L'International Maritime Bureau (IMB) dell'International Chamber of Commerce conferma un deciso calo dei casi di pirateria marittima nei primi nove mesi del 2012, incidenti che hanno raggiunto il livello minimo degli ultimi quattro anni. Tuttavia l'IMB ha evidenziato la necessità di mantenere la massima attenzione nel transitare in acque ad alto rischio come quelle attorno alla Somalia, del Golfo di Aden e del Mar Rosso. Inoltre l'ufficio dell'International Chamber of Commerce ha sottolineato che nel contempo stanno aumentando gli assalti violenti e i sequestri di navi nel Golfo di Guinea.-
- Nei primi nove mesi di quest'anno i pirati hanno ucciso complessivamente almeno sei marittimi e ne hanno presi in ostaggio 448. Le navi abbordate dai pirati sono state 125; 24 sono state sequestrate e 26 sono state oggetto di colpi d'arma da fuoco. Inoltre sono stati resi noti 58 tentativi di attacco.
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- Globalmente nei primi nove mesi del 2012 gli atti di pirateria sono stati 233, cifra che è la meno consistente dal 2008, anno in cui nei primi nove mesi gli assalti furono 199.
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- La pirateria somala ha condotto nei primi nove mesi di quest'anno 70 attacchi rispetto a 199 nel corrispondente periodo del 2011 e nello scorso trimestre luglio-settembre una sola nave è stata attaccata dai pirati somali contro i 36 incidenti negli stessi tre mesi dello scorso anno. L'IMB ha spiegato che sono stati gli interventi delle flotte navali internazionali impiegate nell'area a dissuadere i pirati, dissuasione che è anche conseguenza dell'impiego di guardie armate a bordo delle navi e dell'uso di misure di sicurezza a bordo. «È una buona notizia che i sequestri siano calati - ha rilevato il direttore dell'IMB, Pottengal Mukundan - ma non ci può essere spazio per l'autocompiacimento: queste acque sono ancora assolutamente ad alto rischio e la presenza navale deve essere mantenuta».
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- Al 30 settembre scorso le navi ancora sotto sequestro a scopo di estorsione da parte dei pirati somali erano 11 con 167 membri degli equipaggi in ostaggio a bordo. Inoltre 21 marittimi erano tenuti sotto sequestro a terra. Secondo l'IMB, oltre 20 marittimi sono sequestrati da più di 30 mesi.
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- Il rapporto dell'IMB sottolinea inoltre come la pirateria nel Golfo di Guinea stia diventando sempre più pericolosa, con 34 incidenti da gennaio a settembre 2012 rispetto a 30 nello stesso periodo dello scorso anno, e si stia spingendo verso ovest dal Benin al vicino Togo. IMB ha rilevato che questi attacchi, spesso violenti, sono pianificati e finalizzati a rubare prodotti petroliferi raffinati che possono essere facilmente venduti sul mercato. Una volta che la nave è stata sequestrata, per coprire le loro tracce i pirati danneggiano le attrezzature di comunicazione e, a volte, anche le apparecchiature di navigazione.
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- Quest'anno il Togo ha reso noto di aver registrato più attacchi rispetto ai cinque anni precedenti messi assieme: sono state sequestrate tre navi, due sono state abbordate e si sono verificati altri sei tentativi di assalto. Al largo del Benin una nave è stata sequestrata ed una abbordata. La Nigeria ha totalizzato 21 attacchi, con nove navi abbordate, quattro sequestrate, sette colpite da armi da fuoco; a ciò si aggiunge un tentativo di attacco.
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- L'IMB ha rilevato che non tutte le marine militari nel Golfo di Guinea hanno le risorse per combattere la pirateria in alto mare e che, di conseguenza, bande criminali vi si trasferiscono da altre aree. La Marina nigeriana - ha precisato Mukundan - deve tuttavia essere lodata per la sua reazione ad un certo numero di incidenti nei quali la presenza del suo naviglio è stata determinante nel salvataggio delle navi.
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- Nei primi nove mesi di quest'anno in Indonesia si sono verificati 51 incidenti rispetto ad un totale annuale di 46 nel 2011. Gli attacchi - ha spiegato l'IMB - tendono ad essere furti che vengono effettuati prevalentemente a bordo delle navi alla fonda.
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- Infine l'IMB ha evidenziato che le acque del sud-est asiatico, dove navi sono state sequestrate nello Stretto di Malacca, nel Mare della Cina Meridionale e attorno alla Malaysia, non sono ancora del tutto prive di pirateria e le navi devono continuare a mantenere alta l'attenzione in queste aree.

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