testata inforMARE
Cerca
24 febbraio 2025 - Anno XXIX
Quotidiano indipendente di economia e politica dei trasporti
02:03 GMT+1
LinnkedInTwitterFacebook
Giuricin (Istituto Bruno Leoni): la soluzione per Tirrenia è la messa in liquidazione dell'azienda e la cessione delle rotte
Caronia (Uiltrasporti): tale analisi è «molto discutibile in quanto si basa su dati non corrispondenti alla realtà»
9 settembre 2010
L'Istituto Bruno Leoni (IBL), think tank che si rifà al pensiero liberista del filosofo Bruno Leoni, ha pubblicato un focus sul fallimento della privatizzazione della compagnia di navigazione Tirrenia a firma di Andrea Giuricin, economista e membro del gruppo di intellettuali raccolti dall'istituto.

L'analisi, dal titolo “Tirrenia: le cause di un fallimento annunciato”, che pubblichiamo di seguito, si conclude con quella che Giuricin ritiene essere la soluzione per il caso Tirrenia: mettere in liquidazione l'azienda, lasciare al mercato le rotte profittevoli e mettere all'asta quelle non profittevoli.

L'analisi sottolinea il fallimento del modello basato sullo Stato imprenditore e sugli imprenditori di Stato. Per Giuricin, «Tirrenia, come Alitalia e Trenitalia, ha visto una gestione non privatistica per moltissimi anni, con la conseguenza che le inefficienze si sono sommate, fino a provocare un lento affondamento».

Tra le cause del fallimento, l'economista dell'IBL evidenzia l'inadeguatezza della governance, l'età della flotta e il costo del lavoro: tutti problemi legati alla politicizzazione di Tirrenia, che hanno condotto a una situazione nella quale, nonostante siano stati erogati sussidi per più di un miliardo di euro nell'ultimo quinquennio, l'azienda non è più in grado di sopravvivere.

Tale analisi è ritenuta errata da Uiltrasporti. «Le opinioni espresse da un economista, anche se illustre e di indiscutibile levatura - ha commentato il segretario generale del sindacato, Giuseppe Caronia - rimangono comunque opinioni e non possono essere considerate verità assolute». «L'analisi di Andrea Giuricin - ha spiegato - è, a mio avviso, molto discutibile in quanto si basa su dati non corrispondenti alla realtà. Non è infatti vero che la governance sia stata inadeguata considerato che è rimasta nelle stesse mani per quasi tre decenni, a meno che non si voglia denunciare l'incapacità di quanti avrebbero altrimenti dovuto per tempo provvedere; l'età della flotta è tra le più basse in Europa; il costo del lavoro è lo stesso, o inferiore, a quello dell'armamento privato concorrente come dichiarato da un suo stesso, forse il più importante, esponente. È quindi evidente che le soluzioni proposte dal dottor Giuricin sono del tutto sbagliate».

«Sarebbe comunque interessante - ha osservato Caronia - conoscere anche con quale modalità, l'Istituto Bruno Leoni, suggerirebbe di affrontare gli enormi problemi che si aprirebbero per i lavoratori se la ricetta proposta venisse accettata. Voglio augurarmi che non si voglia suggerire il loro licenziamento in tronco».

«Mi permetto infine sottolineare - ha concluso il segretario generale di Uiltrasporti - che il governo e il sindacato stanno lavorando per ricercare le soluzioni più adeguate e forse sarebbe meglio se nessuno interferisse in alcun modo e per nessuna ragione, anche se professionale, con questo difficile lavoro».


IBL
Istituto Bruno Leoni

Tirrenia: le cause di un fallimento annunciato


Andrea Giuricin
Andrea Giuricin è assistente presso l'Università di Milano - Bicocca. È inoltre Fellow dell'Istituto Bruno Leoni.





1


Gianmaria Pica, “L'Alitalia dei mari. La lunga privatizzazione di Tirrenia”, Istituto Bruno Leoni, Focus, no.163, 5 giugno 2010.
Lo sciopero di fine agosto è stato scongiurato, ma la situazione di Tirrenia, l'Alitalia dei mari,1 rimane molto complicata.

Dopo aver portato i libri in tribunale e il fallimento dell'asta pubblica, le speranza di far ripartire la flotta con una gestione privata sono molto ridotte. Non è facile ora immaginare un futuro per l'azienda controllata da Fintecna e non è facile prevedere se davvero vi sarà uno spezzatino per separare i rami d'azienda relativamente “buoni” da quelli “cattivi”.

