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Il governo vietnamita ritiene che in due anni il gruppo Vinashin possa uscire dalla crisi
Prevista una riduzione del debito da 4,4 miliardi a 2,7 miliardi di dollari
24 novembre 2010
inforMARE - Ieri il governo vietnamita ha presentato al parlamento lo stato del programma di ristrutturazione del gruppo navalmeccanico nazionale Vietnam Shipbuilding Industry Group (Vinashin). Il primo ministro Nguyen Tan Dung ha ricordato che la crisi dell'azienda, prossima al fallimento, è stata causata dalla cattiva gestione dei dirigenti, che hanno tra l'altro falsificato i bilanci e attuato un'espansione incontrollata dell'attività del gruppo (inforMARE del 5 agosto 2010), ma ha ammesso che il governo è responsabile in parte dello stato di crisi per non aver saputo efficacemente monitorare la situazione dell'azienda. Dung ha annunciato che entro la fine di quest'anno sarà reso noto il risultato di inchieste sulla situazione a cui è giunta Vinashin realizzate dal governo e Partito Comunista del Vietnam.
Il vice primo ministro Nguyen Sinh Hung, che è presidente del comitato per la ristrutturazione di Vinashin, ha detto che si aspetta di riscontrare un pubblico consenso sul programma di risanamento del gruppo che, senza l'immissione di fondi, presenta molti dei suoi cantieri in una fase di stallo. Il vice premier ha ammesso che il processo di ristrutturazione è tutt'altro che facile.
Il periodo d'oro della cantieristica navale vietnamita - ha rilevato Hung - è stato nel 2005-2006, ma - ha aggiunto - come in molte altre nazioni il settore ha iniziato ad attraversare difficoltà con lo scoppio della crisi finanziaria globale e con la recessione economica nel 2008. Con il processo di ristrutturazione - ha sottolineato il vice premier - Vinashin si deve liberare dai suoi debiti e deve rimettersi in sesto e svilupparsi ulteriormente.
In particolare, per consentire la liquidazione del debito - ha aggiunto Hung - è necessario ristrutturare le filiali del gruppo piuttosto che svenderle. Secondo le previsioni del governo, il ripianamento del debito potrà avvenire gradualmente entro il 2013-2014. L'obiettivo è di ridurre il debito a 53.000 miliardi di dong (2,7 miliardi di dollari) nel 2013 rispetto ad un indebitamento per 86.000 miliardi di dong al 30 giugno scorso. Il valore degli assets dell'azienda al 30 giugno scorso era di 104.000 miliardi di dong ed è previsto che scenda a 68.000 miliardi di dong a conclusione del piano di ristrutturazione, che prevede di tagliare da 259 a 43 il numero delle unità di business dell'azienda.
Hung ha ricordato che il processo di ristrutturazione è iniziato nel 2008 con il taglio degli investimenti e con la cancellazione dei fondi destinati ai progetti, il cui numero è sceso da 185 a 106 e, successivamente, a 13. Inoltre, nel corso di quest'anno, alcune filiali di Vinashin sono state trasferite a Vinalines e a PetroVietnam (inforMARE del 6 luglio 2010). Hung ha precisato che da sei mesi è in corso la terza fase del programma di ristrutturazione e che l'attività produttiva sta tornando ad aumentare: tuttora - ha spiegato - sono in atto contratti per la costruzione di 130 nuove navi, è ripresa la costruzione di 17 navi non ancora ultimate e 28 stabilimenti cantieristici del gruppo hanno riavviato l'attività. Nel 2010 - ha evidenziato Hung - Vinashin ha costruito 66 navi rispetto al suo obiettivo di 57 unità ed è in trattative per ottenere il prossimo anno 110 nuovi contratti di costruzione. (iM)
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