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Il cluster marittimo e portuale italiano chiede al mondo politico una nuova governance che affronti insieme infrastrutture, trasporti e ambiente
La Federazione del Mare è favorevole alla riunificazione dei ministeri dei Trasporti e delle Infrastrutture in un dicastero di cui possa far parte anche il ministero dell'Ambiente
19 marzo 2008
In un documento unitario - che pubblichiamo di seguito - la Federazione del Mare, che rappresenta il cluster marittimo e portuale italiano, ha chiesto al mondo politico una nuova governance che affronti insieme i temi delle infrastrutture, dei trasporti e dell'ambiente.

«In vista delle elezioni politiche del 13 e 14 aprile e delle successive attività governative e parlamentari - ha spiegato oggi la Federazione - per la prima volta un documento unitario del cluster marittimo e portuale segnala le aspettative ai candidati premier e alle forze politiche di questo fondamentale asset della nostra economia. In particolare, viene posto l'accento sulla specialità delle attività di questo settore, specialità che deve trovare un suo riflesso anche nell'ordinamento».

La Federazione ha sottolineato la necessità che «anche in Italia, come già in Europa, si giunga ad una politica che affronti in modo globale e intersettoriale tutti gli aspetti delle questioni marittime e portuali».

La Federazione ha espresso il proprio parere favorevole alla riunificazione dei ministeri dei Trasporti e delle Infrastrutture, «auspicando anzi - ha precisato il cluster - che anche il ministero dell'Ambiente possa far parte di un nuovo grande dicastero, in seno al quale si risolvano “a monte” le questioni di sostenibilità ambientale delle infrastrutture ritenute necessarie».

Inoltre la Federazione ritiene utile che «siano meglio chiarite le competenze concorrenti fra Stato e Regioni e fra queste istituzioni e le Autorità Portuali, il cui ruolo va rafforzato».

Infine, «ritiene necessario e indispensabile che nell'ambito del ricostituito ministero unitario vi sia, a livello politico, un interlocutore unico dotato di effettivi poteri su tutte le materie marittime e portuali».

Nel documento inviato ai candidati ed alle segreterie delle principali forze politiche sono indicate anche priorità più articolate per i vari settori: armamento, cantieristica mercantile e da diporto, pesca marittima, portualità, terziario. Un'attenzione particolare è richiesta per la ricerca e l'innovazione nonché per le risorse umane, specialmente per i naviganti, «nei confronti dei quali - ha rilevato l'organizzazione - un segno significativo sarebbe quello di assicurare esercizio del voto, essendo essi rimasti ormai gli unici italiani cui tale diritto è precluso, benché la nave sia territorio dello Stato».

Il cluster marittimo e portuale italiano produce ogni anno beni e servizi per oltre 40 miliardi di euro e dà occupazione a quasi 400.000 addetti.

«L'interscambio marittimo italiano - ha osservato la Federazione - è il maggiore dell'Unione Europea e i porti rappresentano una dotazione chiave per un paese trasformatore come l'Italia. La flotta di bandiera italiana è tra le prime in Europa e ai vertici mondiali per le navi traghetto (passeggeri e merci) e chimichiere. Posizione di leader l'Italia ha nella costruzione di navi da crociera, di grandi traghetti e di mega-yacht, mentre nella ricerca partecipa al coordinamento della piattaforma tecnologica europea Waterborne».




FEDERAZIONE DEL MARE


IL CLUSTER MARITTIMO E PORTUALE
IL SUO CONTRIBUTO ALLO SVILUPPO DELL'ECONOMIA ITALIANA
LE SUE ASPETTATIVE DI MODIFICA DEL QUADRO NORMATIVO

Roma
12 marzo 2008


Premessa

La Federazione del Mare raggruppa le principali componenti imprenditoriali e istituzionali del mondo marittimo e portuale. Infatti, ad essa aderiscono:

  • per l'armamento privato e pubblico: CONFITARMA (Confederazione Italiana Armatori), FEDARLINEA (Associazione italiana dell'armamento di linea), COLLEGIO CAPITANI (Collegio nazionale capitani di lungo corso e di macchina), CONS.A.R. (Consorzio Armatori per la ricerca) e T.M.C.R. (Associazione nazionale per la promozione del trasporto marittimo a corto raggio);
  • per la cantieristica mercantile e del diporto nautico: ASSONAVE (Associazione nazionale dell'industria navalmeccanica) e UCINA (Unione nazionale cantieri industrie nautiche e affini);
  • per la pesca: FEDERPESCA (Federazione nazionale delle imprese di pesca);
  • per la portualità (terminalisti e compagnie portuali): ASSOLOGISTICA (Associazione italiana delle imprese di logistica, magazzini generali/frigoriferi, terminal operator portuali, interportuali e aereoportuali) e ANCIP (Associazione nazionale compagnie imprese portuali);
  • per i servizi nautici: ASSORIMORCHIATORI (Associazione italiana armatori di rimorchiatori) e FEDEPILOTI (Federazione italiana piloti dei porti);
  • per il terziario: FEDERAGENTI (Federazione nazionale agenti raccomandatari marittimi, agenti aerei e mediatori marittimi), RINA (Registro Italiano Navale); ANIA (Associazione nazionale tra le imprese di assicurazione), AIDIM (Associazione italiana di diritto marittimo);
  • per le Istituzioni portuali e previdenziali: ASSOPORTI (Associazione porti italiani, rappresentativa di Autorità Portuali e Camere di Commercio Marittime) e IPSEMA (Istituto di previdenza per il settore marittimo).
In forza della sua rappresentatività e della specialità delle attività del cluster marittimo e portuale, la Federazione sente il dovere di prospettare ai principali Partiti politici del Paese, che si accingono a confrontarsi nelle prossime elezioni, ciò che esso rappresenta per l'Italia, come contribuisca allo sviluppo e come se ne possano difendere e incrementare le posizioni acquisite.

Il cluster: PIL, occupazione e trend di sviluppo

Iniziamo da poche, ma significative, cifre:

    1 III Rapporto sull'economia del mare curato congiuntamente dalla Federazione del Mare e dal Censis e pubblicato da FrancoAngeli, consultabile sul sito della Federazione: www.federazionedelmare.it
  • il PIL generato dal cluster marittimo e portuale è stato stimato nel III Rapporto sull'economia del mare pubblicato nel 20061 pari al 2,7% del PIL nazionale. Per dare un senso comparativo a tale percentuale, ricordiamo come il PIL marittimo superi quello della agricoltura di oltre 4 miliardi di euro e sia circa il quadruplo di quello generato dal settore automobilistico;
  • l'occupazione costituisce invece l'1,6% dell'occupazione totale, essendo il comparto capital intensive e caratterizzato da una elevata produttività.
Ma, più delle cifre, appare interessante il fatto che il sistema delle attività marittime ha seguito da oltre un decennio un percorso di progressiva e costante crescita, anticiclico rispetto alle fasi di stagnazione che hanno invece caratterizzato quasi tutte le altre realtà industriali. E' una caratteristica che riguarda soprattutto le industrie marittime manifatturiere (costruzioni e riparazioni navali, sia della cantieristica maggiore sia della nautica da diporto), l'armamento e, sia pure in misura più contenuta, la portualità, la pesca e il qualificato terziario che ruota intorno alle attività marittimo-portuali (servizi tecnico-nautici, logistica, intermediazione, assicurazioni e finanza).

Elementi intrinseci alla natura del cluster che ne hanno favorito lo sviluppo

Il preesistere di un considerevole grado di internazionalizzazione ha consentito anzitutto ai singoli settori - attraverso una elevata flessibilità - di assecondare le trasformazioni imposte dall'economia globalizzata e di riorganizzare sia i processi produttivi interni di matrice industriale sia quelli della logistica e dei trasporti.

