Oggi l'assemblea generale dell'European Rail Freight Association (ERFA), riunitasi a Como, ha rinnovato il consiglio direttivo. Presidente è stato confermato Luca Ronzoni, presidente di Nord Cargo, il maggior operatore ferroviario privato in Italia. Vicepresidente è stato eletto Martin Henke (VDV). Gli altri membri del consiglio direttivo sono Tony Berkeley (Rail Freight Group), Bernhard Kunz (HUPAC), Jeroen Le Jeune (DLC), Denis Paillat (Veolia), Graham Smit (EWS), Konstantin Skorik (Freightliner), Markus Vaerst (AAE) e Martin Vosta (Viamont).
ERFA ha sottolineato di aver «ritenuto necessario rafforzare la propria organizzazione per poter promuovere la piena liberalizzazione ed evitare il protezionismo contrario al libero mercato e ancora presente in molti Paesi membri». «L'esempio più recente di questo fenomeno - ha spiegato l'associazione - è la nuova bozza legislativa del governo belga per la formazione di macchinisti di locomotive attraverso imprese ferroviarie private, che è stata strutturata chiaramente per proteggere gli interessi dell'azienda nazionale belga e spingere la concorrenza fuori dal mercato». «Questo ed altri esempi - ha osservato l'ERFA - dimostrano che dieci anni dopo la prima direttiva europea per la liberalizzazione non esiste di fatto ancora un vero mercato unico del trasporto merci ferroviario. Infatti, la quota di mercato dei cosiddetti 'incumbents' è ancora superiore al 90% nella maggior parte dei paesi dell'UE. Questo significa che il libero accesso alle linee rimane molto difficile in molti Paesi membri e, in mancanza di una varietà di operatori in concorrenza tra loro per prezzo e qualità dei servizi, vi è poca speranza che il settore ferroviario raggiunga la crescita ipotizzata del 40% nel mercato del trasporto merci su rotaia entro il 2010».
Per questo motivo i membri dell'ERFA hanno deciso di consentire l'ingresso nell'associazione, prima aperta solamente alle imprese ferroviarie private ed indipendenti, anche a industrie, clienti finali, gestori di infrastrutture, produttori di materiale rotabile e altri attori del settore, «a condizione - ha precisato l'associazione - che si impegnino a promuovere la liberalizzazione completa del mercato del trasporto merci su rotaia e a contrastare la posizione dominante delle compagnie nazionali tradizionali».
«ERFA - ha detto il presidente dell'associazione, Luca Ronzoni - ha scelto la propria rotta per il futuro permettendo a coloro che vogliono e hanno bisogno di un libero mercato del trasporto ferroviario di entrare nell'associazione. Questo permetterà di fare pressione sulle aziende nazionali tradizionali e costringerà le istituzioni dell'UE a mettere in pratica la liberalizzazione. Tra le nostri richieste vi è anche la separazione verticale completa di servizi ed infrastrutture, un problema di cui si sta discutendo anche in Italia. In caso contrario il settore ferroviario perderà competitività nel trasporto merci».
«Il grande interesse che ha portato molti altri attori del mercato ad unirsi ad ERFA - ha rilevato Per il segretario generale dell'associazione, Monika Heiming - è un chiaro segno che anch'essi credono nel futuro degli operatori indipendenti e privati del trasporto merci ferroviario. Rispetto alle aziende tradizionali, questi ultimi sono molto più flessibili, affidabili, orientati al cliente ed offrono prezzi decisamente più competitivi. Ma una quota di mercato di appena il 4% dopo più di dieci anni dall'inizio della liberalizzazione mostra che vi è ancora molto da fare per creare la giusta condizione di mercato in cui tutti gli operatori possono competere in maniera equa, che è naturalmente il pilastro portante delle norme europee!»
L'incontro ha visto la partecipazione di rappresentati della Commissione Europea, dell'Agenzia Ferroviaria Europea, dei gestori delle infrastrutture francesi ed italiane RFF ed RFI e di tutto il settore del trasporto su rotaia, a partire dagli operatori dei maggiori porti e terminali europei passando per i più importanti operatori indipendenti e privati del trasporto ferroviario fino ai corrieri ed ai clienti finali, alle aziende finanziarie, ai gruppi di assicurazione ferroviaria, ai responsabili del traffico ferroviario, ai fornitori di servizi, alle associazioni degli industriali e ai produttori del settore.