L'asta per la vendita di Tirrenia pareva cominciata bene, dato che erano arrivate al Ministero ben sedici offerte di acquisto. Lentamente diversi operatori si tirarono indietro, anche a causa del conflitto sindacale presente nell'azienda e il colpo di grazia arrivò nel momento in cui vennero aperti i libri di Tirrenia agli offerenti. I dati di bilancio dell'operatore marittimo erano così difficili da leggere, che quasi tutte le offerte vennero ritirate. Ne rimase solo una, quella di Mediterraneo Holding. A capo di questa cordata tuttavia c'era la Regione Siciliana, che aveva oltre il 37 per cento delle azioni della nuova società. Il Governo garantiva sussidi pubblici per i prossimi anni con il mantenimento degli oneri pubblici per le rotte operate da Tirrenia. Nonostante questo assegno in bianco per centinaia di milioni di euro, neanche questa cordata riuscì a concludere il processo di acquisto.

Ad inizio agosto, nel pieno del periodo estivo, Tirrenia ha portato i libri in tribunale, senza che nessun compratore avesse fatto un'offerta.

Ma da dove deriva questa paura?

Il gruppo Tirrenia aveva già fatto uno scorporo nel 2009 delle filiali regionali, che mostravano dei conti economici molto problematici. I diversi Governi regionali avevano visto assegnarsi queste compagnie con un aggravio per le finanze pubbliche locali.

Nonostante questa “ripulitura” dell'azienda, la compagnia senza aiuti pubblici non poteva navigare nel mare della concorrenza.

Quali sono i punti di debolezza di Tirrenia?


Gestione pubblica

Lo Stato imprenditore non ha mai dato buoni risultati nella gestione di imprese, se non in settori monopolistici dove era possibile sfruttare posizioni di rendita.

Tirrenia, come Alitalia e Trenitalia, ha visto una gestione non privatistica per moltissimi anni, con la conseguenza che le inefficienze si sono sommate, fino a provocare un lento affondamento.

Ha visto alla guida dell'impresa lo stesso amministratore delegato per oltre un ventennio, al contrario di quanto è successo per Alitalia. I punti di differenze tuttavia terminano qui, purtroppo.
L'azienda non è mai stata brillante fronte ad una concorrenza di operatori privati che conquistavano lentamente quote di mercato con un'offerta migliore e con una gestione più efficiente.

Purtroppo per la “carretta di Stato” arrivò il 2009 e con esso la crisi globale che ebbe anche un effetto negativo sul trasporto marittimo.

Il valore della produzione scese di oltre 80 milioni di euro in un solo anno e se non vi fossero stati i sussidi pubblici il bilancio avrebbe registrato perdite per oltre 130 milioni di euro.

La seguente tabella riporta i principali dati del conto economico di Tirrenia e la controllata Siremar nel 2008 e 2009.


Tabella 1
Conto Economico Tirrenia+Siremar
(mln Euro)






2008


2009


Valore Produzione


491,4


408,4


MOL


106,2


82,9


Utile


14,9


11


Contributi Pubblici (CSP)


177


147


Utile-CSP


-162,1


-136

Il dato sorprendente è che sia nel 2008 che 2009 l'operatore marittimo di Stato abbia registrato un utile, per quanto modesto. Tale dato può essere sorprendente, ma si può facilmente notare che senza gli aiuti pubblici l'azienda avrebbe registrato perdite per centinaia di milioni di euro.

I sussidi pubblici sono dunque centrali per comprendere il perché Tirrenia non fosse capace di resistere alla concorrenza di altri operatori privati.


Sussidi pubblici e deresponsabilizzazione

Per competere e rimanere in vita, Tirrenia necessitava di sussidi e questi venivano puntualmente concessi tramite una procedura che è stata utilizzata e, in parte, lo è ancora anche nel trasporto aereo. Gli oneri di pubblico servizio sono “aiuti” concessi dallo Stato per aiutare a sviluppare il traffico per le zone svantaggiate territorialmente.

Questi aiuti erano invece concessi a Tirrenia anche per delle tratte che potevano stare sul mercato e che venivano effettuate in concorrenza con operatori privati. La stessa Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato aveva segnalato questa problematica il 13 luglio del 2009 per le tratte nel Golfo di Napoli, effettuate da Caremar (società regionale di Tirrenia).

Gli oneri pubblici si trasformavano per magia in sussidi alla continuazione dell'operatività di Tirrenia, con grave danno per il funzionamento del mercato.

Nel corso dell'ultimo quinquennio il gruppo Tirrenia ha ricevuto oltre un miliardo di euro in contributi pubblici.


