- Venerdì prossimo a Palazzo San Giorgio, sede dell'Autorità Portuale di Genova, si terrà dalle ore 9.00 alle 12.30 l'Ufficio Nazionale della Pastorale dei Marittimi e degli Aeroportuali della Fondazione Migrantes presenterà il rapporto di ricerca “Il benessere dei lavoratori del mare e i servizi offerti dai porti italiani” che prende in esame 60 porti italiani attraverso cui transitano annualmente cinque milioni di marittimi. L'indagine è stata effettuata per iniziativa della Fondazione Migrantes in collaborazione con le Capitanerie di Porto, per la conduzione dell'Università di Genova e grazie all'aiuto economico della Regione Liguria e della Fondazione Carige.
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- Si tratta - ha spiegato la Fondazione della Conferenza Episcopale Italiana - «di un'indagine statistica per meglio accogliere queste persone e rendere i porti italiani veri “porti amici” nel panorama mondiale di installazioni che spesso acuiscono le difficoltà del marittimo a vivere una vita normale, rendendo difficile anche il contatto con la famiglia e con il mondo di origine».
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- È - ha evidenziato la Fondazione - «una ricerca unica nel suo genere perché al posto delle infrastrutture si parla di persone, di uomini e donne, italiani e stranieri. Un popolo relativamente giovane (quasi il 50% non raggiunge i 35 anni), con una buona scolarizzazione, e che per il 60% padroneggia due o più lingue (sino a sette diversi idiomi). Nella colata di numeri e statistiche, un elemento motore della vita del marittimo: la sua famiglia. Il 62% dei marittimi sposati o separati e quindi con una famiglia propria. Queste famiglie rimangono, per lunghi mesi “orfane” durante l'assenza di uno o di entrambi i genitori. Nell'epoca delle comunicazioni planetarie la possibilità media di telefonare a casa per quattro marittimi su 10 va da un minimo di 30 giorni ad una media di 40/42 giorni, fino a punte ancora consistenti di oltre due mesi. Risulta di ben 120 giorni la media del tempo in cui il marittimo sta lontano da casa. Questo significa che, a fronte di imbarchi estremamente brevi come quelli degli italiani sui traghetti (da uno a due mesi consecutivamente), gli stranieri che transitano nei porti italiani hanno contratti che vanno mediamente dai sei ai 12 mesi; con punte fino a 24/26 mesi».
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- «I dati raccolti - ha rilevato la Fondazione Migrantes - ci fanno riflettere sulla necessità di continuare il lavoro iniziato con i Comitati territoriali per il Welfare marittimo. È necessario costruire una serie di sinergie che consentano agli operatori di welfare di incidere in maniera concertata, non solo sui casi di particolare necessità, ma anche per elevare la qualità dell'accoglienza nei nostri porti. A cominciare dal pilota del porto, che è il primo a salire a bordo, tutti gli altri soggetti - dai rimorchiatori, agli ormeggiatori, agli agenti della nave, agli operatori della sicurezza e della Capitaneria di Porto e non ultimi i nostri volontari - devono poter cooperare nell'individuare bisogni e nel fornire risposte alle tante situazioni senza voce di persone invisibili, che per qualche ora o giorno si affacciano alla soglia delle nostre città».
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- Programma
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Saluti di benvenuto |
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Luigi Merlo, Presidente Autorità Portuale di Genova (Assoporti) |
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Piergiorgio Saviola, Direttore Generale Fondazione Migrantes |
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Massimiliano Costa, Vicepresidente/Assessore Regione Liguria - Ente finanziatore |
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Pierluigi Vinai, Vicepresidente della Fondazione Carige - Ente Finanziatore |
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Hendrik F la Grange, Reverendo - Segretario Generale dell'ICMA |
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Maria Gloria Giani, Presidente Nazionale WISTA Italia |
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Agostino Marchetto, Arcivescovo Segretario del Pontificio Consiglio della Pastorale per i Migranti e gli Itineranti |
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Partner di Ricerca - La Capitaneria di Porto, Raimondo Pollastrini Ammiraglio Ispettore Capo |
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Comandante Generale e Presidente del Comitato Nazionale di Welfare Marittimo |
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Presentazione dei risultati della ricerca, e a cura del Dipartimento di Economia e Metodi Quantitativi dell'Università degli Studi di Genova |
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Rilevazione dei passaggi di marittimi dei porti italiani: flussi e nazionalità |
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Indagine sulle richieste dei marittimi di passaggio nei porti italiani |
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Mappatura dei servizi offerti ai marittimi dentro alle aree portuali |
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Enrico Musso, Senatore della Repubblica e Prof. dell'Università di Genova |
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Enrico Ivaldi ricercatore (Università degli Studi di Genova) |
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Approfondimenti e dibattito - Autorità invitate |
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Calogero La Piana, Arcivescovo di Messina-incaricato CEMI per l'Apostolato del Mare |
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Remo di Fiore, Segretario Nazionale Fit/Cisl - Resp. Nazionale ITF (Sindac. Internaz.) |
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Dominick Devlin, rappresentante dell' ILO (International Labour Organization) |
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Mario Mantovani, Senatore e Sottosegretario Ministero delle Infrastrutture e Trasporti |
Intervento finale: Angelo Bagnasco, Cardinale Arcivescovo di Genova e Presidente della C.E.I. |
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Modera: Germano Garatto, Direttore Generale della Federazione Nazionale Stella Maris |
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