Se l'annuncio della scorsa settimana della compagnia di navigazione tedesca Hapag-Lloyd di introdurre il prossimo 1° marzo un General Rate Increase (GRI) dell'importo di ben 750 dollari per container teu per tutte le rotte westbound che collegano l'Asia orientale (escluso il Giappone) con tutto il Nord Europa e il Mediterraneo ha suscitato scalpore per l'inusitata entità dell'aumento dei noli, un incremento di importo maggiore è stato annunciato lunedì dalla danese Maersk Line che ha comunicato l'applicazione dal 1° marzo di un GRI di 775 dollari per teu (dry e reefer) per le spedizioni westbound da tutti i porti asiatici verso tutte le destinazioni del Nord Europa e del Mediterraneo.-
- Se avvisi di aumento dei noli relativi alla direttrice di traffico Asia-Europa giungono anche da altre primarie compagnie armatoriali che operano servizi di linea sulla rotta, che però propongono un rialzo generalizzato delle tariffe decisamente più contenuto, i rincari comunicati dalla compagnia tedesca, che opera la quarta flotta mondiale di portacontainer per capacità di carico, e dalla compagnia danese, che mette in campo la prima flotta mondiale, sembrano essere volti a smentire le previsioni di molti analisti secondo cui il trend al ribasso dei noli non registrerà miglioramenti fino al 2014 nonostante gli aumenti annunciati dalle compagnie armatoriali.
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- Gli analisti basano tale previsione principalmente sull'impatto negativo sul mercato determinato dal crescente eccesso di capacità della flotta mondiale. Le portacontainer cellulari in esercizio al 1° gennaio scorso, secondo le rilevazioni di Alphaliner, sono 4.938 per una capacità di carico pari a 15,41 milioni di teu, mentre le portacontainer in costruzione o di cui è stato confermato l'ordine sono 620 per una capacità pari a 4,31 milioni di teu, cioè il 28% della flotta attualmente in servizio.
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- Secondo gli analisti, a fronte di un previsto consistente aumento della capacità della flotta, a meno di un notevole aumento del numero delle demolizioni di navi peraltro improbabile in considerazione della età relativamente giovane della flotta in esercizio, le società armatoriali poco potranno fare per smuovere i noli.
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- Hapag-Lloyd e Maersk Line hanno evidentemente deciso di lanciare un sasso nello stagno.

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