Tabella 2
Gruppo Tirrenia
(mln Euro)



Anno


Noli
+
CSP


Corrispettivi
Servizio
Pubblico (Csp)


%
CSP/Tot


2005


628


217


34,6%


2006


635


208


32,8%


2007


595


181


30,4%


2008


634


240


37,9%


2009





206





Totale 5 Anni





1052




Da questi dati si comprende il perché nonostante la promessa di una continuazione dei corrispettivi per gli oneri pubblici nei prossimi anni, nessun operatore privato abbia trovato il coraggio di acquistare Tirrenia nel processo di vendita.

I corrispettivi per il servizio pubblico che nel corso degli anni si erano trasformati in sussidi avevano raggiunto quasi il 38 per cento del totale del fatturato dovuto ai noli e ai sussidi stessi.

Nei cinque anni precedenti alla bancarotta dell'operatore, lo Stato e gli Enti Locali avevano assegnato 1052 milioni di euro in sussidi.

Una cifra enorme per una compagnia che non si è mai nemmeno lontanamente avvicinata ad un miliardo di euro di fatturato annuale.

Una cifra enorme che non è servita a non portare i libri in tribunale.

La procedura di assegnazione delle tratte in servizio pubblico non è mai stata troppo trasparente ed è probabile che, se avesse vinto la cordata guidata dalla regione Siciliana, ci sarebbe stata una continuazione di questa procedura alquanto “oscura”.

Ê probabile infatti la Tirrenia guidata da Mediterraneo Holding avrebbe beneficiato dei contributi pubblici, senza che le tratte fossero messe a gara al miglior offerente.

In questo caso vi sarebbe stato un potenziale spreco di denaro pubblico, poiché le rotte in OPS sarebbero state assegnate non all'azienda più efficiente, ma all'operatore storico di Stato. Cioè, la scelta sarebbe stata soggettiva e non oggettiva.

Perché nonostante un miliardo di euro di contributi pubblici l'operatore ha portato i libri in Tribunale? Quali sono le cause strutturali dell'inefficienza di Tirrenia?


Flotta vecchia

Una delle principali ragioni di questa inefficienza è sicuramente dovuta ad una flotta troppo vecchia. In questo punto vi è una totale somiglianza con il caso Alitalia. La compagnia aerea aveva una flotta degli aerei con un'età media superiore ai 12 anni, mentre le navi di Tirrenia avevano in media oltre 15 anni di utilizzo sui mari italiani.

La tabella seguente mostra la composizione della flotta di Tirrenia e Siremar a metà del 2010 e l'età media della stessa. In Italia, secondo i dati Confitarma, l'età della media della flotta nel 2008 era di circa 10 anni e dunque Tirrenia registra un'età media superiore del 50 per cento rispetto ai concorrenti.


Tabella 3
Flotta






Numero


Tonnellaggio


Età
Media


Tirrenia


25


487988


15,1


Siremar


19


43677


14,1


Totale


44


531665


14,7

Quasi 15 anni di età media indicano una flotta molto vecchia. L'età è rilevante perché determina costi di gestione e di consumo di carburante molto elevati.

Alcune imbarcazioni, pur essendo state acquistate a fine anni ‘90, sono state comprate senza prestare attenzione ai costi di utilizzo. Sono stati infatti scelti modelli che consumavano più del doppio del carburante di normali traghetti con la conseguenza che un loro utilizzo avrebbe causato dei costi troppo elevati.



2


Il caso del Taurus è emblematico. Questo traghetto veloce, che può trasportare fino a 1800 passeggeri, ha prestato servizio solo 6 anni fino al 2004 poiché consumava troppo carburante.
La soluzione di Tirrenia è stata quella di non utilizzare queste ultime imbarcazioni, poiché troppo costose2.

In questo caso è evidente l'errore del management che, nel momento di acquistare nuovi traghetti, non ha tenuto in considerazione la semplice variabile del costo del carburante.

Gli errori nella composizione della flotta sono una causa importante per capire l'inefficienza di Tirrenia.

Tuttavia vi è un altro fattore che ha provocato la bancarotta dell'operatore e anche questa volta vi è una paurosa similitudine con il caso Alitalia.


Sindacati e politica conniventi nell'inefficienza

L'errore dei sindacati è ormai chiaro a distanza di due anni dal fallimento di Alitalia. La non accettazione dell'offerta di AirFrance-KLM ha provocato circa 9 mila esuberi, contro i 2100 licenziamenti previsti nell'opzione franco-olandese.

Nella privatizzazione Alitalia i sindacati hanno voluto sempre fare la voce da padrone con la conseguenza che la compagnia ha portato i libri in tribunale.

Tirrenia ha visto una situazione sostanzialmente identica.

L'azienda non ha mai trovato il coraggio di ristrutturarsi per non “mandare” a casa una parte dei dipendenti. E la politica è stata connivente in questa scelta che si è rivelata fallimentare, e ancora oggi la salvaguardia dei livelli occupazionali è considerata un elemento necessario al passaggio di mano.