La portualità italiana rappresenta poi la principale chiave logistica del Paese, in quanto il 63% delle merci importate e il 46% di quelle esportate (in quantità) dall'Italia transitano via mare. Se si guarda al solo commercio dell'Italia con Paesi al di fuori dell'Unione Europea, la modalità marittima acquisisce ulteriore rilievo: oltre l'80% delle quantità di merci importate e quasi l'80% di quelle esportate dall'Italia transitano attualmente via mare, facendo del settore dei trasporti marittimi un sistema essenziale di vettori e rendendo i porti snodi essenziali della rete di interscambi in cui l'Italia è inserita.

Esistono infine risorse umane altamente qualificate, non solamente nel management e nei quadri ma anche in settori lavorativi tradizionali, come quello navalmeccanico (e il suo indotto) o quello navigante, la cui conservazione e rinnovo nei Paesi altamente industrializzati costituisce un elemento di irrinunciabile know-how. E l'impegno del cluster a difendere tali competenze è testimoniato da casi di eccellenza come quello dell'Accademia Italiana della Marina Mercantile di Genova, istituita nel 2005, che registra una confluenza sinergica da parte delle Istituzioni e delle organizzazioni rappresentative dell'armamento mercantile, del diporto, della pesca.


Elementi esterni: la politica marittima dell'Unione Europea e il rinnovato quadro legislativo italiano

La politica dell'Unione Europea nei confronti del mare è stata contraddistinta da due fasi.

Una prima fase è stata caratterizzata da una serie di rilevanti interventi settoriali:
  • la politica di aiuti alla cantieristica durata sino agli anni Novanta e sostituita successivamente da incentivi alla ricerca e innovazione a seguito dell'affermazione del settore in segmenti ad alta tecnologia, come le navi passeggeri;
  • l'indirizzo antimonopolistico che ha costituito la premessa per l'abbattimento dei monopoli nei porti italiani (legge n. 84 de 1994), con conseguenze estremamente positive per la produttività delle operazioni portuali;
  • il regime degli aiuti di Stato perseguita in sede europea, che ha favorito i provvedimenti legislativi degli Stati membri tendenti a rendere competitiva l'industria armatoriale ed evitare la delocalizzazione delle flotte. In Italia è stato introdotto il cosiddetto Registro Internazionale (legge n. 30 del 1998), che ha contribuito in modo determinante al rilancio della nostra flotta mercantile, con riflessi positivi anche per la pesca e per il diporto nautico.
  • l'abbattimento della storica barriera fra infrastrutture terrestri e marittime attraverso l'inserimento delle autostrade del mare nella rete dei progetti prioritari dell'Unione europea (cosiddette Reti TEN).
Una seconda fase della politica comunitaria, tuttora in corso, è iniziata nel marzo 2005 con l'emanazione da parte del Presidente della Commissione europea Barroso e del Commissario Borg di una Comunicazione sulla futura politica marittima dell'Unione ed è proseguita con la pubblicazione nell'ottobre 2007 del cosiddetto Libro Blu (Una politica marittima integrata dell'Unione Europea).
La vera novità della nuova politica europea è il rigetto dell'approccio settoriale sinora seguito dall'Unione e dagli Stati membri (e cioè: una politica per gli armatori, una per i porti, una per i cantieri, una per l'ambiente, una per la pesca, una per il diporto, ecc.), per affermare invece la necessità di una politica “olistica”, che affronti globalmente ed intersettorialmente tutti gli aspetti delle problematiche marittime.

La presente iniziativa della Federazione del Mare costituisce una proiezione in sede nazionale di tale politica europea, che peraltro non ha trovato sinora nella situazione di governance comunitaria e nazionale una corrispondente


PROPOSTE DEL CLUSTER

Il positivo sviluppo delle attività marittime e portuali richiede ora una rinnovata attenzione della politica, che ne favorisca il proseguimento e ne riconosca la specialità: a tal fine, prima di indicare le proposte relative ai principali settori e alle tematiche trasversali del cluster, si segnala la assoluta necessità di affrontare preliminarmente i problemi di “governance” del comparto, anche alla luce delle recenti esperienze.


PROBLEMI DI “GOVERNANCE”

Il cluster marittimo e portuale è favorevole alla riunificazione dei Ministeri dei Trasporti e delle Infrastrutture: anzi, auspicherebbe che anche il Ministero dell'Ambiente possa far parte di un nuovo grande dicastero, in seno al quale si risolvano “a monte” le sostenibilità ambientali delle infrastrutture ritenute necessarie. Ritiene altresì utile - come accennato più oltre, trattando i temi della portualità - che siano meglio chiarite le competenze concorrenti fra Stato e Regioni e fra queste Istituzioni e le Autorità Portuali, il cui ruolo va rafforzato.

Il cluster ritiene infine necessario che nell'ambito del ricostituito Ministero unitario vi sia, a livello politico, un interlocutore unico dotato di effettivi poteri su tutte le materie marittime e portuali, ivi compresa la individuazione delle infrastrutture relative ai porti nazionali.

La necessità di questa specifica autorità deriva dalla particolare specialità del settore, che si manifestò in passato nell'ordinamento attraverso una particolare normativa (codice della navigazione) e un ministero ad hoc ( Marina mercantile); essa è tuttora attuale in campo previdenziale, con l'attribuzione all'Istituto di Previdenza del Settore Marittimo (IPSEMA) delle competenze infortunistiche in ambito marittimo, competenze che occorrerebbe salvaguardare ed anzi estendere a tutti i settori marittimi, lacuali/lagunari e della piccola pesca.


ARMAMENTO

Particolarmente eclatante è stata l'evoluzione della flotta mercantile italiana, che, sulla base del quadro legislativo introdotto nel 1998 (Registro Internazionale) e di una politica di concertazione con i sindacati di categoria, si è tempestivamente inserita, con massicci ordinativi di navi nuove, nel trend ascensionale dei traffici marittimi mondiali, raddoppiando sostanzialmente la flotta nell'ultimo decennio.

La crescita del naviglio continua, registrando alla fine del 2007 un incremento del 6% rispetto all'anno precedente. Si prevede inoltre che gli ordini di nuove navi da parte di imprese armatoriali italiane raggiungano quest'anno i 7 miliardi di dollari e i 9 miliardi nel 2009. A questi investimenti bisogna aggiungere quelli effettuati dalle imprese armatoriali che esercitano nei porti i servizi tecniconautici (rimorchio - pilotaggio, etc.), i cui investimenti sono stati valutati in circa 100 milioni di euro nell'ultimo triennio.

Con 14 milioni di tonnellate di stazza, la flotta italiana è nel gruppo delle principali marine mercantili, posizionandosi al 1° posto in Europa tra i grandi paesi industriali e al 13° nel mondo, con posizioni di leadership nella graduatoria di alcune tipologie di navi sofisticate, come quelle ro - ro, quelle passeggeri, quelle chimichiere.

