Il prossimo 4 aprile alle ore 9.30, presso il Centro Congressi "Roma Eventi - Piazza di Spagna" a Roma, si svolgerà la presentazione di uno studio redatto da Sergio Bologna e Zeno D'Agostino sulla portualità italiana.
All'iniziativa, organizzata dall'Associazione Porti Italiani (Assoporti), parteciperanno il presidente di Confitarma, Nicola Coccia, il presidente di Assologistica, Nereo Paolo Marcucci, il segretario generale della Filt Cgil, Fabrizio Solari, il responsabile nazionale della Cna-Fita, Maurizio Longo, il presidente della Federagenti, Umberto Masucci, l'amministratore delegato delle Ferrovie dello Stato, Mauro Moretti, e il presidente di Unione Interporti Riuniti, Rodolfo De Dominicis. Il convegno sarà chiuso dal ministro dei Trasporti, Alessandro Bianchi.
Sulla base dello studio che sarà presentato mercoledì prossimo Assoporti intende aprire il confronto con operatori del settore logistico per fornire la sua chiave di lettura ai problemi della mobilità del Sistema Paese, a partire da alcuni indicatori strategici del mercato internazionale e mediterraneo, destinati ad avere incidenza determinante sui flussi di merce e di traffico.
«I porti - ha osservato il presidente dell'associazione dei porti italiani, Francesco Nerli - sono un anello strategicamente importantissimo della catena logistica, ma anche della catena del valore derivante dal trasporto. In questa ottica ci proponiamo di fissare dei punti fermi ed evidenziare quale ruolo e quale contributo la portualità potrà fornire all'interno del Piano Nazionale della Mobilità».
Secondo Assoporti, il sistema portuale italiano deve puntare non solo sugli hub di transhipment, ma anche sui porti di destinazione finale. Per la portualità italiana, infatti - ha rilevato l'associazione - occorre continuare ad intercettare un numero crescente di navi super portacontainer di oltre 8.000 teu di portata, continuare ad accogliere quelle di 3.000-4.000 teu, che attiveranno nuovi link marittimi in un modello pluralistico, nonché consolidare e sviluppare le altre funzioni svolte dal complesso dei porti maggiori per i diversi tipi di traffici merci e passeggeri.