Ridurre di almeno il 25 per cento il costo del personale sarebbe stato necessario per cercare di rendere sostenibile la “nave di Stato”.

Tagliare personale avrebbe però significato, per la politica, rinunciare a una fetta di consenso.

La tabella seguente mostra che Tirrenia aveva alle sue dipendenze oltre 2100 dipendenti dei quali la maggioranza era navigante.


Tabella 4
Personale Tirrenia






Indeterminato


Determinato


Totale


Navigante


1500


311


1811


Amministrativo








309

Il dato più preoccupante si può invece evincere dala seguente tabella, dove vengono mostrati i costi del personale nel 2008 e nel 2009. Nel 2009 le società regionali sono passate dalla gestione di Fintecna ad una gestione diretta delle Regioni.


Tabella 5
Costo Personale
(mln Euro)






Anno





2008


2009


Tirrenia


68,422


62,393


Società Regionali


24,223


23,791


Totale


92,645


86,184

Tirrenia, in profonda crisi, ha saputo ridurre dell'8 per cento i propri costi del personale, ma questo non è risultato sufficiente al salvataggio dell'impresa.

Le società regionali, pur in periodo di recessione economica e di contrazione del mercato, hanno lasciato sostanzialmente stabile il costo del personale.

Questo dato evidenzia come il passaggio da una gestione di Fintecna ad una gestione diretta delle regioni sia stata tragica. Queste società marittime peseranno sui bilanci delle Regioni, che difficilmente effettueranno le ristrutturazioni aziendali necessarie.

Anche in questo caso, lo Stato imprenditore si è rivelato ancora una volta inefficiente e di fronte all'apertura alla competizione ha agito come sempre.

In un primo tempo ha cercato di mantenere in vita artificialmente Tirrenia tramite dei sussidi. Nonostante tali sussidi - o, forse, proprio per causa loro - l'inefficienza dell'azienda è stata cosi grande che la crisi non ha avuto uno sbocco differente dalla bancarotta.

Il punto interrogativo più grande è sul futuro di Tirrenia. Alcune parti dell'azienda sono ancora sane, mentre altre non possono reggere in un mercato concorrenziale.

È molto probabile che si arrivi ad uno spezzatino, mentre è certo che gran parte dei debiti dell'impresa saranno pagati (come al solito) dai contribuenti italiani.

Se mai verrà fatta la good company di Tirrenia, questa dovrà essere messa all'asta e non dovranno essere commessi gli stessi errori del caso Alitalia.

Sarebbe molto meglio agire in tre fasi:

  1. Mettere in liquidazione l'azienda.
  1. Le rotte profittevoli, che non hanno bisogno di sussidi, non dovrebbero essere più sussidiate dovrebbero essere lasciate al mercato.
  1. Le tratte non profittevoli, che necessitano di oneri di servizio pubblici, dovrebbero essere messe all'asta in modo da minimizzare l'esborso da parte dello Stato.
Lo Stato imprenditore, così come gli imprenditori di Stato, sono due soluzioni molto lontane dal mercato che provocano perdite sicure per i contribuenti italiani.



IBL Focus



Chi Siamo


L'Istituto Bruno Leoni (IBL), intitolato al grande giurista e filosofo torinese, nasce con l'ambizione di stimolare il dibattito pubblico, in Italia, promuovendo in modo puntuale e rigoroso un punto di vista autenticamente liberale. L'IBL intende studiare, promuovere e diffondere gli ideali del mercato, della proprietà privata, e della libertà di scambio. Attraverso la pubblicazione di libri (sia di taglio accademico, sia divulgativi), l'organizzazione di convegni, la diffusione di articoli sulla stampa nazionale e internazionale, l'elaborazione di brevi studi e briefing papers, l'IBL mira ad orientare il processo decisionale, ad informare al meglio la pubblica opinione, a crescere una nuova generazione di intellettuali e studiosi sensibili alle ragioni della libertà.