Per mantenere questo trend positivo sarebbero opportune modifiche normative atte a:

  • completare il processo di internazionalizzazione dello shipping italiano e rendere strutturali gli interventi in materia di oneri sociali per l'intera flotta di cabotaggio, in modo da completare la riforma anche per questo settore, così importante per la nostra penisola;
  • favorire scelte ambientali sostenibili, promovendo sia il trasferimento del trasporto delle merci dalla strada al mare sulle rotte europee e nazionali con il rafforzamento degli strumenti esistenti a sostegno della autostrade del mare, sia una ulteriore riduzione delle emissioni in campo navale attraverso un sostegno alle attività di ricerca e di rinnovamento tecnologico, sulla base di quanto già previsto per le navi passeggeri;
  • adottare anche in Italia una normativa che agevoli l'introduzione di strumenti finanziari innovativi quali i fondi di investimento navale, atti a facilitare da un lato il reperimento presso il pubblico degli ingenti capitali oggi richiesti dai processi di concentrazione delle imprese e di crescita dimensionale delle navi, dall'altro la possibilità per i risparmiatori di investire in un settore in crescita;
  • lavorare ad una incisiva e celere semplificazione delle norme nazionali sulla navigazione, un campo in cui si possono raggiungere senza oneri per l'Erario risultati significativi per accentuare la competitività internazionale della navigazione italiana, come dimostra l'attività della commissione regole e competitività istituita da Confitarma, cui partecipano imprese e istituzioni;
  • assicurare un più organico supporto pubblico alle attività di formazione in campo marittimo, specialmente per il personale di stato maggiore di coperta e di macchina, secondo quanto deriva dalla divisione internazionale del lavoro nel settore;
  • confermare International Labour Organisation (ILO) e International Maritime Organisation (IMO) quali sedi privilegiate per la definizione di normative nel settore marittimo in materia sociale e di sicurezza della navigazione, evitando fenomeni di stratificazione normativa dovuti ad interventi del legislatore comunitario e nazionale sulle medesime materie già disciplinate in sede internazionale;
  • dare il senso di una maggiore attenzione alle professioni della navigazione, ad esempio introducendo al più presto una specifica normativa elettorale che consenta ai marittimi imbarcati su navi italiane di esercitare il diritto di voto.


CANTIERISTICA

Cantieristica mercantile
Gli elementi intrinseci al cluster sopra richiamati ed in specie la visione internazionale dei mercati, l'accentuata flessibilità, la riorganizzazione dei processi produttivi hanno avuto ricadute positive nei vari segmenti del comparto.

La cantieristica mercantile italiana si è posizionata, da parecchi anni, nei segmenti di produzione delle navi passeggeri (navi da crociera e ferry), in quanto caratterizzati da elevati contenuti tecnologici, da spiccata qualità di realizzazione e da un forte grado di personalizzazione sulla base delle esigenze del cliente. Tale scelta competitiva ha permesso alla cantieristica italiana, da un lato di affrancarsi dalle produzioni di massa e standardizzate del naviglio più semplice (bulk carrier, tanker, general cargo, ecc.), dove fa premio il basso costo di produzione, dall'altro di valorizzare le competenze tecnologiche e di design tipiche del “made in Italy”, anche attraverso un ampio coinvolgimento dell'indotto.

Come conseguenza di questa selezione di campo, la cantieristica italiana ha acquisito posizioni di leadership in campo internazionale: infatti, i cantieri nazionali detengono il 44% del mercato mondiale, sia nel settore delle navi da crociera che in quello dei ferry maggiori.

Coerentemente con questa impostazione, la cantieristica italiana ha privilegiato, come strategia competitiva, l'attività di ricerca e innovazione per migliorare con continuità caratteristiche e performance dei propri prodotti ed innalzare barriere all'ingresso di possibili concorrenti, specie del Far East. Tali attività si sono realizzate anche attraverso forme di collaborazione con istituzioni scientifiche ed enti di ricerca, nonchè con la rete dei fornitori, che partecipa in misura rilevante allo sviluppo del prodotto nave.

In relazione a tutto ciò, la cantieristica italiana si è impegnata con successo, sia a livello europeo che nazionale e regionale, perché venissero attivati strumenti di sostegno all'attività di ricerca e innovazione nel proprio settore, a difesa di una produzione che rappresenta un asset fondamentale dell'industria nazionale.

E' essenziale che questo tipo di attenzione permanga anche in futuro, a maggior ragione ove si considerino le recenti mosse ostili da parte di un cantiere coreano intenzionato ad entrare nel comparto delle navi cruise; e ciò per offrire al settore una continuità di supporto all' attività di ricerca e innovazione, che costituisce un elemento essenziale per il mantenimento delle posizioni di leadership acquisite e rappresenta un tema trasversale al cluster, del quale trattiamo sotto il titolo Ricerca e innovazione.

Cantieristica da diporto
L'industria nautica italiana conferma ormai da quasi un decennio la sua condizione di leadership internazionale: la cantieristica nazionale dei grandi yacht è prima al mondo; il complesso della produzione nautica italiana è primo in Europa e secondo nel mondo dopo gli Stati Uniti.

La produzione italiana è caratterizzata da un forte export, superiore al 70% del fatturato, conseguito grazie sia ad una forte diversificazione sui mercati internazionali (con forti investimenti nella creazione di reti di leadership) sia, soprattutto, a consistenti programmi di ricerca tecnologica e di innovazione del prodotto.

Il settore, tuttavia, ritiene strategico promuovere e valorizzare il mercato nazionale attraverso un vero e proprio sistema-paese del turismo nautico, che preveda:
  • il potenziamento della capacità ricettiva portuale turistica interna, soprattutto attraverso la valorizzazione delle strutture esistenti, con una particolare attenzione alle porzioni già infrastrutturate dei waterfront cittadini e delle coste;
  • la semplificazione della burocrazia (tema trasversale a tutti i settori del cluster) e della fiscalità, con l'obiettivo di favorire l'immatricolazione sotto bandiera italiana di più unità prodotte in Italia;
  • una normativa omogenea ed integrata per il noleggio e la locazione delle unità da diporto;
  • una fruizione compatibile della costa, con particolare attenzione ad una nuova normativa, in linea con gli altri Paesi europei, relativa alla gestione delle aree marine protette;
  • la promozione di un sistema nazionale di formazione rivolto alle aziende e agli operatori della nautica, con la creazione di programmi specifici per gli equipaggi del diporto;
  • il sostegno allo sviluppo della piccola nautica attraverso un progetto integrato e, più in generale, la promozione del diportismo e del turismo nautico.


PESCA MARITTIMA

Un tradizionale segmento delle attività economiche legate al mare è costituito dalla pesca e, più in generale, dalla produzione, lavorazione e conservazione di prodotti della pesca e a base di pesce. Gli addetti nell'intero comparto, secondo stime aggiornate al 2007, sfiorano le 85.000 unità, mentre nel settore della pesca marittima risultano occupate circa 38.000 unità. Il settore è caratterizzato da una flotta in larga parte vetusta, livelli di produttività stazionari a fronte di un notevole aumento della domanda, che viene però soddisfatta, al 65%, dalle importazioni.

Semplificazione e modernizzazione del settore. Il settore sconta un'eccessiva produzione normativa di livello comunitario, nazionale, regionale, di rango primario e secondario, con aree di sovrapposizione e duplicazioni di interventi che costituiscono veri e propri oneri impropri per le imprese, oltre a generare sconcerto e confusione tra gli operatori.
  • C'è quindi necessità di un'opera di semplificazione legislativa ed amministrativa, con l'obiettivo di migliorare la competitività delle imprese, attraverso una riduzione sia dei costi che dei vincoli.
  • Si deve portare a compimento il processo di modernizzazione con la piena assimilazione dell'imprenditore ittico a quello agricolo, per estendere al primo regimi propri dei settori primari, come quello dell'IVA forfetizzata agricola e l'applicazione di un adeguato sistema di ammortizzatori sociali.
  • Inoltre, contrariamente all'attuale regolamentazione, è necessario consentire una gestione maggiormente flessibile delle attività di pesca assegnando ad ogni impresa un plafond annuo di giornate pescabili, che a parità di sforzo di pesca, garantisce l'approvvigionamento continuo dei mercati con prodotto nazionale, significativi risparmi sui costi di gestione, in primis il gasolio, e maggiore sicurezza del lavoro.
Rapporti con gli organi comunitari e relazioni internazionali. La politica comunitaria della pesca (PCP) è da anni incentrata precipuamente sulla necessità di ridurre la capacità di pesca del naviglio comunitario, ritenuta sovreccedente rispetto alle risorse ittiche disponibili, un'opera di destrutturazione unilaterale della flotta da pesca comunitaria che ha indebolito il comparto nei confronti delle flotte pescherecce di Paesi terzi, segnando anche una caduta verticale dei posti di lavoro.
  • Appare indispensabile riequilibrare le politiche gestionali riassegnando centralità anche agli aspetti economici e sociali e non solo a quelli puramente ambientali e biologici.
  • Inoltre occorre tutelare i legittimi interessi della categoria, compromessi dalle istituzioni unilaterali di zone di inibizione della pesca proclamate da diversi Stati rivieraschi del Mediterraneo.


