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La Commissione UE ha presentato la nuova configurazione a due livelli (core network e rete globale) della rete infrastrutturale transeuropea TEN-T
La rete centrale dovrà essere completata entro il 2030, quella globale entro il 2050. Previsto un costo complessivo di 250 miliardi di euro per la prima fase (2014-2020) del core network. Lo stanziamento per il periodo 2012-2020 è di soli 31,7 miliardi. Soddisfazione di ESPO per il ruolo assegnato ai porti
19 ottobre 2011
Oggi la Commissione Europea ha adottato e presentato la proposta per la nuova configurazione “dual-layer” della rete infrastrutturale transeuropea TEN-T incentrata su una “rete centrale” di infrastrutture (core network), da completarsi entro il 2030, che avranno il compito di eliminare le strozzature della rete, di ammodernarla e di snellire le operazioni transfrontaliere di trasporto per passeggeri e merci, e su una rete globale destinata ad alimentare quella centrale.
La Commissione ha pubblicato una lista preliminare di progetti destinati a far parte del core network della TEN-T, rete centrale alla quale - ha precisato Bruxelles - saranno rigorosamente indirizzati i fondi europei per il periodo 2014-2020. Relativamente all'Italia figurano nell'elenco: per il settore ferroviario, le linee Lione-Torino, Genova-Rotterdam, Milano-Brescia, Brescia-Venezia-Trieste, Trieste-Divaccia, tunnel di base del Brennero, Fortezza-Verona, Napoli-Bari, Napoli-Reggio Calabria e Messina-Palermo; per i porti, l'interconnessione Trieste-Venezia-Ravenna; per le autostrade del mare/porti, il collegamento Palermo-Valletta; per il trasporto fluviale, il collegamento Milano-Mantova-Venezia-Trieste.
La rete centrale si integrerà con la rete globale, da completarsi entro il 2050, che garantirà la piena copertura del territorio dell'UE e l'accessibilità a tutte le regioni. La rete centrale privilegerà invece i collegamenti e i nodi più importanti della TEN-T in modo da renderla pienamente operativa entro il 2030. Entrambe le reti - ha sottolineato la Commissione - comprendono tutti i modi di trasporto: strade, ferrovie, linee aeree, vie navigabili interne e trasporto marittimo, nonché le piattaforme intermodali.
La Commissione ha precisato che il nuova core network si appoggerà su una rete globale di collegamenti che alimenteranno la rete centrale a livello regionale e nazionale. Quest'ultima infrastruttura sarà finanziata principalmente dagli Stati membri, con la possibilità, in alcuni casi, di attingere a fondi UE della politica dei trasporti e della politica regionale, anche mediante nuovi strumenti innovativi di finanziamento. L'obiettivo è quello di garantire che progressivamente, entro il 2050, la grande maggioranza dei cittadini e delle imprese d'Europa non debbano impiegare più di 30 minuti per raggiungere la rete globale.
La Commissione ha spiegato che la realizzazione della rete centrale sarà facilitata mediante l'adozione di un approccio per corridoi. Dieci corridoi - configurati secondo l'elenco che pubblichiamo di seguito - saranno alla base dello sviluppo coordinato dell'infrastruttura nell'ambito della rete centrale. Tali corridoi interesseranno non meno di tre modalità di trasporto, tre Stati membri e due sezioni transfrontaliere. Inoltre “Piattaforme di corridoio” saranno presiedute da coordinatori europei che riuniranno tutte le parti interessate, costituendo uno strumento essenziale per garantire il coordinamento, la cooperazione e la trasparenza.
La nuova rete centrale interesserà 83 porti, 37 aeroporti , 15.000 chilometri di linee ferroviarie convertite all'alta velocità e 35 grandi progetti transfrontalieri. La Commissione prevede che il costo dell'attuazione della prima fase di finanziamento per la rete centrale nel periodo 2014-2020 costerà 250 miliardi di euro.
Bruxelles ha ricordato che per lo sviluppo dell'infrastruttura dei trasporti transeuropea per il prossimo periodo finanziario (2012-2020) sono stanziati 31,7 miliardi di euro, fondi che la Commissione ritiene debbano agire come “capitale di avviamento” per stimolare ulteriori investimenti da parte degli Stati membri, e che l'80% di questa somma sarà destinata ai progetti prioritari della rete centrale lungo i dieci corridoi e al finanziamento di progetti orizzontali (di contenuto informatico) come SESAR (la dimensione tecnologica del sistema di gestione del traffico aereo del cielo unico europeo) e ERTMS (il sistema europeo di gestione del traffico ferroviario che dovrà essere utilizzato in tutti i grandi corridoi di trasporto). I finanziamenti residui potranno essere diretti a progetti ad hoc, compresi i progetti della rete globale.
La Commissione ha evidenziato che i finanziamenti TEN-T esercitano un forte effetto leva e che l'esperienza degli ultimi anni dimostra che ogni milione di euro speso a livello europeo genera cinque milioni di euro dai governi degli Stati membri e 20 milioni dal settore privato. Oltre a questo effetto leva - ha rilevato Bruxelles - esiste oggi la possibilità di ottenere nuovi finanziamenti privati mediante strumenti finanziari innovativi, come le obbligazioni di progetto (project bonds).
