ECG (Association of European Vehicle Logistics), l'associazione che rappresenta gli interessi delle aziende della logistica al servizio dell'industria automobilistica, ha esortato il mondo finanziario a sostenere la ripresa del settore. Sottolineando che il settore della logistica dell'auto in Europa è solido, flessibile e pronto alla ripresa già nel 2010, ECG ha spiegato che, viceversa, le banche sono scettiche sulle prospettive dell'intera industria automobilistica e continuano a negare l'accesso a finanziamenti di cui il comparto ha estremo bisogno.-
- Per convincere le banche a supportare le aziende ECG ha quindi realizzato un rapporto che evidenzia le prospettive di crescita del comparto. «Questa analisi, la più completa mai condotta sul settore della logistica dell'esportazione dei veicoli - ha osservato il presidente dell'ECG, Costantino Baldissara - fornisce un quadro sconfortante circa la solidità finanziaria e le prospettive future di questo business Il nostro settore ha avuto un momento difficile in quanto la crisi economica l'ha colpito direttamente nel quarto trimestre del 2008. Per sopravvivere molte aziende hanno dovuto ridurre posti di lavoro e capacità. È tuttora una lotta, ma questo è un settore che resiste alla pressione e reagisce rapidamente al cambiamento delle circostanze. Quest'anno prevediamo di assistere ad una ripresa e ad una crescita consistente negli anni a venire».
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- Baldissara ha però sottolineato che la crisi ha avuto conseguenze anche sul lato finanziario del comparto proprio nel momento in cui si presenta la necessità di investire per lo sviluppo futuro. «Riteniamo - ha precisato - che si dovranno investire da quattro a sette miliardi di euro nel breve-medio termine semplicemente per rimpiazzare gli attuali assets».
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- Tale necessità di investimento si scontra con la riluttanza del sistema bancario a concedere finanziamenti. «Quando ci approcciamo alle banche - ha confermato Baldissara - ci accorgiamo che sono restie perfino a valutare la nostra affidabilità creditizia. Ciò è dovuto in parte al fatto che, in un momento di limitato accesso al credito, hanno diffidenza nei confronti di settori, come quello automobilistico, che sono stati duramente colpiti dalla crisi, e in parte al fatto che finora c'è stata carenza di informazioni complete e affidabili sul settore. Questo rapporto, realizzato da ECG sulla base di dati indipendenti, dovrebbe colmare questa lacuna e convincerli a prendere in maggiore considerazione un settore che presenta molti motivi per i quali bisogna avere fiducia per il futuro».
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- «Nel momento in cui la crisi si allontana e cresce la domanda di veicoli - ha rilevato Baldissara - i costruttori europei avranno bisogno di disporre urgentemente di nuovi mezzi di trasporto per soddisfare le esigenze di una crescita della distribuzione. Non ci sono possibili sostituti rispetto ai carri ferroviari, ai veicoli stradali, alle navi e alle chiatte utilizzate dal nostro settore: sono costruite appositamente per questo comparto. Ma questi mezzi non possono essere prodotti in un batter d'occhio. Ad esempio, possono essere necessari fino a tre anni e decine di milioni di euro per costruire una nave. Per questo motivo l'accesso al finanziamento è fondamentale in questo momento».

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