PORTUALITA'

Abbiamo già sottolineato come la portualità italiana sia il principale snodo logistico del Paese. Precisiamo ulteriormente che l'Italia è il primo dei Paesi dell'Unione Europea per quantità di merci importate extra-Ue via mare (con oltre 206 milioni di tonnellate di merce e con grande distacco dalla Spagna, seconda in classifica e dal Regno Unito, terzo nella lista); trattandosi per lo più di materie prime utilizzate dalle imprese nazionali, si comprende il ruolo determinante che i servizi di trasporto marittimo e le infrastrutture portuali e retroportuali hanno attualmente nei processi produttivi del Paese.

Se si tiene conto, inoltre, che le stime più accreditate mettono in evidenza incrementi di traffico merci e passeggeri nei prossimi dieci anni di almeno il 40% rispetto agli attuali livelli; che, nel medesimo periodo, nel Mediterraneo la movimentazione di container, in termini di TEU, aumenterà del 75%, così come presumibilmente aumenteranno le unità di carico movimentate con navi ro-ro, si comprende meglio l'attenzione che i porti debbono avere per lo sviluppo dell'economia italiana.

L'importanza dell'indirizzo politico e del conseguente quadro legislativo nel quale operano le imprese trova una significativa testimonianza nel decollo che i nostri porti hanno avuto successivamente alla legge n. 84 del 1994, che ha consentito uno sviluppo delle attività portuali, mediante l'innervamento delle Autorità Portuali e il sorgere dei cosiddetti “terminalisti”, i quali, operando in zone portuali loro attribuite per concessione, gestiscono in modo imprenditoriale lo sbarco, l'imbarco e la ridistribuzione delle merci.

Il cluster ritiene che un aggiornamento di tale legge sia ormai necessario, anche per evitare interventi legislativi estemporanei che non siano frutto di un approfondito dibattito parlamentare.

C'è un generale consenso nel cluster sull'opportunità di stanziare nuove risorse per potenziare le dotazioni infrastrutturali nei principali porti commerciali e che sia quindi data piena ed effettiva applicazione all'autonomia finanziaria delle Autorità Portuali, avviata con la legge n° 296 del 2006. Tale autonomia dovrebbe consentire di svincolare i necessari processi di potenziamento delle dotazioni infrastrutturali nei porti dalle defatiganti procedure esistenti per l'assegnazione dei fondi destinati alle infrastrutture stesse. Essa dovrebbe altresì consentire di realizzare gli onerosi, ma indispensabili, interventi in opere quali dighe foranee, altre di difesa, aree portuali di uso ed utilità generale, attualmente non previste nello schema di decreto in itinere di cui al comma 990, art. 1, della legge n. 296 del 2006.

Fra le infrastrutture da adeguare appaiono certamente prioritari i dragaggi e le altre opere atte ad adeguare fondali e spazi acquei ai pescaggi e alle dimensioni delle navi di nuova generazione; a questo proposito è necessario che sia finalmente emanato dal Ministero dell'Ambiente il decreto attuativo della norma sui dragaggi, previsto dalla legge n° 296 del 2006 (art. 1, c. 996). Il problema dell'impossibilità di effettuare dragaggi nel nostro Paese, unico tra quelli dell'Unione Europea, costituisce un caso emblematico ed estremo della necessità di risolvere i problemi di governance del settore.

L'auspicato potenziamento dell'autonomia finanziaria delle Autorità Portuali dovrebbe peraltro - secondo l'opinione degli utenti portuali - essere correlata ad una norma che garantisca l'effettivo impiego delle nuove risorse per la realizzazione delle infrastrutture. A questo riguardo è opinione di tutto il cluster che occorre una semplificazione delle procedure di pianificazione e realizzazione delle opere portuali, nonché stabilire normativamente tempi certi per le diverse fasi dell'iter di perfezionamento del Piano Regolatore Portuale e unificare l'esame tecnico del Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici con le procedure di Valutazione d'Impatto Ambientale (VIA). E' inoltre opportuno accelerare, semplificare ed effettuare in modo contestuale i controlli aventi natura e finalità diverse che si svolgono nei porti (esempio: controlli doganali, sanitari, di security, ecc.).

Per quanto riguarda poi i servizi tecnico-nautici, è interessante sottolineare come il cluster marittimo abbia raggiunto al suo interno un accordo fra gli utenti dei servizi (armatori italiani ed esteri) e i titolari di tali servizi (Rimorchiatori, Piloti, Ormeggiatori e battellieri), volto a inserire nella revisione della legge n. 84 del 1994 sull'ordinamento portuale una serie di misure migliorative, muovendo dalla premessa di mantenerne la natura di servizi di interesse generale, atti a garantire la sicurezza della navigazione e dell'approdo: accordo sottoscritto ed avallato anche da Assoporti e condiviso dal Comando Generale del Corpo delle Capitanerie di Porto.

E' del tutto evidente che i problemi della portualità non si esauriscono nell'ambito dei porti e che anzi le maggiori criticità siano al confine e all'esterno dei porti stessi. Per questo tutto il cluster marittimo chiede con forza che siano considerati prioritari ai fini degli investimenti in infrastrutture le connessioni tra i principali scali marittimi e le reti stradali e ferroviarie, nonché con i nodi interportuali, con particolare attenzione al c.d. “ultimo miglio”, che spesso risulta essere cruciale ai fini di un ottimale flusso e deflusso dei traffici portuali.

Appare peraltro altrettanto evidente come, data la ristrettezza delle disponibilità finanziarie, le scelte dei singoli porti e le politiche regionali debbano essere in qualche modo inquadrate in una visione logistica nazionale o almeno interregionale, che possa individuare gli snodi cruciali per il Paese, tenendo conto degli obiettivi strategici del Piano Generale della Mobilità e degli atti di pianificazione vigenti. Tale necessità può comportare lo scioglimento di due nodi: da un lato, una più precisa definizione delle competenze concorrenti fra Stato e Regioni nei porti e, dall'altro, una nuova classificazione dei porti (e dei sistemi portuali), che sia realmente rispondente alle loro funzioni determinate dal mercato e non frutto di pressioni locali prive di reali riscontri commerciali superando l'attuale legislazione di fine ottocento: in primo luogo, occorre distinguere tra porti di trasbordo e porti di destinazione finale, premessa indispensabile per successivi interventi coerenti con la necessità di competere su mercati diversi.
In tale ottica, l'obiettivo di ottimizzazione a vantaggio della nautica delle strutture commerciali dimesse o di ridotto interesse strategico per il Paese risulta perfettamente sinergico con il necessario processo di razionalizzazione del network commerciale primario sopra citato.


RICERCA E INNOVAZIONE

La ricerca industriale e l'innovazione tecnologica costituiscono un importante strumento per mantenere ed incrementare la competitività del settore marittimo, vitale per la competitività del sistema paese e oggetto di una politica commerciale assai aggressiva da parte dei paesi in via di sviluppo.