Cosa Vogliamo


La nostra filosofia è conosciuta sotto molte etichette: “liberale”, “liberista”, “individualista”, “libertaria”. I nomi non contano. Ciò che importa è che a orientare la nostra azione è la fedeltà a quello che Lord Acton ha definito “il fine politico supremo”: la libertà individuale. In un'epoca nella quale i nemici della libertà sembrano acquistare nuovo vigore, l'IBL vuole promuovere le ragioni della libertà attraverso studi e ricerche puntuali e rigorosi, ma al contempo scevri da ogni tecnicismo.
›››Archivio notizie
DALLA PRIMA PAGINA
ICS soddisfatta dei passi avanti dell'ISWG-GHG per la decarbonizzazione dello shipping, anche se non risolutivi
Londra
Platten: rimane ancora molto lavoro da fare con urgenza entro la riunione di aprile del MEPC
Nel secondo semestre del 2024 il traffico delle merci nel porto di Venezia è cresciuto del +15,3%
Venezia
Nell'intero anno i crocieristi sono stati 548mila (+7,8%)
Nell'ultimo trimestre del 2024 il traffico delle merci nel porto di Rotterdam è calato del -2%
Rotterdam
Nell'intero anno è stata segnata una flessione del -0,7%
HMM in trattative per l'acquisizione della connazionale SK Shipping
Seul
La transazione avrebbe un valore prossimo a 1,4 miliardi di dollari
La Clean Maritime Fuels Platform suggerisce le azioni necessarie per rendere disponibili i fuel puliti per lo shipping
Bruxelles
L'AdSP diventerà Gestore Unico delle manovre ferroviarie nel porto di Ravenna
Ravenna
Rimarranno in carico a RFI la manutenzione straordinaria e gli investimenti in nuove infrastrutture
Joint venture di Cargill e Hafnia nel settore delle forniture di fuel navali
Singapore
Costituita la Seascale Energy
La Guardia Costiera autorizza l'impiego di batterie a bordo di navi di bandiera italiana
Roma
Adottato un approccio basato sulla valutazione del rischio utilizzando le linee guida dell'EMSA
Joint venture fra Marsa Maroc e TIL (gruppo MSC) per la gestione del container terminal est del porto di Nador West Med
Casablanca
Il 50% del capitale più una azione sarà detenuto dall'azienda africana
Spediporto, carenza di servizi e costi per i controlli della merce procurano una cattiva reputazione per il porto di Genova
Genova
Botta: perdere tempo e denaro per i vari controlli, non avendo certezze sui tempi di uscita della merce dai porti rende la situazione insostenibile
Nel 2024 il traffico delle merci nel porto di Barcellona è cresciuto del +8,7%
Barcellona
Deciso aumento (+12,4%) dei carichi containerizzati. Nel solo ultimo trimestre il traffico totale è aumentato del +1,2%
Nel secondo trimestre del 2024 il traffico delle merci nei porti europei è tornato a crescere
Lussemburgo
In aumento le principali tipologie di carichi ad eccezione delle rinfuse solide. Accentuato rialzo dei volumi nei porti italiani
Positivi i risultati economici annuali del gruppo terminalista HHLA
Amburgo
Lo scorso anno il traffico containerizzato movimentato dai terminal portuali è cresciuto del +0,9%
Sequestrati nel porto di Gioia Tauro 788 kg di cocaina
Reggio Calabria/Gioia Tauro
L'AdSP protesta per il declassamento del locale ufficio delle Dogane attuato contestualmente ad un consistente aumento delle sue funzioni
GNV prenderà in consegna le ultime due delle quattro ro-pax ordinate con 11 mesi di anticipo
Palermo
Catani: necessari la modernizzazione delle infrastrutture portuali, l'adozione del cold ironing e lo sviluppo di una rete di distribuzione del GNL
Le Aziende informanoSponsored Article
ABB Ability™ Marine Remote Diagnostic System
Always on board with you
Partnership fra Maersk e Cochin Shipyard nel quadro del programma di incentivi del governo indiano al settore navale
Mumbai
Nel corso del 2025 la prima riparazione di una nave del gruppo danese presso lo stabilimento indiano
Federagenti, accelerare i dragaggi impiegando il materiale di risulta negli scali portuali
Roma
Pessina: il caso di Spezia e Genova può fornire una soluzione immediata ed efficace
Contratto a Maestral (Fincantieri - EDGE) per la gestione della flotta della Marina degli Emirati Arabi Uniti
Abu Dhabi/Trieste
La commessa ha un valore di 500 milioni di euro
T&E, rimuovere dalla strategia di decarbonizzazione dello shipping i biofuel legati alla deforestazione e limitare quelli prodotti da colture alimentari
Bruxelles
