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La Commissione UE ha presentato un pacchetto di misure per rilanciare il trasporto ferroviario che comprende la creazione di un'Agenzia ferroviaria europea
Prevista la liberalizzazione dei mercati ferroviari merci nazionali. L'Agenzia, con un organico di circa 100 persone, potrà diventare operativa nel 2004-2005
23 gennaio 2002
La Commissione Europea ha proposto oggi un nuovo pacchetto di misure per rilanciare le ferrovie attraverso la costruzione in tempi rapidi di uno spazio ferroviario europeo integrato. Si tratta - ha spiegato Bruxelles - di cinque azioni che fanno capo agli orientamenti del recente Libro Bianco sui trasporti (inforMARE del 13 settembre 2001) e che mirano a rafforzare la sicurezza, l'interoperabilità e l'apertura del mercato del trasporto merci ferroviario.
Per imprimere un forte impulso a questo processo, la Commissione ha proposto anche la creazione di un'Agenzia ferroviaria europea incaricata di pilotare i lavori tecnici in materia di sicurezza e di interoperabilità.
La Commissione Europea ha ricordato che le misure del primo pacchetto ferroviario decise dal Consiglio e dal Parlamento europeo nel dicembre 2000, che aprono il mercato dei servizi internazionali di trasporto merci tra il 2003 e il 2008 e introducono regole per l'attribuzione delle licenze, della capacità delle infrastrutture e in materia di tariffazione, entreranno in vigore soltanto il 15 marzo 2003 (inforMARE del 22 dicembre 2000). Da quella data oltre 50.000 chilometri di binari della Rete transeuropea del trasporto merci ferroviario saranno aperti ai servizi internazionali di trasporto merci, mentre nel 2008 sarà aperta l'intera rete.
Il nuovo pacchetto di misure - ha spiegato la Commissione - è stato presentato oggi con l'intento «di andare avanti più rapidamente e più lontano nel rilancio delle ferrovie», un settore nel quale - viene sottolineato - la situazione è «preoccupante». «Soltanto l'8% delle merci trasportate oggi viaggiano per ferrovia contro il 21% nel 1970 - ha ricordato Bruxelles - e la velocità del trasporto internazionale di merci via ferrovia è inferiore a 18 chilometri orari, ossia meno di un rompighiaccio che apre la strada alla navigazione nel Mar Baltico. Ma non si tratta di una situazione inevitabile, in quanto le ferrovie trasportano ad esempio negli Stati Uniti il 40% delle merci».
Le cinque azioni proposte oggi, e già annunciate nel Libro Bianco, intendono:
Sviluppare un approccio comune in materia di sicurezza. Una proposta di direttiva mira a garantire che la sicurezza ferroviaria sia assicurata da regole pubbliche e comprensibili per tutti. Essa stabilisce una procedura chiara per il rilascio dei certificati di sicurezza che ogni impresa ferroviaria dovrà possedere prima di circolare sulla rete europea. L'obiettivo è integrare progressivamente i sistemi nazionali di sicurezza.
Completare i principi fondamentali dell'interoperabilità. Dopo quattro anni di lavoro gli esperti hanno individuato soluzioni di interoperabilità tecnica per facilitare la circolazione transfrontaliera e ridurre i costi del materiale sulla rete ad alta velocità. La Commissione ha proposto di mettere a frutto queste esperienze e modificare i metodi di lavoro per progredire più rapidamente sull'interoperabilità della rete convenzionale. Secondo la Commissione bisogna anche estendere la geografia dell'interoperabilità a quella dell'apertura della rete.
Dotarsi di uno strumento di pilotaggio efficace: l'Agenzia europea per la sicurezza e l'interoperabilità ferroviaria. L'agenzia, con un organico di circa cento persone, piloterà i gruppi di esperti tecnici incaricati di trovare soluzioni comuni di sicurezza e di interoperabilità. Essa trasmetterà i progetti di decisione in questi campi alla Commissione, che li adotterà previo parere dei comitati dei rappresentanti degli Stati membri. Essa avrà inoltre un ruolo di mediatore tra le varie autorità nazionali competenti. Bruxelles prevede che l'Agenzia possa diventare operativa nel periodo 2004-2005.
Ampliare e accelerare l'apertura del mercato del trasporto merci ferroviario. Il primo pacchetto ferroviario apre unicamente il mercato merci internazionale; la Commissione ha proposto invece oggi di aprire anche il mercato merci ferroviario nazionale e anche di aprire più rapidamente tutta la rete, verso il 2006, tenuto conto del tempo necessario all'adozione e al recepimento della sua proposta.
Aderire all'Organizzazione intergovernativa per i trasporti internazionali ferroviari (OTIF). Questa organizzazione elabora regole nel settore ferroviario per il trasporto via ferrovia di merci pericolose o norme tecniche del materiale ferroviario. È quindi essenziale - secondo la Commissione - che la l'UE aderisca alla convenzione dell'OTIF per poter esercitare in seno all'OTIF la sua competenza nel settore ferroviario.
Le misure proposte non sono però considerate sufficienti e la Commissione ha pertanto proposto di avviare incontri per stabilire quali ulteriori azioni adottare per migliorare la qualità dei servizi ferroviari. Tra le nuove misure in discussione, la Commissione ha proposto di inserire quelle già state presentate nel Libro Bianco, che prevedono di garantire servizi ferroviari di grande qualità, aprire la rete ferroviaria a nuovi operatori, decidere i criteri di qualità, compensare finanziariamente gli utilizzatori in caso di inosservanza degli obblighi contrattuali di servizio, eliminare le barriere all'entrata del mercato dei servizi ferroviari di merci, diffondere l'ERTMS (European Rail Traffic Management System), rafforzare le competenze delle autorità di regolamentazione, semplificare le procedure doganali, migliorare le prestazioni ambientali del trasporto ferroviario di merci, dedicare progressivamente alle merci una rete di linee ferroviarie, aprire progressivamente il mercato di trasporto dei passeggeri per ferrovia e migliorare i diritti dei passeggeri ferroviari.
«Gli sforzi per sviluppare sul territorio dell'Unione servizi di trasporto ferroviario efficienti e competitivi - ha detto Loyola de Palacio, vicepresidente della Commissione preposta ai Trasporti e all'Energia - resteranno vani fintanto che continueranno ad esistere quindici sistemi compartimentati e facenti capo a reti nazionali. I clienti del trasporto merci ferroviario si attendono un servizio di qualità a livello europeo. Le nuove proposte imprimono quindi un'accelerazione alla realizzazione di un effettivo mercato interno dei servizi del trasporto merci ferroviario».
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