La stessa Commissione Europea, già nel 2005 ha individuato nel settore uno dei principali asset industriali sui quali impostare il Programma Quadro di Ricerca e Sviluppo. Da ciò è nata la Piattaforma Tecnologica Europea Waterborne, che, coordinata dal RINA - Registro Italiano Navale (unica Piattaforma Tecnologica Europea a coordinamento italiano), ha prodotto il piano strategico di Ricerca e Sviluppo del settore come contributo alla programmazione dei bandi di ricerca e sviluppo europei.

Nel ricordare che il RINA, grazie alle sue attività legate al controllo tecnico della sicurezza della navigazione ed alla certificazione di prodotti, processi e servizi (attività svolta in tutto il mondo per la quale è delegata da oltre 70 Amministrazioni Nazionali), riveste un ruolo super partes, tale ente su suggerimento del Ministero dei Trasporti ha messo a punto, coordinandola, una analoga iniziativa a livello nazionale, la Piattaforma Tecnologica Nazionale Marittima, che vede la partecipazione di tutte le organizzazioni industriali marittime e ha definito per la prima volta nella storia del settore un piano sinergico di ricerca ed innovazione traguardato al 2020.

Ciò premesso, si ritiene che una politica industriale del settore marittimo non possa non contemplare azioni focalizzate sia nel rispetto della continuità (già da diversi anni il Governo Italiano ha dimostrato una tangibile sensibilità a detti aspetti) sia nell'ottica di utilizzare al meglio il piano messo a punto dall'industria.
In particolare:

  • il già citato Libro Blu 2007 della Commissione Europea, tra gli altri temi, pone l'accento sull'eccellenza nei campi della ricerca, della tecnologia e dell'innovazione quali strumenti indispensabili al settore. Questa linea, che i settori economici nazionali del mare hanno da sempre condiviso e proposto, è assolutamente fondamentale che sia fatta propria dalla futura azione di governo e possa rapidamente tradursi nella costituzione di un tavolo istituzionale di integrazione delle diverse competenze amministrative e nella definizione di un programma condiviso di azioni sinergiche, con particolare riferimento ad un ruolo guida sul Mediterraneo che l'Italia ha tutti gli elementi per assumere;
  • un primo importante ambito di attuazione del piano di ricerca messo a punto dal settore, in piena sintonia con il sistema di ricerca pubblico (CNR, ENEA, ICRAM ed altri enti), è la proposta per un Programma nazionale di ricerca per il Mare (RITMARE). E' importante che questa esperienza venga consolidata nel corso della prossima legislatura e che le proposte formulate possano trovare un adeguato spazio nella politica di ricerca delle amministrazioni centrali;
  • la legge finanziaria 2008 ha provveduto all'istituzione presso il Ministero dei Trasporti di un fondo destinato, tramite interventi di ricerca ed innovazione, a migliorare l'efficienza energetica e ridurre le emissioni in atmosfera delle navi passeggeri in navigazione. Detto fondo è oggi in corso di notifica presso la Commissione Europea, che ha intravisto in esso una forma tempestiva di recepimento, seppure in un ambito specifico, della nuova Disciplina comunitaria degli aiuti di stato per la tutela dell'ambiente, fatto di cui si ravvisa la positività. In questa linea, è importante che il futuro strumento attuativo del fondo sia concretamente orientato al supporto della sostenibilità ambientale dell'armamento e della produzione cantieristica nazionale, e che lo stesso possa trovare stanziamenti, anche incrementali, per progetti/programmi portuali orientati all'uso di fonti energetiche rinnovabili, nonchè per accelerare i processi di miglioramento della qualità della vita nelle città portuali.
Per l'armamento si propone, inoltre, lo sviluppo di soluzioni di comunicazione a banda larga per la nave, anche da diporto, economici, accessibili e a basso costo, con questi obiettivi collegati:
  • aumento dell'appeal del mestiere di navigante per le nuove generazioni;
  • favorire lo sviluppo della telemedicina potenziando il Centro Internazionale Radio Medico (CIRM), che fornisce assistenza medica gratuita ai marittimi;
  • ottimizzazione della gestione nave con integrazione effettiva dell'unità produttiva ‘nave' nel network aziendale;
  • supporto qualificato e continuo da terra al personale di bordo e viceversa, a superamento delle esigenze di crescenti molteplicità di competenze e conoscenze richieste al personale marittimo e terrestre;
  • formazione, educazione e aggiornamento continuo del personale;
  • informatizzazione delle funzioni e delle attività di bordo;
  • gestione delle emergenze; sicurezza, prevenzione e contenimento degli inquinamenti; security.
Per la cantieristica, anche da diporto, ulteriormente si propone:
  • la prosecuzione del sostegno pubblico ai progetti innovativi di processo e di prodotto sviluppati dalle imprese cantieristiche, in linea con la disciplina degli aiuti di stato alla costruzione navale adottata dall'Unione europea nel 2003, di cui si auspica - come proposto dalla Commissione stessa - il prolungamento sino a tutto il 2011;
  • il supporto agli istituti di ricerca (INSEAN e CETENA) operanti nel settore navale;
  • la concreta ripresa del sostegno pubblico agli investimenti impiantistici nei cantieri di costruzione e riparazione navale, attraverso l'accesso agli strumenti orizzontali (anche nell'ambito dei contratti di programma) e settoriali autorizzati dalla Commissione europea.


RISORSE UMANE

La valorizzazione delle risorse umane ha costituito un impegno collegiale del cluster. Una dettagliata descrizione delle iniziative assunte dai singoli settori insieme o autonomamente è contenuta in un Rapporto redatto dalla Federazione del Mare con la collaborazione dell'UPI- Unione Province Italiane e dell'ISFORT pubblicato nel 2007 dalla Franco Angeli.

Data la complessità della materia si ritiene opportuno fare riferimento al testo del Rapporto che viene allegato al presente documento. Quello che qui si vuole sottolineare è la conoscenza “internazionale” che caratterizza la stragrande maggioranza dei lavoratori del cluster, non solamente dei vertici e dei quadri delle imprese ma di molti operatori e anche spesso del personale adibito a mansioni meramente esecutive. Basti pensare ai dipendenti degli agenti marittimi, dei broker, degli armatori, del settore commerciale, della cantieristica, degli assicuratori, dei finanziatori, del personale navigante, di quello delle Autorità Portuali e delle imprese portuali: tutte risorse umane proiettate in un mondo globalizzato per la natura stessa della loro attività quotidiana.

E' facile comprendere come risponda agli interessi generali del nostro Paese, oltre che naturalmente a quello delle imprese del cluster, favorire e sostenere la preparazione scolastica e formativa di tale personale al fine di rafforzare - attraverso le diversificate attività del cluster stesso - la penetrazione dell'Italia nei mercati del mondo. Questo sostegno avviene già in molteplici campi (abbiamo già citato il caso dell'Accademia della Marina Mercantile di Genova), ma occorre che l'impegno sinergico fra Istituzioni e imprese venga ulteriormente generalizzato e assunto come indirizzo politico.

