr, Cl. XXIX n. 18
BUSSOLA-OROLOGIO SOLARE
Sec. XVIII
Legno
Museo Correr, Cl. XXIX n. 23
OROLOGIO SOLARE
Sec. XVIII, Venezia
Legno di bosso
Museo Correr, Cl. XXIX n. 5
OROLOGIO SOLARE E NOTTURNO
Sec. XVII, Venezia
Avorio e ottone
Museo Correr, Cl. XXIX n. 1
ONIOMETRO
Sec. XVIII, J. Lasnier, Parigi
Ottone
Museo Correr, Cl. XXIX n. 71
PIETRO VESCONTE
[Atlante]
Manoscritto pergamenaceo incollato su legno, 1318
Museo Correr, Portolano 28
[JOAN MARTINES]
[Atlante]
Manoscritto pergamenaceo, seconda metà sec. XVI
Museo Correr, Portolano 38
[BATTISTA AGNESE]
[Atlante]
Manoscritto pergamenaceo, 1536
Museo Correr, Portolano 31
ANONIMO
[Atlante]
Manoscritto pergamenaceo, seconda metà sec. XVI
Museo Correr, Portolano 39
GIOVANNI XENODOCOS DA CORFÙ
[Atlante]
Manoscritto pergamenaceo, 1520
Museo Correr, Portolano 29
III. LIBRI DEL GRANDE MARE
ROBERT DUDLEY
Dell'arcano del mare
Firenze, Francesco Onofri, 1647
Museo Correr, Biblioteca, C 79, cat.25
JACOB ARTSZ COLOM
Colom de la Mer Mediterrannée
Amsterdam, Jaques Colom, 1650
Museo Correr, Fondo Lazara Pisani Zusto, Reg. 412, cat.26
PIETRO SILVESTRO VALCK
Vera dichiaratione del mare del Arcipelago
Amsterdam, Henrico Doncker, 1676
Museo Correr, Biblioteca, Op. P.D. fol. 221, cat.29
FRANCESCO MARIA LEVANTO
Lo specchio del mare
Genova, 1679
Museo Correr, Fondo Lazara Pisani Zusto, Reg. 413, cat.30
CLAES JANSZOON VOOGHT
Della nuova, e grande illuminante face del mare
Amsterdam, Giovanni van Keulen, [1695]
Museo Correr, Biblioteca, B 24, cat.35
CLAES JANSZOON VOOGHT
Della nuova, e grande illuminante face del mare
Amsterdam, Giovanni van Keulen, 1705
Museo Correr, Fondo Lazara Pisani Zusto, Reg. 408, cat.35
VINCENZO MARIA CORONELLI
Isolario
[Venezia], 1696
Museo Correr, Gabinetto Stampe e Disegni, B 12, cat.36
GIACOMO ALAGNA
A Compleat Set of New Charts
of the coast of Portugal and the Mediterranean Sea
London, I. Mount and T. Page, 1764
Museo Correr, Fondo Lazara Pisani Zusto, cartella 11,cat. 37
JACQUES NICOLAS BELLIN
Hydrographie françoise
Paris, Didot, [dopo il 1772]
Museo Correr, Fondo Lazara Pisani Zusto, cartella 10, cat.38
GRAFOMETRO
Sec. XVIII, F. Rousselot, Parigi
Ottone
Museo Correr, Cl. XXIX n. 14
GLOBO CELESTE
1615, Giuseppe De' Rossi (da J. Hondius), Roma
Legno e cartapesta
Museo Correr, Cl. XXIX s.n. 35
GLOBO TERRESTRE
1615, Giuseppe De' Rossi (da J. Hondius), Roma
Legno e cartapesta
Museo Correr, Cl. XXIX s.n. 34
IV AL SERVIZIO DELLA SERENISSIMA
GASPARE TENTIVO
[Portolano del mare Ionio e Egeo]
Manoscritto cartaceo, sec. XVII
Museo Correr, Portolano 25, cat.7
GASPARE TENTIVO
Il nautico
Manoscritto cartaceo, sec. XVII
Museo Correr, Portolano 26, cat.8
GASPARE TENTIVO
[Il Nautico]
Manoscritto cartaceo, fine sec. XVII
Museo Correr, Portolano 27, cat. 9
GASPARE TENTIVO
Il nautico
Manoscritto cartaceo, sec. XVIII
Museo Correr, Ms. Correr 432, cat.10
GASPARE TENTIVO
Piani de porti di tutto il Regno di Morea Negroponte
Manoscritto cartaceo, sec. XIX [?]
Museo Correr, Biblioteca, Ms. P.D. c 2830, cat.12
GIAN FRANCESCO ROSSINI
Carte hydrografiche e topografiche del canale de Dardanelli, e de castelli che lo diffendono
Manoscritto cartaceo, sec. XVIII
Museo Correr, Biblioteca, Ms. P.D. d 5, cat.13
GIAN FRANCESCO ROSSINI (ATTR.)
[Veduta di Costantinopoli da Pera]
Sec. XVIII
Disegno a penna su carta intelata
Museo Correr, Fondo Lazara Pisani Zusto, cass. 1/3
Ordinanza delle Nave Venete direte dall Ecc° S : Lorenzo Venier C:° EX° Dl: navi 1687
Disegno a penna acquerellato
Museo Correr, Gabinetto Stampe e Disegni, inv. Cl. III, n. 8011
GIOVANNI DE HONSTEIN
Pianta Geografica del porto di Govin [Isola di Corfù]
Sec. XVIII
Disegno a penna acquerellato
Museo Correr, Fondo Lazara Pisani Zusto, cass. 7/10
GOLFO DI SMIRNE
1759
Disegno a penna acquerellato
Museo Correr, Fondo Lazara Pisani Zusto, cass. 7/1
CANNOCCHIALE
Sec. XVIII
Cartone e pelle
Museo Correr, Cl. XXIX s.n. 28
CANNOCCHIALE
Sec. XVII
Cartone e pelle
Museo Correr, Cl. XXIX n. 102
CAMERA OSCURA
Sec. XVIII, Venezia
Legno, vetro e specchio
Museo Correr, Cl. XXXII n. 359
V. IL GOLFO DI VENEZIA
VINCENZO DE LUCIO (DIS.)
FRANCESCO AMBROSI (INC.)
[Golfo di Venezia]
Fine XVIII sec.
Museo Correr, Cartografia, cartella 11/5, cat.41
LODOVICO FURLANETTO (DIS.)
ANDREA FORNARI (INC.)
Nuova Carta Marittima del Golfo di Venezia
1796
Incisione in rame
Museo Correr, Cartografia, cartella 20/33
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