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A.N.CA.NA.P., dopo dieci anni di latitanza la politica italiana torni ad occuparsi di navalmeccanica
Le problematiche del comparto sono state aggravate dal mancato rispetto persino degli impegni assunti. Silvestroni riconfermato presidente dell'associazione
23 febbraio 2012
È necessario che le istituzioni comprendano il valore economico e occupazionale garantito dall'intero comparto navalmeccanico, dalla costruzione navale alle attività di riparazione o conversione. È questo il messaggio, o meglio l'appello, che l'Associazione Nazionale Cantieri Navali Privati (A.N.CA.NA.P.) auspica venga raccolto dal governo e dalla politica in generale affinché il settore non venga ulteriormente penalizzato in un momento di grave crisi economica.
Oggi, in occasione dell'assemblea dell'associazione, Stefano Silvestroni, che è stato riconfermato all'unanimità presidente dell'A.N.CA.NA.P., ha sottolineato l'elevato tasso di know-how e di tecnologie innovative espresso dalla cantieristica: «la nave, di qualsiasi tipologia - ha spiegato - è un oggetto complesso e tale concetto va recuperato». Invece da almeno dieci anni - ha accusato il direttore dell'associazione, Giancarlo Casani - la politica si disinteressa di questo settore ed è completamente latitante.
Silvestroni e Casani hanno evidenziato i danni prodotti dall'assoluta carenza di attenzione alle problematiche del comparto, che sono stati aggravati dal mancato rispetto persino degli ultimi impegni assunti dieci anni fa con la sottrazione ai cantieri di fondi già stanziati: un mancato introito di 30 milioni di euro - ha ricordato Silvestroni - ha portato al fallimento due cantieri associati, ma - ha precisato Casani - erano complessivamente 125 i milioni che lo Stato si era impegnato a pagare, promessa che è stata del tutto disattesa.
I cantieri - hanno lamentato Silvestroni e Casani - sono stati lasciati da soli anche in sede europea, dove il governo italiano non ha saputo salvaguardare gli interessi degli stabilimenti nazionali. Sono state Olanda e Norvegia - ha accusato ancora Casani - a indurre la Commissione UE ad avviare una procedura d'infrazione relativa alle misure assunte dalla Spagna per sostenere i propri cantieri navali che hanno così potuto acquisire lavoro a danno dei concorrenti, principalmente italiani ( del 18 luglio 2011).
A.N.CA.NA.P., in conclusione, chiede alla politica di sostenere la navalmeccanica e di cogliere le opportunità offerte dal settore. Un esempio virtuoso è quello della Corea dove - ha rilevato Silvestroni - fanno sistema per portare a casa le navi da costruire. In Italia questo è un miraggio.
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