Roma, 12 marzo 2008
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DALLA PRIMA PAGINA
Si aggrava il bilancio dell'esplosione nel porto iraniano di Shahid Rajaee
Teheran
Ha causato 46 morti e il ferimento oltre 1.200 persone
CEVA Logistics (gruppo CMA CGM) comprerà la turca Borusan Lojistik
Istanbul/Marsiglia
Transazione del valore di 440 milioni di dollari
Positivo il primo trimestre di Wärtsilä
Helsinki
Battuta d'arresto della crescita del valore dei nuovi ordini
ESPO, bene la richiesta della Commissione Bilancio del Parlamento UE di maggiori finanziamenti per i trasporti, l'energia e le infrastrutture
Bruxelles
Evidenziata l'importanza del finanziamento delle reti TEN-T per consentirne l'adattamento a fini di duplice uso sia militare che civile
Contributo di solidarietà per le famiglie di lavoratori portuali vittime di incidenti sul lavoro
Roma
È stato istituito dall'Ente Bilaterale Nazionale Porti
La divisione Marine & Offshore di Bureau Veritas registra un fatturato trimestrale record
Neuilly-sur-Seine
Nuovo picco storico anche della flotta classificata
PSA starebbe valutando di cedere la propria partecipazione del 20% in Hutchison Ports
Singapore
Lo afferma la “Reuters”, che a fine 2022 aveva già ventilato questa ipotesi
Federagenti, l'Italia imprima una brusca accelerazione ai progetti di ZES, zone franche e Zone logistiche speciali
Roma
Pessina: non esistono spazi per riflessioni prede della burocrazia
Nel primo trimestre di quest'anno il traffico delle merci nel porto di Rotterdam è diminuito del -5,8%
Rotterdam
In calo sia i carichi allo sbarco (-3,1%) che quelli all'imbarco (-11,9%)
L'aumento dei carichi in container non basta al porto di Anversa-Bruges per evitare un calo del -4,0% del traffico trimestrale
Anversa
Si è accentuata la flessione delle rinfuse liquide (-19,1%)
La China Shipowners' Association considera le misure adottate dagli USA contro le navi cinesi un tipico esempio di unilateralismo e protezionismo
Pechino/Washington
Il WSC ribadisce che tali misure potrebbero minare il commercio americano, danneggiare i produttori statunitensi e indebolire gli sforzi per rafforzare l'industria marittima nazionale
COSCO manifesta ferma opposizione alle tasse sulle navi cinesi programmate dagli USA
Cresce la quota dei nuovi entranti nel settore del trasporto ferroviario europeo
Madrid
Nel 2023 le performance del trasporto merci su rotaia sono diminuite del -8%
Le nuove tasse sulle navi cinesi che non faranno altro che aumentare i prezzi per gli americani
Washington
Lo ha denunciato il vice presidente esecutivo dell'U.S. Chamber of Commerce
Definiti gli importi delle tasse a carico di navi collegate alla Cina in arrivo nei porti USA
Washington
Calcolati in base alla portata netta o al volume di container, saranno applicati da ottobre e verranno progressivamente aumentati
Avviata la gara internazionale assegnare in concessione il nuovo cantiere navale del porto di Casablanca
Casablanca
È il più grande dell'Africa e dal 2019 è inutilizzato
Federlogistica, l'industria deve smettere di approcciarsi alla logistica solo in termini di costi
Genova
Falteri: necessaria una cabina di regia nazionale composta da rappresentanti del settore logistico e dei gruppi industriali
ABB chiude un primo trimestre positivo anche se la crescita del fatturato è inferiore alle attese
Zurigo
Wierod: il nostro consolidato approccio local-for-local ci mette al riparo dalla guerra dei dazi
Nuovo accordo per il salario minimo globale per i marittimi
Ginevra
Il livello salirà a 690 dollari dal primo gennaio 2026 per raggiungere i 704 dal 2027 e i 715 dollari dal 2028
Quest'anno gli scambi mondiali di merci potrebbero calare del -1,5%
Ginevra
Lo prevede la WTO. Okonjo-Iweala: la persistente incertezza minaccia di frenare la crescita globale, con gravi conseguenze negative per il mondo
Nel 2023 circa due terzi di tutte le merci movimentate nell'UE sono state trasportate via mare
Lussemburgo
Nel periodo 2013-2023 è cresciuta solo la quota del trasporto su strada, mentre è diminuita quella delle altre modalità
Sospese le spedizioni postali di merci da Hong Kong agli USA
Hong Kong
Hongkong Post prospetta tariffe esorbitanti e irragionevoli a causa delle azioni ingiustificate e intimidatorie degli Stati Uniti
Confitarma evidenzia la necessità che la strategia di decarbonizzazione non penalizzi lo shipping rispetto ad altre modalità
Roma
Zanetti: garantire inoltre che il processo di implementazione tenga conto delle esigenze operative dell'industria
Intercargo e Intertanko manifestano preoccupazioni sull'accordo per la decarbonizzazione dello shipping
Londra
Evidenziata la complessità della misura adottata dall'IMO e l'inusuale procedura da cui sono state escluse le organizzazioni non governative
Nel primo trimestre del 2025 impennata degli attacchi dei pirati alle navi
Nel primo trimestre del 2025 impennata degli attacchi dei pirati alle navi
Londra
Accentuata crescita degli incidenti negli Stretti di Singapore
Interferry accoglie positivamente l'accordo IMO sulla decarbonizzazione dello shipping, ma ritiene la strategia troppo complessa
Victoria/Pireo
L'associazione degli armatori greci delusa per il mancato riconoscimento del ruolo essenziale dei combustibili di transizione come il GNL
L'International Labour Organization riconosce i marittimi come lavoratori chiave
Londra
ITF e ICS: momento storico
CMA CGM acquisirà il 35% dell'egiziana October Dry Port
Il Cairo
La società gestisce un porto secco nella zona industriale e logistica nei pressi del Cairo
Alla TiL del gruppo MSC l'intero controllo dei terminal di Hutchison Ports
New York
Lo scrive “Bloomberg”, specificando che i terminal panamensi sarebbero gestiti congiuntamente con BlackRock
La bozza di regolamento sulla decarbonizzazione dello shipping approvata dal MEPC include uno standard obbligatorio per il fuel e una tariffazione delle emissioni di gas serra
Londra/Washington/Bruxelles
Prevista l'istituzione di un Fondo per raccogliere le risorse derivanti dalla prezzatura delle emissioni
Task force di cinque associazioni per il rilancio del cargo ferroviario italiano
Roma
Iniziativa di Agens, Assoferr, Assologistica, Fercargo e Fermerci
Il MIT indica Matteo Paroli quale nuovo presidente dei porti di Genova e Savona-Vado
Roma/La Spezia
La community portuale spezzina sollecita un nome anche per l'AdSP della Liguria orientale
Le Aziende informano
Il retrofit ibrido-elettrico di ABB guida i traghetti dei laghi italiani verso un futuro più sostenibile
Confitarma sottolinea l'importanza che la strategia di decarbonizzazione dello shipping sia definita in sede IMO
Roma
La Confederazione italiana precisa di condividere alcune preoccupazioni degli USA
Il WSC ribadisce che le misure di Trump per l'industria marittima nazionale non fanno bene all'economia americana
Washington
Kramek: pronti a supportare l'amministrazione con proposte costruttive
Fincantieri e Accenture istituiscono la joint venture Fincantieri Ingenium
Trieste/Milano
L'obiettivo è di guidare la trasformazione digitale del prodotto nave e della logistica portuale
Meyer Werft ha consegnato la nuova nave da crociera di lusso Asuka III alla NYK Cruises
Papenburg/Emden
Ha una capacità di 744 passeggeri e 470 membri dell'equipaggio
Mentre Trump ufficializza le misure per rivitalizzare l'industria marittima americana, per i porti nazionali si prospetta un drastico calo del traffico
