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Confitarma ha siglato tre accordi strategici in Cina
Sono stati sottoscritti con la Shanghai Federation of Industrial Economics, la The Export-Import Bank of China e l'Università di Shanghai
1 febbraio 2008
Dal 21 al 23 gennaio scorsi una delegazione della Confederazione Italiana Armatori (Confitarma), guidata dal presidente Nicola Coccia e composta dal vice presidente Stefano Messina, dal presidente del Gruppo Giovani Armatori Giuseppe Mauro Rizzo, dal vice presidente del Gruppo Giovani Armatori Gabriele Rosati d’Amico, dal presidente della società armatoriale Ignazio Messina & C. Spa Paolo Messina e dall’amministratore delegato della società di classificazione RINA Ugo Salerno, ha effettuato una missione imprenditoriale a Shanghai organizzata in collaborazione con l’Associazione Cina-Italia.
Nel corso dei tre giorni la Confederazione ha siglato accordi con la Shanghai Federation of Industrial Economics e la The Export-Import Bank of China (EXIM). Inoltre Confitarma e Rina hanno sottoscritto un'intesa con l'Università di Shanghai.
L'accordo con la Shanghai Federation of Industrial Economics è preliminare ad intese con le associazioni dei cantieri navali cinesi ed ha lo scopo di fornire un quadro generale di cooperazione tra armatori e cantieri cinesi. La parte cinese si è impegnata a fornire informazioni sui programmi, sulle politiche, competenze e capacità cantieristiche cinesi presenti e future, a facilitare le relazioni con le associazioni cantieristiche cinesi e/o singoli cantieri, ad appianare possibili problemi che possano sorgere nella definizione di contratti e a favorire la collaborazione tra il sistema bancario cinese e gli armatori italiani in ordine al finanziamento delle commesse di questi ultimi ai cantieri cinesi. Da parte sua Confitarma si è impegnata ad informare il ministero delle costruzioni navali cinese in merito alla esigenze e necessità di nuove costruzioni da parte dell’armamento italiano al fine di indirizzare tali richieste ai cantieri cinesi più adatti, a diffondere informazioni tra i suoi associati sulle politiche, competenze e capacità cantieristiche cinesi e a facilitare la creazione di gruppi di associati interessati a costruire in Cina produzioni in serie. Il presidente della Confitarma, Nicola Coccia, ha sottolineato l'importanza della joint venture tra il RINA ed il Registro di Classifica Cinese. Questa società - ha osservato - supporterà i cantieri cinesi di seconda fascia nell’innalzamento degli standard di costruzione, affinché le nuove unità rispondano alle norme IACS. Quest’attività agevolerà l'armamento italiano offrendo un valido aiuto nella ricerca di cantieri affidabili anche in termini di tempi di consegna e qualità delle costruzioni. Le parti hanno inoltre convenuto di istituire un gruppo ad alto livello con il compito di esplorare in via preliminare ogni possibilità di trovare una composizione amichevole alle dispute che dovessero insorgere tra armatori italiani e cantieri cinesi nell’esecuzione dei contratti di costruzione di navi nonché di esaminare ogni altra questione.
L'accordo con l'EXIM ha l'obiettivo di reperire risorse finanziarie volte ad incentivare gli investimenti di armatori italiani in nuove costruzioni da commissionare a cantieri cinesi. EXIM fornirà uno schema generale di cooperazione tra le parti in relazione ai futuri progetti e attività, mentre Confitarma si è impegnata a sostenere e promuovere presso i suoi associati il sistema bancario cinese e in particolare la banca EXIM la quale, a sua volta, si è impegnata a fornire assistenza nella ricerca delle migliori soluzioni finanziarie disponibili al momento.
L'intesa siglata da Confitarma e RINA con la Shanghai Maritime University permetterà di conseguire un diploma specialistico intitolato “ship operation, safety and classification” al fine di formare personale esperto nella legislazione internazionale sulla sicurezza, protezione ambientale e regole di classificazione internazionale delle navi.
Nel comunicare l'esito della missione in Cina, Confitarma ha sottolineato come la flotta italiana sia tornata a far parte del gruppo delle principali marine mercantili posizionandosi al 13° posto nella graduatoria delle principali flotte mondiali e ai primi posti nelle graduatorie di alcune tipologie di navi. La flotta mercantile italiana è in continua crescita e, alla fine del 2007, ha raggiunto i 14 milioni di tonnellate di stazza con un incremento del 6% rispetto all'anno precedente.
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