Assoporti proporrà al prossimo governo l'immediata convocazione degli “stati generali della logistica e dei trasporti”, ovvero di tutte le categorie realmente coinvolte nelle emergenze infrastrutturali e organizzative del sistema trasporti. Lo ha annunciato oggi a Roma il presidente dell'Associazione Porti Italiani, Francesco Nerli, in occasione del confronto organizzato da “Italia in Movimento” e “Corriere dei Trasporti” fra i presidenti delle principali organizzazioni rappresentative del trasporto e i due maggiori partiti candidati alla guida del paese: il Pdl, rappresentato da Ugo Martinat, già vice ministro dei Trasporti del governo Berlusconi, e il Pd, rappresentato da Marco Filippi, componente della commissione Trasporti di Palazzo Madama.-
- Solo dagli stati generali della logistica e dei trasporti e non da piani della mobilità o della logistica, che si sono rivelati del tutto inefficaci - secondo Assoporti - potranno e dovranno scaturire le scelte guida per salvare l'Italia da una vera e propria catastrofe logistica che minerebbe inesorabilmente la competitività del Paese.
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- Nel corso del dibattito odierno sono emerse alcune istanze fondamentali per il rilancio del sistema trasporti che denuncia, in settori come l'autotrasporto e la portualità, veri e propri sintomi di un collasso imminente. Fra queste: la riunificazione delle competenze di Infrastrutture, Trasporti e Ambiente, la definizione delle scelte prioritarie in tema di infrastrutture e corridoi europei, l'autonomia finanziaria dei porti e l'avvio di una rivoluzione logistica.
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- Scelte che dovranno essere compiute in tempi sono strettissimi, visto che - ad esempio - entro una settimana dalla sua formazione - secondo quanto dichiarato oggi nel corso dell'incontro dal responsabile nazionale dell'associazione dell'autotrasporto Cna Fita, Maurizio Longo - il nuovo governo si troverà a fare i conti con gli autotrasportatori e con un possibile fermo del settore.

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