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Incontro tecnico per inserire l'accessibilità e i nodi del sistema portuale di Trieste nel progetto TAV
Convocato dall'assessore regionale Riccardi, si è tenuto ieri ad Udine
11 gennaio 2012
Ieri ad Udine, presso la sede della Regione Friuli Venezia Giulia, si è tenuto un incontro tecnico per valutare le opportunità di inserimento nella progettualità della TAV anche dell'accessibilità e della sistemazione dei nodi del sistema portuale di Trieste che è stato convocato dall'assessore regionale alle Infrastrutture, Riccardo Riccardi, e al quale hanno partecipato il funzionario del ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti - Direzione generale per la programmazione e i programmi europei Roberto Ferrazza, i coordinatori di RFI - Rete Ferroviaria Italiana e i funzionari dell'Autorità Portuale di Trieste.
In particolare, sono state esaminate le modalità di sviluppo ed adeguamento strutturale, all'interno delle operazioni gestite dallo Stato per la progettazione esecutiva del tratto transfrontaliero Trieste-Divaccia del progetto ferroviario prioritario TEN-T n. 6 dell'Unione Europea, delle linee ferroviarie a supporto della portualità triestina: lo scalo di Campo Marzio anzitutto, ma anche quello di Aquilinia e l'intera rete di adduzione al porto.
L'assessore Riccardi ha spiegato che l'ente regionale ha sollecitato l'incontro perché ritiene indispensabile, «nel momento stesso in cui si sta procedendo alla progettazione della rete ad alta velocità, immaginare le soluzioni più idonee per mettere mano al nodo ferroviario di Campo Marzio a Trieste, cogliendo l'opportunità di inserimento nella partita dei finanziamenti europei».
Riccardi ha auspicato che vengano «al più presto individuati nel dettaglio gli interventi prioritari di riqualificazione e quindi definite le soluzioni di progettazione congiunta tra RFI e Autorità Portuale al fine di consentire di inserirle nell'agenda di lavoro che l'amministrazione regionale tiene con la Commissione Europea sul tema dei trasporti».
Da parte del ministero, Ferrazza ha confermato che la qualità degli interventi previsti per il collegamento ferroviario del porto di Trieste rientra a pieno titolo nelle priorità di investimento decise dal governo Monti «che - ha precisato - riconfermando le previsioni di investimento in linea di continuità con il governo precedente, ha tuttavia posto la necessità di individuare interventi di infrastrutturazione da cantierare a breve e medio periodo, nel giro di due o tre anni, per incidere sulla possibilità di creare ricchezza direttamente sul territorio».
Con l'obiettivo di discutere delle problematiche tecniche, ma soprattutto di quelle che discendono dalla necessità di superare il modello gestionale attualmente in vigore, l'Autorità Portuale di Trieste e RFI hanno convenuto di fissare un incontro a Roma già la prossima settimana.
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