Nel corso della 75ª sessione del Maritime Safety Committee dell'IMO (International Maritime Organization), che si è svolta a Londra dal 15 al 24 maggio scorsi, è stata proposta l'introduzione di dell'International Ship and Port Facility Security Code (ISPS Code), che dovrebbe essere implementato attraverso il capitolo XI della SOLAS. Il nuovo codice definirà i requisiti di sicurezza delle navi e delle infrastrutture portuali e - ha precisato oggi l'IMO - dovrà essere composto di due parti, una obbligatoria e una facoltativa.
L'iniziativa dell'IMO prevede che ogni governo conduca una verifica sulla sicurezza delle infrastrutture portuali basata su tre elementi principali. Innanzitutto dovranno essere individuate quelle infrastrutture portuali che sono determinanti per le attività dei porti, così come quelle aree o strutture che, se danneggiate, possono comportare significative perdite di vite umane o consistenti danni all'economia portuale o all'ambiente. La verifica dovrà poi individuare i potenziali pericoli che minacciano le infrastrutture portuali per poter determinare le priorità di intervento. L'analisi dovrà infine mettere in evidenza le carenze dei sistemi di sicurezza portuali.
Il codice prevederà inoltre una serie di requisiti per la sicurezza delle navi e dei porti. Quelli relativi alle navi comprenderanno piani di sicurezza, responsabili della sicurezza sulle navi e nelle compagnie armatrici, attrezzature di sicurezza a bordo delle navi. Per i porti sarà invece contemplata l'adozione di piani per la sicurezza e l'individuazione di responsabili della sicurezza. Sia per le navi che per i porti sarà inoltre previsto il monitoraggio e il controllo degli accessi, il controllo delle attività delle persone e dei carichi e la disponibilità tempestiva di informazioni sulla sicurezza. Un ruolo primario avrà anche la formazione sui temi della sicurezza.
L'IMO ha specificato che, in considerazione del fatto che ogni nave (o gruppo di navi) e ogni porto presentano differenti livelli di rischio, il metodo con cui saranno recepiti i requisiti del codice potrà essere determinato ed eventualmente approvato dall'amministrazione o dal governo interessato.
Il governo dovrà inoltre stabilire tre livelli di potenziale rischio per navi e porti (1,2 e 3: basso, medio ed elevato).
Il codice stabilirà inoltre programmi di ispezione, verifica, certificazione e controllo delle navi più ampi rispetto a quanto previsto dalla Convention for Safety of Life at Sea (SOLAS). Anche ai porti sarà richiesto di specificare informazioni sulla sicurezza ai governi interessati, che da parte loro invieranno una lista di infrastrutture portuali approvate all'IMO.
Il meeting Maritime Safety Committee (MSC) svoltosi la scorsa settimana rappresenta un lavoro preparatorio per la conferenza sulla sicurezza marittima che si terrà all'IMO nel prossimo dicembre. Vista la grande complessità del lavoro, il comitato ha deciso di riunirsi nuovamente dal 9 al 13 settembre prossimi. |
|