La Commissione ha chiarito inoltre che i tassi ordinari di finanziamento per i progetti TEN-T della rete centrale saranno pari ad un massimo del 50% per il cofinanziamento UE di studi e pari ad un massimo del 20% per i lavori (per esempio, lavori esplorativi per una galleria importante), ed ha specificato che esiste la possibilità di aumentare il cofinanziamento dei progetti transfrontalieri per i collegamenti ferroviari e di navigazione interna (fino al 40%) e che per taluni progetti STI, come l'ERTMS, può essere concesso un cofinanziamento più elevato, non superiore al 50%, per sostenere gli Stati membri che effettuano la transizione al nuovo sistema.
«I trasporti - ha dichiarato il vicepresidente della Commissione e commissario responsabile per i Trasporti, Siim Kallas - sono fondamentali per un'economia efficiente nell'UE, ma oggi mancano collegamenti vitali. Le ferrovie europee hanno sette scartamenti diversi e solo 20 dei nostri principali aeroporti e 35 dei principali porti sono collegati direttamente alla rete ferroviaria. Senza collegamenti efficienti, l'Europa non può né crescere né prosperare».
L'European Sea Ports Organisation (ESPO) ha dato un primo giudizio positivo sulla nuova configurazione della TEN-T proposta dalla Commissione Europa, nella quale - ha osservato l'associazione dei porti europei - i porti marittimi figurano in primo piano, con 83 porti e cluster portuali selezionati come parte del core network e dove quasi tutti i corridoi multimodali svolgono una funzione di collegamento con i porti marittimi.
«Facendo nostra la filosofia “dual layer” in una fase iniziale - ha rilevato il segretario generale di ESPO, Patrick Verhoeven - siamo riusciti ad avere i porti inclusi appropriatamente nella TEN-T. Questo è un passo molto positivo. Ora dobbiamo fare in modo che i porti non siano presenti solo “sulle mappe”, ma che possano usufruire efficacemente dei finanziamenti e di altre misure di sostegno che sono offerte dal sistema della TEN-T. Ciò vale anche per i porti che fanno parte della rete globale. Inoltre - ha concluso Verhoeven - potrebbe essere necessario rivedere alcuni dei corridoi multimodali per assicurarsi che forniscano effettivamente i collegamenti più efficienti e sostenibili per l'Europa».
LIST OF PRE-IDENTIFIED PROJECTS ON THE CORE NETWORK IN THE FIELD OF TRANSPORT
a) Horizontal Priorities
Innovative Management & Services
Single European Sky - SESAR
Innovative Management & Services
Traffic Management Systems for Road, Rail and Inland Waterways (ITS, ERTMS and RIS)
Innovative Management & Services
Core Network Ports and Airports
Core Network Corridors
1. Baltic - Adriatic Corridor
Helsinki - Tallinn - Riga - Kaunas - Warszawa - Katowice
Gdynia - Katowice
Katowice - Ostrava - Brno - Wien
Katowice - 'ilina - Bratislava - Wien
Wien - Graz - Klagenfurt - Villach - Udine - Venezia - Bologna - Ravenna
Pre-identified sections
Mode
Description/dates
Helsinki - Tallinn
Ports, MoS
port interconnections, (further) development of multimodal platforms and their interconnections, MoS (including icebreaking capacity)
Tallinn - Riga - Kaunas - Warszawa
Rail
(detailed) studies for new UIC gauge fully interoperable line; works for new line to start before 2020; rail - airports/ports interconnections
Gdynia - Katowice
Rail
upgrading
Gdynia, Gdansk
Ports
port interconnections, (further) development of multimodal platforms
Warszawa - Katowice
Rail
upgrading
Katowice - Ostrava - Brno - Wien & Katowice - 'ilina - Bratislava - Wien
Rail
upgrading, in particular cross-border sections PL-CZ, PL-SK and SK-AT; (further) development of multimodal platforms
Wien - Graz - Klagenfurt - Udine - Venezia - Ravenna
Rail
upgrading and works ongoing; (further) development of multimodal platforms
Trieste, Venice, Ravenna
Ports
port interconnections, (further) development of multimodal platforms
2. Warszawa - Berlin - Amsterdam/Rotterdam - Felixstowe - Midlands
BY border - Warzsawa - Poznan - Frankfurt/Oder - Berlin - Hannover - Osnabrück - Enschede - Utrecht - Amsterdam/Rotterdam - Felixstowe - Birmingham/Manchester - Liverpool
Pre-identified sections
Mode
Description/dates
BY border - Warszawa - Poznan - DE border
Rail
upgrading existing line, studies for high speed rail
PL Border - Berlin - Hannover - Amsterdam/Rotterdam
Rail
upgrading of several sections (Amsterdam - Utrecht - Arnhem; Hannover - Berlin)
West-German Canals, Mittellandkanal, Hannover - Magdeburg - Berlin
IWW
upgrading
Amsterdam locks
IWW
studies ongoing
Felixstowe - Midlands
Rail, port, multimodal platforms
interconnections port and multimodal platforms
3. Mediterranean Corridor
Algeciras - Madrid - Tarragona
Sevilla - Valencia - Tarragona
Tarragona - Barcelona - Perpignan - Lyon - Torino - Milano - Venezia - Ljubljana - Budapest - UA border
Pre-identified sections
Mode
Description/dates
Algeciras - Madrid
Rail
studies ongoing, works to be launched before 2015, to be completed 2020
- Via Raffaele Paolucci 17r/19r - 16129 Genova - ITALIA
tel.: 010.2462122, fax: 010.2516768, e-mail
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