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Maersk Line sta testando l'impiego di biocarburante derivato dalle alghe per alimentare i motori della Maersk Kalmar
Viene impiegato in un motore ausiliario, ma l'obiettivo è di utilizzarlo nel motore principale
14 dicembre 2011
Il gruppo armatoriale danese A.P. Møller-Mærsk sta sperimentando, insieme con l'US Navy, l'impiego di biocarburanti quale combustibile per alimentare i motori delle oltre 1.300 navi della propria flotta.
Per valutare le opportunità offerte dai biocombustibili e per individuare i problemi che comporta il loro utilizzo il gruppo Maersk ha avviato un progetto incentrato sui viaggi della durata di un mese compiuti dalla Maersk Kalmar, una portacontainer della capacità di 6.690 teu costruita nel 1998 che Maersk Line impiega sulla rotta tra il porto tedesco di Bremerhaven e il porto indiano di Pipavav con una serie di scali intermedi. Il progetto prevede che nel corso della sua navigazione tra Europa ed India, con a bordo un team formato da addetti di Maersk Line e Maersk Maritime Technology, la nave utilizzi quale combustibile 30 tonnellate di fuel derivato dalle alghe.
In particolare, in uno dei motori ausiliari della Maersk Kalmar si stanno testando miscele di carburante che contengono una percentuale di fuel derivato dalle alghe compresa tra il 7% e il 100%. Pertanto il biocarburante non è utilizzato per la propulsione, ma per la generazione di energia elettrica utilizzata per alimentare i sistemi elettronici della nave. L'obiettivo di Maersk, tuttavia, è di arrivare ad alimentare con il biocarburante anche il motore principale della portacontainer.
«Le proprietà di questo fuel - ha spiegato l'ingegner Klaus Jørgensen di Maersk Maritime Technology - sono simili a quelle del gasolio per uso marittimo. Pertanto se, come prevediamo, saremo in grado alimentare il motore ausiliario con questo combustibile per lunghi periodi di tempo, potremo utilizzarlo tranquillamente anche nel motore principale».
Obiettivo della Marina Militare degli Stati Uniti, che è lo sponsor principale del progetto e fornisce le 30 tonnellate di carburante derivato dalle alghe, è di giungere entro il 2020 a produrre il 50% dell'energia necessaria alle sue attività con l'impiego di combustibili alternativi. Scopo di Maersk Line è di ridurre del 25% entro la stessa data, rispetto al 2007, le sue emissioni di CO2 per ogni container trasportato.
Il responsabile Clima e Ambiente di Maersk Line, Jacob Sterling, ha precisato che, da un punto di vista più ampio, l'iniziativa della compagnia è volta anche a valutare globalmente le potenzialità dell'impiego dei biocarburanti, soprattutto in termini di costo e di sostenibilità. Infatti - ha spiegato - «qualsiasi combustibile alternativo deve essere commercialmente disponibile su larga scala e non deve avere un impatto negativo sulla produzione agricola». «Il biocarburante derivato dalle alghe - ha aggiunto - è uno dei biocombustibili meno sviluppati e, con ulteriori progressi tecnologici, ha il potenziale per essere prodotto maggiormente senza alcun impatto sull'agricoltura». «Oggigiorno - ha concluso - siamo agli inizi dell'impiego dei biocarburanti. Quindi il nostro obiettivo è quello di continuare a realizzare test e partnership come questa per continuare a sviluppare le nostre conoscenze intorno ad una serie di tecnologie e tipologie di carburanti».
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