Washington/Ginevra
Okonjo-Iweala (WTO): con l'escalation delle tensioni commerciali tra USA e Cina lo scambio di merci tra le due economie potrebbe diminuire fino all'80%
CK Hutchison respinge le accuse di violazione del contratto di concessione dei porti panamensi di Cristóbal e Balboa
Panama
Panama Ports Company sottolinea di aver rispettato tutti gli obblighi di legge e gli impegni contrattuali
Gli USA non partecipano ai negoziati IMO sulla decarbonizzazione dello shipping e minacciano misure reciproche
Londra
Espressa contrarietà a qualsiasi tentativo di imporre misure economiche sulle navi basate sulle emissioni di gas ad effetto serra o sulla scelta del fuel
T&E sollecita il MEPC a concordare misure chiare e ambiziose per la decarbonizzazione dello shipping
Bruxelles
È necessario - sottolinea l'associazione - fissare obiettivi vincolanti
Meyer Yachts costruirà un mega yacht residenziale ultra-lusso per Ulyssia Residences
Miami
La nave sarà lunga 320 metri e verrà realizzata nel cantiere di Papenburg
Commessa da 1,3 miliardi di dollari del gruppo partenopeo Grimaldi per la costruzione di nove navi ro-pax
Commessa da 1,3 miliardi di dollari del gruppo partenopeo Grimaldi per la costruzione di nove navi ro-pax
Helsinki/Napoli
Ordine al cantiere China Merchants Jinling Shipyard (Weihai)
Viking ordina a Fincantieri due navi da crociera con opzione per ulteriori due unità
Los Angeles/Trieste
Le due navi in costruzione ad Ancona per il marchio americano saranno le prime al mondo alimentate a idrogeno stoccato a bordo
Federlogistica, il possibile collasso dell'autotrasporto è un rischio per il Paese
Genova/Modena
Ruote Libere denuncia che al governo basta stanziare un po' di fondi per non dover affrontare i veri problemi degli autotrasportatori
Lo scorso anno i ricavi del gruppo cinese CMPort sono aumentati del +3,1%
Hong Kong
Nei primi tre mesi del 2025 i terminal portuali hanno movimentato 36,4 milioni di container (+5,6%)
Approvati i rendiconti delle AdSP della Liguria Occidentale e del Tirreno Centro Settentrionale
Genova/Civitavecchia
Nei primi tre mesi del 2025 i ricavi di Konecranes sono aumentati del +7,7%
Helsinki
343 milioni di euro di nuovi ordini di mezzi portuali (+37,5%)
Primo trimestre di crescita per Kuehne+Nagel
Schindellegi
Il fatturato netto del gruppo logistico è ammontato a 6,33 miliardi di franchi svizzeri (+14,9%)
Istanza della TDT (gruppo Grimaldi) per la costruzione e gestione del 50% del Terminal Darsena Europa di Livorno
Livorno
La società ha chiesto l'estensione della durata dell'attuale concessione
Nel 2024 investiti 58 milioni per l'ammodernamento dei porti di Livorno, Piombino e dell'isola d'Elba
Livorno
Approvati il bilancio consuntivo e la relazione annuale dell'AdSP
Consulenza della BEI per rafforzare la resilienza climatica dei porti di Volos, Alessandropoli e Patrasso
Lussemburgo
Assisterà le autorità portuali nell'individuazione e nella gestione dei rischi climatici
Nel primo trimestre il porto di Valencia ha movimentato 1,3 milioni di container (+3,4%)
Valencia
Calo del traffico di transhipment
Il Comitato di gestione dell'AdSP del Tirreno Centrale ha approvato all'unanimità il bilancio consuntivo 2024
Napoli
SOS LOGistica acquisirà la qualifica di Ente del Terzo Settore
Milano
L'associazione conta oggi su 74 soci
Nei primi tre mesi del 2025 in calo il traffico delle merci nei porti di Barcellona e Algeciras
Barcellona/Algeciras
Hupac trasferisce su Novara il servizio intermodale con Padova
Chiasso
Sinora l'altro terminal era quello di Busto Arsizio
PSA SECH ha operato il primo treno da 400 metri al Parco Ferroviario Rugna
Genova
Capacità sino a 20 coppie di treni al giorno
Approvato all'unanimità il rendiconto di esercizio 2024 dell'AdSP della Liguria Orientale
La Spezia
In ultimazione la bonifica bellica propedeutica all'ampliamento del Terminal Ravano della Spezia
La Spezia
L'AdSP vi ha investito oltre 600mila euro
Francesco Rizzo designato alla presidenza dell'AdSP dello Stretto
Roma
Ha più volte denunciato l'inutilità della costruzione del ponte sullo Stretto
Aerei statunitensi hanno attaccato il porto yemenita di Ras Isa
Tampa/Beirut
38 morti e oltre cento feriti
Nel 2025 Stazioni Marittime prevede un rialzo del traffico dei traghetti e delle crociere nel porto di Genova
Rapporto del MIT sulla mobilità evidenzia un aumento della domanda sia passeggeri che merci
Roma
Nel primo trimestre il traffico delle merci nei porti russi è diminuito del -5,6%
San Pietroburgo
In calo sia le merci secche (-5,3%) che le rinfuse liquide (-5,8%)
Andrea Giachero è stato confermato presidente di Spediporto
Genova
Rinnovato anche il consiglio direttivo dell'associazione degli spedizionieri genovesi per il triennio 2025-2028
Studio per il monitoraggio del traffico veicolare nei porti di Venezia e Chioggia
Milano
Commessa aggiudicata a Circle e Arelogik
In Italia il settore del trasporto ferroviario delle merci è in profonda sofferenza
Ginevra
Fermerci invita a rendere strutturali e aumentare gli incentivi al traffico e a rifinanziare l'incentivo per l'acquisto di locomotive e carri
Rapporto del Global Maritime Forum sull'ottimizzazione degli scali delle navi per ridurre le emissioni
Copenaghen
Proposti gli approcci dell'arrivo virtuale e l'arrivo just-in-time
Nel primo trimestre di quest'anno il traffico dei container nel porto di Gioia Tauro è cresciuto del +15,5%
Gioia Tauro
Avviata la costruzione della “casa del portuale”
GNV ha preso in consegna in Cina la seconda di quattro nuove navi ro-pax
Genova
“GNV Orion” potrà ospitare 1.700 passeggeri e trasportare fino a 3.080 metri lineari di carico
Dopo dieci trimestri di flessione il traffico dei container nel porto di Hong Kong torna a crescere
Hong Kong
Nei primi tre mesi di quest'anno movimentati 3,39 milioni di teu (+2,1%)
Fincantieri acquisisce una quota in WSense
Roma
Consegnata alla Marina Militare italiana la nona unità FREMM “Spartaco Schergat”
Presentata la nuova edizione del Manuale pratico dei traffici marittimi
Genova
Redatto da Assagenti, compie cinquant'anni
Nel primo trimestre il traffico dei container nei porti di Long Beach e Los Angeles è aumentato del +26,6% e +5,2%
Long Beach/Los Angeles
Prossimo l'impatto dei dazi introdotti da Trump
Nei primi tre mesi del 2025 il porto di Singapore ha movimentato 10,5 milioni di container (+5,8%)
Singapore
In peso il traffico containerizzato ha registrato un calo del -1,4%
Firmato il regolamento per il bunkeraggio di GNL presso lo stabilimento Fincantieri di Genova
Genova
Definite le modalità di trasferimento del carburante da nave a nave
Gli storici marchi cantieristici Uljanik e 3.Maj verso l'estinzione
Zagabria
Lo Stato conferma l'intenzione di cedere le attività navalmeccaniche nei due siti di Pola e Fiume
Cambiaso Risso ha concluso l'acquisizione della francese Somecassur
Genova
L'azienda transalpina è specializzata nell'assicurazione di super e mega yacht
Nuovo servizio ferroviario settimanale tra il porto di Gioia Tauro e Verona
Gioia Tauro/Verona
Operato da Medlog per il trasporto di merci refrigerate
LA BERS alla ricerca di un partner strategico per lo sviluppo del porto fluviale moldavo di Giurgiulesti
Londra
Lanciata una gara internazionale
PROSSIME PARTENZE
Visual Sailing List
Porto di partenza
Porto di destinazione:
- per ordine alfabetico
- per nazione
- per zona geografica
