- Questo pomeriggio a Bruxelles si è svolto un vertice sull'aggiornamento della strategia LeaderSHIP per preservare e sviluppare la competitività della cantieristica navale europea al quale hanno partecipato i rappresentanti della Commissione e del Parlamento dell'UE, dell'industria navalmeccanica e delle parti sociali con l'obiettivo di approvare le raccomandazioni per migliorare la competitività del settore che saranno alla base della nuova strategia europea LeaderSHIP 2020 che sarà sottoposta alla riunione del Consiglio dell'Unione Europea sulla competitività in programma il 29 e 30 maggio prossimi.
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- La nuova strategia LeaderSHIP 2020, che si basa sulla strategia LeaderSHIP 2015 pubblicata nel 2003, è stata presentata dal vicepresidente della Commissione Europea, Antonio Tajani, commissario per l'Industria e l'imprenditoria, e dal segretario generale dell'associazione navalmeccanica europea SEA Europe, Douwe Cunningham. Nel corso dell'incontro è stato evidenziato che l'industria europea delle costruzioni e riparazioni navali si compone di circa 300 cantieri e di circa 7.500 imprese impegnate nella produzione di equipaggiamento navale, che occupano complessivamente oltre 500.000 addetti e registrano un fatturato medio annuo complessivo di circa 72 miliardi di euro, ma deve far fronte ad una forte concorrenza e, come molti altri settori, agli effetti di una crisi senza precedenti.
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- Rispetto alla strategia precedente, LeaderSHIP 2020 coinvolge uno spettro più ampio di soggetti: tutte le industrie delle tecnologie marittime e settori loro clienti, quali il comparto dell'energia eolica, gli armatori e il comparto del dragaggio. Le raccomandazioni della nuova strategia LeaderSHIP 2020 spaziano dal maggiore uso di strumenti dell'UE per promuovere nuove competenze e qualifiche a partenariati pubblico-privato (PPP) per la ricerca nel campo marittimo, dalle possibilità di finanziamento offerte dalla Banca Europea per gli Investimenti (BEI) a strategie di specializzazione intelligente nella politica regionale.
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- In particolare, sul fronte dell'occupazione e delle competenze la strategia LeaderSHIP 2020 mette in risalto il problema della scarsità di personale qualificato e propone un approccio sistematico a livello dell'UE per mappare le competenze disponibili e far fronte al fabbisogno di competenze e formazione con l'uso di programmi dell'UE quali il Programma per il cambiamento e l'innovazione sociale 2014-2020. Si prevede inoltre la partecipazione degli Stati membri e delle regioni, specialmente mediante la creazione di reti regionali. Inoltre la strategia esorta a comunicare efficacemente la visione a lungo termine dell'industria marittima e prevede lo sfruttamento degli attuali strumenti, sotto forma di programmi e iniziative dell'UE, per incentivare la scelta di una carriera nel settore delle tecnologie marittime europee. La strategia raccomanda infine di promuovere la mobilità e di studiare le modalità con cui armonizzare i titoli di studio e i sistemi di accreditamento nell'UE al fine di soddisfare i bisogni del mercato e migliorare le prospettive di impiego dei laureati.
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- Per migliorare l'accesso al mercato ed assicurare eque condizioni di mercato, la strategia LeaderSHIP 2020 presenta la necessità di ridefinire il ruolo del Gruppo di lavoro dell'OCSE sulle costruzioni navali al fine di esaminare nuovi modi di regolamentare le pratiche di mercato sleali e non sostenibili. Tale attività dovrebbe comprendere il monitoraggio degli interventi statali e dell'evoluzione dei prezzi. La strategia sottolinea anche l'opportunità di studiare nuovi metodi per ridurre la capacità e aggiornare le norme comuni. È proposta anche l'elaborazione di un quadro generale e di una strategia al fine di inserire “obiettivi di valore pubblico” negli appalti pubblici europei oltre a livelli superiori di innovazione, come pure l'applicazione di una maggiore reciprocità tra Stati membri dell'UE e Paesi terzi in fatto di apertura dei mercati. Inoltre, in considerazione del fatto che l'accesso ai finanziamenti è divenuto il singolo fattore di maggiore importanza nel partecipare alle gare internazionali di costruzioni navali, la nuova strategia propone alcuni metodi per affrontare i problemi dell'accesso ai finanziamenti, tra cui fare il migliore uso possibile delle opportunità di finanziamento della BEI e della possibilità di ampliarne l'attività di erogazione di prestiti, principalmente per progetti relativi ai trasporti marittimi ecocompatibili, alle energie rinnovabili offshore e all'ammodernamento delle navi; esaminare l'opportunità di un potenziale provvedimento di finanziamento a lungo termine della cantieristica a carico della Commissione Europea, degli Stati membri, degli operatori finanziari e del settore delle tecnologie marittime; infine, in merito alla possibilità di creare un partenariato pubblico-privato (PPP) marittimo, la strategia invita il settore ad esaminare la possibilità di un PPP specifico alla luce della struttura dell'industria in Europa e nel rispetto delle norme sugli aiuti di Stato.
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- In tema di ricerca, sviluppo e innovazione, la strategia LeaderSHIP 2020 propone che l'industria sviluppi una tabella di marcia verso un PPP a livello dell'UE (Horizon 2020) dedicato alla ricerca marittima su navi a emissioni zero e ad alta efficienza energetica, su navi a zero incidenti tecnici oltre che sulle opportunità di mercato emergenti. Propone anche lo studio della fattibilità di un PPP sulle energie rinnovabili di origine marina. Inoltre la strategia propone che gli Stati membri e le regioni costiere esaminino la possibilità di assegnare fondi strutturali 2014-2020 alla diversificazione del settore delle tecnologie marittime in nuovi settori di mercato, specialmente nel contesto delle strategie regionali di specializzazione intelligente.
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