L'amministratore delegato della TUI, Michael Frenzel, ha confermato oggi i serrati colloqui che nelle scorse settimane il management del gruppo ha avuto con gli azionisti riguardo alle future strategie dell'azienda tedesca. Tali discussioni - ha sottolineato - hanno evidenziato due strade: espandere le attività turistiche oppure quelle del trasporto marittimo, che costituiscono i due core business della TUI.-
- Frenzel ha detto che gli azionisti, «di fronte all'alternativa di espandere lo shipping o il turismo, hanno dato preferenza in maniera evidente ad un' ulteriore crescita nel turismo».
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Il manager della TUI ha quindi confermato che gran parte degli azionisti sono orientati ad una separazione dal gruppo delle attività di trasporto marittimo, orientamento che il Board del gruppo ha accolto prevedendo lo scorporo della filiale marittima Hapag-Lloyd (inforMARE del 17 marzo 2008). Separazione che - ha precisato - non includerà le attività crocieristiche.-
- Frenzel ha detto che saranno valutate tutte le opzioni per lo scorporo delle attività marittime, incluso «uno spin-off, una potenziale fusione o una cessione quale singola entità». «Ci sono pro e contro per ogni opzione» - ha aggiunto - e la strada scelta sarà quella di creare il maggiore valore per gli azionisti.
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- L'amministratore delegato della TUI ha detto che lo spin-off delle attività marittime rappresenta la soluzione più difficoltosa e di maggior durata. Più concreta, invece, l'ipotesi di una fusione, che dipende dalla rapidità con la quale si reperirà un partner, o di una cessione, a patto che - ha spiegato - ci siano partner strategici pronti a mettere un'offerta sul tavolo, inclusi partner finanziari, anche se attualmente il mercato finanziario non attraversa una fase positiva.
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- Frenzel ha comunque smentito di aver negoziato la cessione della Hapag-Lloyd con il gruppo armatoriale e logistico Neptune Orient Lines (NOL) di Singapore, con il quale - ha precisato - «non c'è stato alcun contatto».

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