I porti turchi hanno segnato il nuovo record di traffico delle merci relativo al primo trimestre
Ankara
Picco storico dei carichi importati dall'estero
Nel primo trimestre del 2025 il traffico delle merci nel porto di Taranto è cresciuto del +37,6%
Taranto
Aumento di 854mila tonnellate delle rinfuse solide e di 265mila tonnellate delle merci convenzionali
DEME compra la Havfram, società che installa parchi eolici offshore
Zwijndrecht/Washington
Transazione del valore di circa 900 milioni di euro
Avviati da Reggio Calabria i trasporti ferroviari dei convogli per la Metro di Roma
Roma
Commessa aggiudicata da Hitachi Rail a Mercitalia Rail
Nel 2024 i volumi movimentati da Magli Intermodal Service sono diminuiti del -2%
Rezzato
Stabile il fatturato
A marzo Yang Ming registra la prima flessione del fatturato dopo 14 mesi di crescita
Keelung/Taipei
Prosegue l'aumento dei ricavi di Evergreen e WHL
La Commissione Europea ha approvato l'acquisizione della tedesca Schenker da parte della danese DSV
Bruxelles
L'impatto sulla concorrenza nei mercati in cui le due aziende operano è ritenuto limitato
Accordo Fincantieri - Kayo per promuovere lo sviluppo dell'industria cantieristica e navale in Albania
Trieste
Possibile creazione di un polo per la costruzione e il refitting navale nella regione
Recente lieve riduzione dei costi della logistica degli autoveicoli nuovi di fabbrica
Bruxelles
Montaresi (AdSP Liguria Orientale) premiata con l'“Oscar dei Porti”
Miami
L'evento è giunto alla diciottesima edizione
Nei primi tre mesi del 2025 i container trasportati dalle navi della OOCL sono aumentati del +9,3%
Hong Kong
Ricavi in crescita del +16,8%
L'AdSP dei Mari Tirreno Meridionale e Ionio vince in appello contro la Zen Yacht
Gioia Tauro
L'azienda condannata al pagamento dei canoni arretrati
Nel porto di Livorno è stato sequestrato un ingente carico di cocaina
Livorno
Due tonnellate di droga individuate dal personale delle Dogane e della Guardia di Finanza
Navantia rinnova l'accordo con il gruppo crocieristico americano Royal Caribbean
Miami
Sinora il cantiere di Cadice ha effettuato lavori di manutenzione, riparazione e ristrutturazione su 45 navi del gruppo
Quest'anno è atteso un traffico record delle crociere nei porti italiani
Miami
Cemar ritiene che la crescita non si arresterà neanche nel 2026
Accordo HII-HHI per accelerare la produzione navale americana e sudcoreana
National Harbor
L'obiettivo è di rafforzare la base industriale navale delle due nazioni
La Panama Ports Company accusata di aver violato i termini del contratto di concessione
Panama
Il revisore generale dei conti panamense ha annunciato la presentazione di accuse penali
È diventato operativo il Colombo West International Terminal
Ahmedabad
Ha una capacità di traffico pari a 3,2 milioni di teu
Lunedì a Genova si terrà il convegno “I nuovi combustibili marini sostenibili - Decarbonize Shipping”
Genova
Completata nel porto di Gioia Tauro la nuova struttura polifunzionale di controllo frontaliera PCF - Punto PED/PDI
Gioia Tauro
Venerdì a Roma il convegno “L'Intelligenza Artificiale arriva in porto”
Roma
È promosso dall'Unione Nazionale Imprese Portuali
Inaugurato a Miami il nuovo terminal crociere del gruppo MSC
Miami
Può ospitare in contemporanea tre navi di grandi dimensioni
A febbraio il traffico nel porto di Ravenna è cresciuto del +2,1%
Ravenna
Aumento delle rinfuse e calo delle merci varie
Nel 2024 Ferrovie dello Stato Italiane ha registrato una perdita netta di -208 milioni di euro
Roma
Ricavi in crescita del +11,7%. In aumento le merci trasportate dal gruppo grazie all'acquisizione di Exploris
Porto di Genova, Ente Bacini chiede nuovi spazi e il rinnovo della concessione
Genova
Convegno per celebrare il centenario della società
Il 19 giugno a Roma si terrà l'assemblea pubblica dell'Associazione Italiana Terminalisti Portuali
Genova
VARD costruirà una nave per operazioni subacquee offshore per Dong Fang Offshore
Ålesund/Trieste
Il contratto ha un valore di 113,5 milioni di euro
PORTI
Porti italiani:
Ancona Genova Ravenna
Augusta Gioia Tauro Salerno
Bari La Spezia Savona
Brindisi Livorno Taranto
Cagliari Napoli Trapani
Carrara Palermo Trieste
Civitavecchia Piombino Venezia
Interporti italiani: elenco Porti del mondo: mappa
BANCA DATI
ArmatoriRiparatori e costruttori navali
SpedizionieriProvveditori e appaltatori navali
Agenzie marittimeAutotrasportatori
MEETINGS
Lunedì a Genova si terrà il convegno “I nuovi combustibili marini sostenibili - Decarbonize Shipping”
Genova
Si svolgerà nella sede della Capitaneria di Porto di Genova
Venerdì a Roma il convegno “L'Intelligenza Artificiale arriva in porto”
Roma
È promosso dall'Unione Nazionale Imprese Portuali
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RASSEGNA STAMPA
Proposed 30% increase for port tariffs to be in phases, says Loke
(Free Malaysia Today)
Damen Mangalia Unionists Protest Friday Against Possible Closure
(The Romania Journal)
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FORUM dello Shipping
e della Logistica
Relazione del presidente Nicola Zaccheo
Roma, 18 settembre 2024
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La settimana prossima i porti italiani parteciperanno alla Seatrade Cruise Global
Roma
Marchio dell'iniziativa: “CruiseItaly - One Country, Many Destinations”
Inaugurato ufficialmente il terminal crociere del gruppo MSC nel porto di Barcellona
Barcellona
Nel 2027 sarà dotato di un impianto di cold ironing
Marcegaglia e Nova Marine Carriers costituiscono la joint venture NovaMar Logistic
Lugano/Gazoldo degli Ippoliti
Una general cargo trasporterà le materie prime agli stabilimenti del gruppo siderurgico
Liebherr registra un fatturato annuale record nel segmento delle gru per il settore marittimo-portuale
Bulle
Forte domanda di mezzi per l'industria offshore e per la movimentazione dei container
A Genova il convegno annuale “Programmazione, Esercizio e Gestione di Reti di Trasporto”
Genova
È dedicato al settore dei trasporti e della mobilità
Lo scorso anno sono state 656 le navi sottoposte a lavori di riparazione in Grecia
Il Pireo
Incremento di cinque unità rispetto al 2023
Porto della Spezia, completate le simulazioni di accosto delle navi da crociera al molo Garibaldi Ovest
La Spezia
Convegno di Assagenti sul futuro della professione di agente e mediatore marittimo
Genova
Si terrà domani a Genova
Stena Line presenta il progetto di una nave ro-ro in grado di ridurre il consumo di energia di almeno il 20%
Goteborg
Introdotte gran parte delle tecnologie innovative attualmente disponibili
Francesco Beltrano è il nuovo segretario generale di Uniport
Roma
Subentra a Paolo Ferrandino, che continuerà a collaborare come consulente
Saipem si è aggiudicata nuovi contratti in Medio Oriente e in Guyana
Milano
L'importo complessivo delle commesse è di circa 720 milioni di dollari
Convegno a Genova per il centenario di Ente Bacini
Genova
La società è stata istituita il 19 febbraio 1925
Rinnovato il consiglio di amministrazione di Interporto Bologna
Bentivoglio
Stefano Caliandro nominato presidente. Perdita di 1,7 milioni di euro nel 2024
NYK investe 76 miliardi di yen nella NYK Energy Ocean Corporation
Tokyo
La newco ha rilevato le attività della ENEOS Ocean
- Via Raffaele Paolucci 17r/19r - 16129 Genova - ITALIA
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Partita iva: 03532950106
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