Lunedì scorso il presidente venezuelano Hugo Chávez ha sottoscritto il decreto per la nazionalizzazione della Consolidada de Ferrys (Conferry), società armatoriale che ha 980 dipendenti e che opera una flotta di navi traghetto e ro-ro impiegata principalmente nei collegamenti con l'Isola di Margarita, nello Stato di Nueva Esparta.-
- La misura di statalizzazione della compagnia marittima è stata criticata dal governatore dello Stato di Nueva Esparta, Morel Rodríguez Ávila, che - pur riconoscendo che l'attività di Conferry è incorsa in problemi di varia natura - ha sottolineato come i servizi operati dalla compagnia costituiscano un'alternativa al trasporto aereo, che presenta tariffe in continuo aumento: «prima di nazionalizzare Conferry - ha affermato Rodríguez Ávila - il governo prima avrebbe fatto meglio a rendere più facile all'azienda la soluzione dei suoi problemi. Sarebbe stata una cosa sensata e avrebbe così dimostrato la sua disponibilità a promuovere e a difendere la proprietà privata. Invece no. Quello che ha fatto è stato di evidenziare ancora una volta il suo scandaloso piano di sterminio dell'impresa privata, nella fretta di attuare con qualsiasi mezzo la comunistizzazione del Venezuela». Inoltre il governatore ha evidenziato come le attività che sinora il governo ha nazionalizzato non abbiano prodotto alcun risultato positivo. «Se fino a ieri i margaritegni avevano “Conferry” - ha concluso Rodríguez Ávila - speriamo che domani non siano “senzaferry”».
-
- Anche il presidente di Fedecamaras, Jorge Botti, ha aspramente criticato la nazionalizzazione della compagnia armatoriale che si aggiunge - ha ricordato - alla lunga e allarmante lista di 401 espropriazioni registrate sinora nel 2011. Botti ha denunciato «la camicia di forza che è stata posta sulle imprese, come nel caso di Conferry e delle compagnie aeree, le quali - ha spiegato - hanno dovuto affrontare molti ostacoli: il controllo delle tariffe, difficoltà e ritardi nella consegna della valuta necessaria per il normale funzionamento e per gli acquisti di parti di ricambio necessarie per il corretto svolgimento dell'attività».
-
- Da parte sua il ministro dei Trasporti e delle Comunicazioni del Venezuela, Francisco Garcés, ha dichiarato che l'intenzione dell'esecutivo è di far sì che «questo servizio di trasporto per via marittima sia prestato in maniera adeguata ed è per questo - ha aggiunto - che il governo e, molto responsabilmente, il comandante Chávez hanno ordinato la nazionalizzazione». Inoltre il ministro ha sottolineato che non è prevista alcuna cessazione dell'attività di Conferry e che «questa nazionalizzazione è volta a garantire che le persone che si spostano dalla terraferma all'Isola di Margarita lo possano fare in maniera comoda e adeguata, senza sacrificare il tempo dei passeggeri a causa dei ritardi che presenta il sistema». Infine Garcés, ricordando che tra le lamentele degli utenti della compagnia figura proprio il ritardo dei servizi, ha sottolineato che Conferry ha una flotta di dieci navi di cui solo quattro sono però operative e che l'obiettivo del governo è di rimettere in attività l'intera flotta.

|