Dijkstra: l'IMO dovrebbe considerare l'impatto climatico dei biocombustibili “cattivi”
ICS fiduciosa per l'esito della riunione IMO della prossima settimana sulla decarbonizzazione dello shipping
Nel 2024 il traffico delle merci nel porto di Genova è calato del -1% mentre a Savona-Vado è cresciuto del +7%
Genova
Crocieristi in diminuzione del -11%
Lo scorso anno il traffico nel porto di Koper è cresciuto del +3,0%
Lubiana
Le merci containerizzate sono state oltre 9,4 milioni di tonnellate (+5,6%)
Assarmatori, bene l'ok all'arruolamento dei membri dell'equipaggio da parte del comandante della nave
Roma
Messina: chiediamo che la misura diventi strutturale
Nel 2024 i terminal portuali della marocchina Marsa Maroc hanno movimentato un volume record di merci
Casablanca
Picco storico dei container con 2.898.779 teu (+13)
ECSA, A4E e T&E scongiurano la Commissione UE a promuovere la produzione di fuel puliti per il trasporto marittimo ed aereo
Bruxelles
Raptis: abbiamo bisogno di ingenti investimenti, certezze e semplificazione dell'accesso ai finanziamenti pubblici e privati
Flessione dei risultati economici e commerciali annuali della Kalmar
Helsinki
Deciso rialzo dei nuovi ordini nell'ultimo trimestre del 2024
Nel quarto trimestre del 2024 il traffico navale nel canale di Suez è diminuito del -53,5%
Il Cairo
Le tanker sono calate del -42,9% e le navi di altro tipo del -58,1%
Evergreen investe circa tre miliardi di dollari in 11 nuove portacontainer da 24.000 teu
Taipei/Keelung
Prosegue la crescita del fatturato delle tre principali compagnie di navigazione containerizzate taiwanesi
Confitarma, l'attuale assetto normativo del servizio di rimorchio portuale va più che bene
Roma
Circolare ministeriale del 19 marzo 2019 pienamente idonea a gestire le gare
Lo scorso anno il traffico delle merci nei porti croati è diminuito del -10,1%
Zagabria
Record di passeggeri di linea e crocieristi
MSC riorganizza due servizi transatlantici fra Mediterraneo ed East Coast USA
Ginevra
Transit time di nove giorni tra il porto di Genova e quello di New York
Nel 2024 i ricavi della Danaos Corporation hanno superato per la prima volta il miliardo di dollari
Atene
L'utile netto annuale è diminuito del -8,0%
Il traffico ro-ro e le rotte regionali sempre più importanti per lo sviluppo del porto di Ancona
Ancona
Presentata una ricerca sulle potenzialità dello scalo marchigiano
Nel 2024 i ricavi di HMM sono cresciuti del +39%
Seul
Nel solo quarto trimestre l'incremento è stato del +53%
Accordo A.P. Moller Capital - Bergé y Compañía per investire nel settore portuale in Spagna e America Latina
Kongens Lyngby/Madrid
Investimenti attraverso un fondo a gestione separata sostenuto dalla società danese
HHLA sigla un contratto collettivo di lavoro con ver.di
Amburgo
Il sindacato si era opposto alla cessione di quote di capitale sociale alla MSC
L'AdSP del Tirreno Settentrionale sospende le variazioni Istat sui canoni concessori
Livorno
Maestripieri (CISL Liguria): ai porti di Genova e Savona-Vado serve un presidente
Genova
Gli scali - ha denunciato - sono costretti a operare in regime di assoluta emergenza
Nova Marine Carriers, Aug. Bolten ed Ership hanno acquisito Maja Stuwadoors Groep
Lugano
La società olandese opera un terminal rinfuse nel porto di Amsterdam
Nel 2024 il traffico dei container nel porto di Algeciras è diminuito del -0,5%
Algeciras/Valencia
Lo scorso mese il trend negativo è proseguito
Confitarma, bene il mantenimento della procedura semplificata per l'arruolamento dei marittimi
Roma
Scomparsa a 83 anni la giornalista napoletana Bianca D'Antonio
Napoli
Punto di riferimento per cortesia e professionalità anche per il settore dello shipping
L'AdSP del Mar Ligure Orientale ha aderito all'Osservatorio Nazionale Tutela del Mare
Roma
L'ente promuove la valorizzazione della risorsa mare
Domani a Napoli un convegno di studi sul contrasto ai traffici illeciti via mare
Napoli
Si terrà presso l'Università degli Studi “Parthenope”
Il porto di Los Angeles raggiunge un nuovo picco di traffico containerizzato per gennaio
Los Angeles
Porto di Livorno, nel 2024 il traffico ferroviario è cresciuto del +10,4%
Livorno
La quota rail dei volumi di merci movimentate è salita al 19%
Appalto per l'immersione nella vasca di colmata di Ancona dei sedimenti di dragaggio dei porti di Fano e Numana
