- Nel corso dell'assemblea per il rinnovo delle cariche sociali dell'International Propeller Club Port of Venice, tenutasi ieri all'Hotel Bologna di Mestre, gli operatori e le aziende del mondo del trasporto associati hanno sottolineato la necessità di portare porti, aeroporti ed interporti veneti in Europa valorizzando e promuovendo le loro specifiche eccellenze e peculiarità all'interno di un più vasto sistema logistico dell'alto Adriatico nel quale dialogare con pari dignità e progetti condivisi per polarizzare gli interessi di navi e traffici così come investimenti pubblici e privati sia nazionali che europei.
-
- Massimo Bernardo è stato confermato presidente del Propeller Club di Venezia. Alla carica di vicepresidente è stato eletto Aldo Pomarici. Il rinnovato consiglio direttivo è composto da Coccon, Godino, D'Iporzano, Alessandri, Bevilacqua, Marafante, Rigon e Guatti. Probiviri sono Gamba, Parisatti e Manni.
-
- «Il nostro impegno per il prossimo triennio - ha dichiarato Bernardo - sarà quello di dare un contributo di concretezza ai tanti progetti in essere per lo sviluppo della piattaforma logistica che fa capo al sistema alto Adriatico, sia per quanto riguarda l'internazionalizzazione del nostro sistema trasportistico che per ridare a Venezia un ruolo di centralità nel Mediterraneo nord orientale. In questo contesto avvieremo nuovi rapporti con il network di imprenditori che il Propeller rappresenta in Europa e nel mondo mentre, con l'Autorità Portuale di Venezia, in accordo con le associazioni di agenti marittimi e imprese di spedizione, continueremo a collaborare per consolidare quell'indispensabile massa critica di operatori che sia in grado, elaborando nuove economie di scala, di poter offrire servizi alla merce e ai passeggeri che siano sempre più qualificati e competitivi».
-
- «Nostro primo obiettivo - ha proseguito Bernardo - è quello di responsabilmente coinvolgere nel nostro progetto enti ed associazioni di categoria che possano contribuire a rendere il porto, l'aeroporto e l'interporto di Venezia, ognuno nel rispetto delle proprie competenze, un tutt'uno al servizio del mondo dell'industria, del turismo e del trasporto».
-
- Sollecitando un dialogo aperto anche con i porti di Capodistria, Trieste e Ravenna e con gli aeroporti e gli interporti del nord-est, Bernardo ha evidenziato la necessità di «guardare ad un hinterland europeo superando sterili ed inutili atteggiamenti individualisti ed autoreferenziali».
|