«Lo stop alla cessione della Tirrenia da parte dell'Unione Europea è un primo riconoscimento formale che le nostre rivendicazioni erano e sono fondate». È questo il commento del presidente della Regione Sardegna, Ugo Cappellacci, alla notizia che la Commissione UE ha stabilito di avviare un'indagine approfondita sulla cessione della compagnia pubblica alla cordata armatoriale Compagnia Italiana di Navigazione - CIN ( del 19 gennaio 2012).-
- Ieri Cappellacci ha ripercorso le azioni svolte dalla Regione in difesa del diritto alla mobilità dei sardi. «Abbiamo intrapreso questa azione sia a livello politico che sul piano giurisdizionale - ha sottolineato - e proseguiremo fino al risultato finale: quello di ripristinare le regole del libero mercato e di dare piena effettività al diritto alla mobilità dei sardi, che non può essere messo in discussione in nome di interessi economici privati e di rendite di posizione che nulla hanno a che fare con gli interessi della collettività».
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- «Dalle prime segnalazioni effettuate nell'inverno del 2010 - ha ricordato il governatore della Sardegna - siamo passati al ricorso all'antitrust italiano, alla lettera al commissario Barroso, alla direzione generale della concorrenza e a quella dei trasporti dell'Unione Europea, seguite dalla nostra audizione in sede comunitaria. Allo stesso tempo, per scongiurare gli effetti del caro traghetti praticato dagli armatori a danno della nostra isola, abbiamo deciso di varare la flotta sarda, che proprio in questi giorni ha avviato la seconda fase con i collegamenti Olbia-Civitavecchia. La nostra battaglia proseguirà in tutte le sedi».
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- «Per troppo tempo - ha concluso Cappellacci - le opportunità di sviluppo del nostro sistema economico-sociale sono state compresse da un sistema dei collegamenti marittimi bloccato. Il nostro obiettivo è quello di restituire alla Sardegna la titolarità del processo sui collegamenti via mare».
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- «Sin dal primo momento - ha aggiunto l'assessore ai Trasporti della Regione Sardegna, Christian Solinas - avevo avuto modo di dichiarare al Consiglio regionale che la via maestra era quella di spostare la vertenza sui tavoli di Bruxelles, ed oggi raccogliamo i primi frutti. Al momento sono solo quattro in tutta Europa le procedure sottoposte alla Commissione Europea arrivate alla seconda fase, quella dell'approfondimento, a conferma di come non sia semplice arrivarci. Abbiamo dimostrato, anche grazie ai dossier predisposti dalle associazioni dei consumatori, che l'accordo tra le tre compagnie avrebbe generato un monopolio sui mari, con il via libera del governo nazionale, fortemente orientato verso la cordata CIN».
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- «L'obiettivo vero - ha rilevato Solinas - è quello di riuscire a trovare un punto di equilibrio che consenta alla Regione di governare il sistema dei trasporti marittimi, definendo rotte, qualità dei servizi e tariffe, portando avanti una battaglia di popolo per scongiurare definitivamente il tentativo di farci prigionieri in casa nostra».

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