Ancona
Federlogistica, la chiusura del casello autostradale di Busalla può mettere in crisi la logistica nel Nord Ovest
Genova
Lo scorso anno il traffico delle merci nei porti montenegrini è cresciuto del +2,2%
Podgorica
I passeggeri sono aumentati del +16,1%
Investimenti pari a 1,4 miliardi di euro per lo sviluppo del Polo Logistica del gruppo FS Italiane
Roma
Gli investimenti per nuovi asset fisici e digitali sono previsti dal Piano Strategico 2025-2029
Il gruppo Grimaldi estende il suo network marittimo all'India
Napoli
Il 20 febbraio il primo scalo al porto di Mumbai con la PCTC “Grande California”
Un milione di euro per la riduzione dell'importo delle tasse di ancoraggio nel porto di Gioia Tauro
Gioia Tauro
Ok all'ampliamento del terminal auto di Automar
L'AdSP della Liguria Orientale concorda sulla necessità di aree buffer per i porti di La Spezia e Marina di Carrara
La Spezia
Aree individuate dall'ente in prossimità del porto e del retroporto di Santo Stefano di Magra
Convegno “Ferro-gomma-acqua: l'intermodalità e il porto di Genova”
Genova
Si terrà venerdì presso la Stazione Marittima di Genova
Fratelli Cosulich ha acquisito una quota di controllo del 62% del capitale della Femo Bunker
Genova
Ha un fatturato annuo di oltre 70 milioni di euro
PROSSIME PARTENZE
Visual Sailing List
Porto di partenza
Porto di destinazione:
- per ordine alfabetico
- per nazione
- per zona geografica
Interporto di Nola, nel 2024 il traffico intermodale è cresciuto del +18%
Nola
Stabile il traffico di merce su gomma
È diventato operativo il nuovo terminal crociere di MSC nel porto di Barcellona
Barcellona
Sarà inaugurato ufficialmente nei prossimi mesi
A gennaio il porto di Singapore ha movimentato 3,5 milioni di container (+5,8%)
Singapore/Hong Kong
Il traffico containerizzato nel porto di Hong Kong è diminuito del -10,5%
Arrivata nel porto di Genova la “talpa” per la galleria dello scolmatore del torrente Bisagno
Genova
È composta da tre pezzi principali di 196 tonnellate
Prosegue l'eccezionale crescita del traffico dei container nel porto di Long Beach
Long Beach
A gennaio ne sono stati movimentati 953mila (+41,4%)
Mercitalia Intermodal si accorda con PJM per la digitalizzazione di 600 carri intermodali
Roma
Tra il 2025 e il 2027 saranno equipaggiati con il sistema digitale WaggonTracker dell'azienda austriaca
Domani CMA CGM attiverà un nuovo servizio fra Italia, Spagna ed Egitto
Marsiglia
Riorganizzazione della linea Bora Med Service con l'inclusione di scali in Siria
Assoporti alla fiera Fruit Logistica a sostegno del settore ortofrutticolo italiano
Roma
Nel 2024 valore record delle esportazioni di 6,1 miliardi di euro
A gennaio il traffico delle merci nei porti russi è calato del -1,6%
San Pietroburgo
In crescita i soli carichi in importazione
Battezzata la prima portacontainer di nuova costruzione di proprietà della ONE
Singapore
Ha una capacità di circa 13.800 teu
Bando per il potenziamento del Tuscan Port Community System
Livorno
Paroli: il TPCS è utilizzato con profitto non soltanto dalla nostra AdSP, ma anche da quelle di Napoli, Venezia e Cagliari
D'Angelo (ANSI): necessari passi avanti anche nella cybersicurezza per il settore portuale
Roma
Le minacce possono paralizzare una componente altamente strategica per il Sistema Paese
UBV Group compra International Services and Logistics Nardi
Milano
La società milanese opera dal 1949 nel settore delle spedizioni e della logistica integrata
Nuova area logistica nell'hinterland milanese
Londra/Milano
Joint venture tra SFO Capital Partners, Edmond de Rothschild REIM e GARBE
Nel 2024 il traffico dei container nel porto di Valencia è aumentato del +14,1%
Valencia
Forte crescita del transhipment (+18,8%)
L'olandese Raben Group ha acquisito la connazionale DGO Express
Milano
L'azienda fornisce servizi di trasporto groupage su strada e di logistica
Musso (gruppo Grendi): scappare da Genova? Per noi è stata una fortuna
Genova
Tra le iniziative previste nel 2025, il rilancio del porto container di Cagliari
Quest'anno l'associazione degli agenti marittimi genovesi compie ottant'anni
Genova
In programma una serie di eventi celebrativi
MPC Capital acquisice il 50% del capitale della concittadina BestShip
Amburgo
