Giampaolo Cerruti, consigliere delegato ai rapporti commerciali internazionali della società di navigazione italiana Ignazio Messina & C. Spa, ha dato alle stampe un volume intitolato "La cooperazione armatoriale secondo il diritto UE" in cui analizza la disciplina dettata in sede comunitaria e i relativi principali casi giurisprudenziali intervenuti negli ultimi dieci anni che hanno contribuito a far evolvere il diritto in materia.
L'opera è completata da una verifica tecnica della normativa UE nella realtà odierna del mercato e da un'analisi economica dei fenomeni del gigantismo navale e di impresa che, alla fine degli anni '90, hanno rivoluzionato gli assetti organizzativi dello shipping di linea determinando, attraverso le alleanze strategiche, le fusioni e le incorporazioni, un accentramento di potere nelle mani di un ristretto numero di megavettori globali.
La disamina di Cerruti è conclusa da alcune note sul futuro della cooperazione armatoriale che - secondo l'autore - «dovrà continuare ad evolvere attraverso ulteriori alleanze, mergers e take overs», senza però seguire «lo stesso ritmo frenetico che ha caratterizzato gli anni 1996/1999». «E' possibile invece - ha rilevato Cerruti - che, accanto a questi modelli, ne nascano altri nuovi che avranno parimenti l'effetto di polarizzare il mercato intorno ad un ristretto numero di mega carriers innovativi ed altamente capitalizzati, che saranno i soli a guadagnare dal processo di concentrazione in atto. L'industria dello shipping trarrà indubbiamente vantaggio da una tale situazione, in quando la quota degli scambi via mare dovrebbe crescere proporzionalmente in misura maggiore rispetto alle altre voci che compongono il prodotto interno lordo che si prevede in aumento a livello mondiale. I benefici più importanti andranno, però, ai caricatori poiché i noli continueranno a diminuire». |
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