Quotidiano indipendente di economia e politica dei trasporti
13:29 GMT+2
Ancanap, la richiesta UE di restituzione dei contributi erogati dal governo spagnolo è tardiva
Inoltre - secondo l'associazione cantieristica italiana - porta «elementi di nuova turbolenza e incertezza in un mercato europeo già così fortemente depresso»
18 luglio 2013
L'Associazione Nazionale Cantieri Navali Privati (Ancanap) ha criticato la richiesta della Commissione Europea di restituire i contributi pubblici indebitamente erogati dalla Spagna agli armatori tramite il regime fiscale adottato dalla nazione iberica nel 2002 (il cosiddetto Tax Leasing Scheme), che Bruxelles ritiene in parte incompatibile con le norme UE in materia di aiuti di Stato. Tale richiesta - secondo l'associazione cantieristica italiana - è tardiva e - ha precisato Ancanap - «rischia ora di creare ulteriori danni in un mercato europeo già così fortemente depresso, senza apportare alcun rimedio a favore di chi ha subito danni irreversibili».
L'associazione italiana ha ricordato che il provvedimento spagnolo ha fortemente penalizzato soprattutto i cantieri privati associati Ancanap «i quali, a causa della concorrenza sleale e scorretta dei cantieri spagnoli - hanno spiegato il presidente e il direttore dell'associazione, Stefano Silvestroni e Giancarlo Casani - hanno perduto diverse commesse per le quali avevano avanzato proposte. Questa situazione è stata sicuramente una pesante concausa delle difficoltà di diversi cantieri associati che si sono trovati a competere con cantieri spagnoli».
Silvestroni e Casani hanno ricordato inoltre che Ancanap «aveva tempestivamente e ripetutamente denunciato con forza l'irregolarità del Tax Leasing Scheme che falsava la concorrenza all'interno dell'Unione Europea, senza ottenere ascolto dagli organi comunitari».
Tuttavia, secondo l'associazione italiano, la richiesta di restituzione dei contributi pubblici, avanzata ieri da Bruxelles, giunge in ritardo: «per Ancanap - hanno ribadito Silvestroni e Casani - la richiesta così tardiva di restituzione dei contributi pubblici indebitamente erogati dal governo spagnolo non rappresenta un proficuo rimedio a favore di chi, come i cantieri italiani, ha subito danni irreversibili, bensì una mera vendetta senza ritorni. Questo provvedimento tardivo rischia anzi di creare ulteriori danni, portando elementi di nuova turbolenza e incertezza in un mercato europeo già così fortemente depresso». Ancanap ha pertanto espresso «la propria contrarietà ad ogni tipo di vendetta, privilegiando piuttosto la ricerca di soluzioni tempestive dei problemi nel rispetto degli interessi di tutte le parti».
«Una considerazione - hanno concluso Silvestroni e Casani - si impone per evitare il reiterarsi di situazioni di questo tipo. È necessaria una maggiore efficienza degli organi europei perché i loro interventi siano tempestivi ed efficaci, evitando l'insorgere delle disfunzioni e dei danni di una concorrenza sleale, intervenendo subito e non a distanza di anni per eliminarne le conseguenze, in particolare, quando l'irregolarità di una procedura come quella del Tax Leasing Scheme viene segnalata tempestivamente».
- Via Raffaele Paolucci 17r/19r - 16129 Genova - ITALIA
tel.: 010.2462122, fax: 010.2516768, e-mail
Partita iva: 03532950106
Registrazione Stampa 33/96 Tribunale di Genova
Direttore responsabile Bruno Bellio Vietata la riproduzione, anche parziale, senza l'esplicito consenso dell'editore