Attualmente la società di Amburgo offre servizi a circa 450 navi
PORTI
Porti italiani:
Ancona Genova Ravenna
Augusta Gioia Tauro Salerno
Bari La Spezia Savona
Brindisi Livorno Taranto
Cagliari Napoli Trapani
Carrara Palermo Trieste
Civitavecchia Piombino Venezia
Interporti italiani: elenco Porti del mondo: mappa
BANCA DATI
ArmatoriRiparatori e costruttori navali
SpedizionieriProvveditori e appaltatori navali
Agenzie marittimeAutotrasportatori
MEETINGS
Domani a Napoli un convegno di studi sul contrasto ai traffici illeciti via mare
Napoli
Si terrà presso l'Università degli Studi “Parthenope”
Ad Ancona il convegno “Il porto come polo di sviluppo strategico del territorio”
Ancona
È in programma l'11 febbraio
››› Archivio
RASSEGNA STAMPA
Türkiye's largest shipping company moves to Greece, while tourism giant exits
(Türkiye Today)
Billions lost at sea: over-reliance on foreign shipping drains economy
(The News International, Pakistan)
››› Archivio
FORUM dello Shipping
e della Logistica
Relazione del presidente Nicola Zaccheo
Roma, 18 settembre 2024
››› Archivio
Porto di Chioggia, pubblicato il bando per l'affidamento del servizio di lavoro portuale temporaneo
Venezia
L'organico operativo ottimale dell'impresa autorizzata è fissato in 20 unità
Ordine a Hyundai Mipo la costruzione di quattro navi per il bunkeraggio di GNL
Ulsan/Tokyo/Oslo
Yara prenderà a noleggio da NYK una nuova gasiera per il trasporto di ammoniaca
Ad Ancona il convegno “Il porto come polo di sviluppo strategico del territorio”
Ancona
È in programma l'11 febbraio
Il miglioramento nell'ultima parte dell'anno non basta ad Eimskip per chiudere positivamente il 2024
Reykjavík
Lo scorso anno il traffico dei container nei terminal di HPH Trust è cresciuto del +4,8%
Singapore
Ricavi in aumento del +8,8%
Konecranes registra ricavi annuali e trimestrali record
Helsinki
Nel 2024 il valore dei nuovi ordini è calato del -3,9%
Accordo AD Ports - CMA Terminals per gestire il nuovo terminal multipurpose del porto di Pointe-Noire
L'Associazione Logistica dell'Intermodalità Sostenibile rinnova le commissioni tecniche
Roma
Francesca Fiorini confermata segretario generale. Accolti 30 nuovi soci
Tarros attiva un nuovo collegamento ferroviario tra il porto di La Spezia e l'Interporto di Padova
La Spezia
La frequenza è settimanale
CMA CGM continuerà a gestire il container terminal del porto siriano di Lattakia
Beirut
Nuovo contratto con la General Authority for Land and Sea Ports
Costamare registra ricavi annuali e trimestrali record
Monaco
Lo scorso anno il volume d'affari è cresciuto del +37,9%
Incidente mortale nell'area delle riparazioni navali del porto di Genova
Genova
Sciopero immediato dei lavoratori del comparto
Proseguono spediti gli interventi per l'elettrificazione delle banchine portuali di La Spezia
La Spezia
Federlogistica sollecita una sospensione temporanea della misura sui nuovi criteri di classificazione degli uffici doganali
Wärtsilä chiude il 2024 con risultati economici e commerciali record
Helsinki
Il valore dei nuovi ordini acquisiti nell'anno è cresciuto del +14%
Nel 2024 sono cresciuti i ricavi del gruppo DSV ma non gli utili
Hedehusene
Le spedizioni aeree e marittime movimentate dall'azienda danese sono aumentate del +7,1% e del +6,6%
Ok alla concessione per il terminal automotive di Vezzani a Porto Marghera
Venezia
Contratto della durata di 25 anni
Porto di Ravenna, stimata una crescita del +12,9% del traffico a gennaio
Ravenna
Movimentate oltre 1,9 milioni di tonnellate di merci
A gennaio il traffico dei container nel porto di Gioia Tauro è cresciuto del +12,5%
Gioia Tauro
Sono stati movimentati 347.917 teu
L'Interporto di Jesi rientra nell'Unione Interporti Riuniti
Roma
I terminal di Melzo e Rubiera nuovi partner aggregati dell'associazione
Cisl FP Liguria, il declassamento delle sedi delle Dogane di Genova, Spezia e Savona è assolutamente ingiustificato
- Via Raffaele Paolucci 17r/19r - 16129 Genova - ITALIA
tel.: 010.2462122, fax: 010.2516768, e-mail
Partita iva: 03532950106
Registrazione Stampa 33/96 Tribunale di Genova
Direttore responsabile Bruno Bellio
Vietata la riproduzione, anche parziale, senza l'esplicito consenso dell'editore
Cerca su inforMARE Presentazione
Feed RSS Spazi pubblicitari

inforMARE in Pdf Archivio storico
Mobile